Ieri Linkiesta ha pubblicato un articolo sulla strategia comunicativa "di distrazione" dell'attuale governo italiano, che l'autore assimila al jamming (se non sapete cos'è, leggete l'articolo e capirete).
Un tema importante, a mio parere, e comunque interessante.
Ma la superficialità dell'autore per quanto riguarda dettagli secondari di fatto squalifica l'articolo.
E no, non ditemi: "ma non sono cose importanti, il punto dell'articolo è un altro".
Appunto per quello la cosa è grave: se non ti puoi fidare dell'autore per cose di poco conto, su cui non c'è nessun motivo di faziosità, che chiunque ricorda (o può controllare in due secondi) e - soprattutto - che sono puri e semplici fatti, dove non ci sono opinioni... come fai a fidarti dell'autore quando arrivano i punti importanti, quelli dove poi c'entrano anche le tue idee, non solo i fatti, quelli dove tu lettore hai più difficoltà - sia pratica che culturale - a informarti di persona, a cercare fonti?
Ecco, per questo inventarsi un certo Lesley Nilsson è grave (e magari anche offensivo per il vero Leslie Nielsen):
Ecco, per questo inventarsi che nel 2006 l'Italia vinse un mondiale di calcio in Francia è grave (anche perché noi italiani di Germania ce lo ricordiamo eccome quanto abbiamo goduto per la vittoria di Berlino):
Ecco, per questo gli errori in dettagli secondari sono importanti, forse più di quelli nei dettagli importanti: questi ultimi spesso sono difficili e si può sbagliare anche in buona fede o perché qualche fonte ci inganna... ma i primi... se li tratti così è solo indice di superficialità.
E se sei superficiale nelle cose che non costano fatica, non hanno bisogno di vera ricerca... allora figuriamoci cosa puoi combinare quando affronti cose che costano fatica, che abbisognano di vera ricerca.
Saluti,
Mauro.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
14 ore fa
Effettivamente Mauro si tratta anche secondo me di superficialità. Credo che se sei un giornalista dovresti stare un po' più attento a queste cose. Anche perché è anche da queste cose che nascono i generatori di bufale, che prendono in considerazione tutto quello che viene scritto, in toto! Bel post Mauro :)
RispondiEliminaGrazie Nico, è sempre bello rileggerti!
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