È uno dei ritornelli tirati regolarmente in ballo per giustificare (o addirittura assolvere) il fascismo (in Italia, altrove la tattica viene usata per giustificare nazismo, stalinismo o altre dittature).
La mia prima reazione in questi casi è... e allora?
È logico che una dittatura possa fare anche cose buone: una dittatura fa sempre ciò che le serve per mantenere il potere, e tra le cose che le servono possono benissimo esserci anche cose buone.
Ma la cosa più importante è: se giudichiamo i singoli atti di un governo (anche il governo della peggiore delle dittature) questi atti vanno giudicati in sé stessi. E possono essere senza problemi (sì, anche senza problemi morali) giudicati sia positivi che negativi.
Però... però appunto questo vale per i singoli atti.
Se invece vogliamo giudicare il governo in sé - democratico o dittatoriale che sia - dobbiamo giudicare il complesso di quanto detto governo ha fatto, non i singoli atti isolatamente.
E per governi di stampo fascista, nazista, stalinista o simili tale giudizio complessivo non può che essere di condanna senza appello.
Indipendentemente dal giudizio sui singoli atti.
Saluti,
Mauro.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
4 ore fa
La frase stessa, "ha fatto ANCHE cose buone", è già un'ammissione che ne ha fatte anche di cattive, e sono pure la maggior parte, altrimenti si direbbe che ne ha fatte ANCHE di buone.
RispondiEliminaSe ne deduce che il saldo è (o almeno dovrebbe essere) negativo perfino per chi la pronuncia (che, di solito, lo fa in difesa, non capendo nemmeno di esprimere un concetto contrario).
Appunto.
EliminaIl che dimostra l'ignoranza di chi pronuncia la frase.
L'osservazione di Jonny Dio mi ha fatto venire in mente il "Papa buono". Come dire che se arrivi a chiamare buono un certo Papa stai ammettendo che gli altri non lo fossero.
RispondiEliminaMagari non tutti gli altri, però... ;)
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