In tante culture (non per ultima, va detto, in quella italiana) è vivo e presente il concetto di "onore".
Si applica alle più diverse cose... noi italiani ricordiamo per esempio il trattamento privilegiato che avevano in passato per legge i cosiddetti "delitti d'onore" rispetto agli altri delitti.
Oggi il termine "onore" viene associato soprattutto a determinati atteggiamenti delle comunità islamiche, ma concetti simili in realtà sono presenti in tutte o quasi le culture.
E, diciamocelo chiaro e tondo, coloro che più ne parlano sono coloro che meno ne capiscono.
Allora cos'è l'onore? Detto terra terra è la forza di essere coerenti, di sapersi prendere le proprie responsabilità, di non tirarsi indietro.
E perché coloro che più ne parlano sono coloro che meno ne capiscono?
Ve lo racconto con un'esperienza personale, una cosa in realtà piccola e poco importante per la storia dell'umanità, ma che rispecchia benissimo il concetto (distorto) di onore che regna in molte comunità anche per cose molto più grandi.
Qualche anno fa ho avuto una storia importante con una donna turca. Nata e cresciuta in Germania, persona molto laica, ma di famiglia islamica (in realtà ben lontana dal fondamentalismo, almeno fino a che il padre era vivo, però a quanto pare non abbastanza).
Nel momento in cui questa storia è cresciuta e si cominciava a pensare che forse poteva essere la storia giusta... spunta fuori l'onore.
Un giorno lei mi chiede (e la cosa sul momento mi stupisce, sapendo che lei non era più entrata in una moschea da quando era bambina e che mangiava senza problemi maiale e beveva vino) se per lei fossi stato disposto a convertirmi all'islam.
La mia prima reazione è stata di chiederle: "Ma che cavolo c'entra la religione con la nostra storia?".
Cosa c'entrava? Semplicemente che il "capofamiglia" (cioè suo fratello maggiore, dato che suo padre era morto) mai avrebbe accettato "per l'onore della famiglia" che lei si mettesse con un cattolico (come io sono per battesimo) e men che meno con un ateo (come io sono in realtà, visto che non ho scelto io di battezzarmi).
Ciò ha chiuso la nostra storia, non solo perché io chiaramente un passo del genere non lo avrei fatto mai... ma anche perché ciò dimostrava (e glielo dissi chiaramente) l'ignoranza della sua famiglia: tu "per l'onore della famiglia" costringi tua sorella (o tua figlia) a mettersi insieme a un uomo senza onore (perché convertirsi solo per quello, senza prendere sul serio la religione a cui ti converti, significa essere senza onore)?
Ma se vuoi questo per tua sorella... sparati, ignorante e deficiente!
E se guardate bene tutti i discorsi sull'onore di tutte le culture (e non solo riguardo storie d'amore) il concetto rimane sempre e comunque quello descritto sopra: in nome dell'onore si pretende il disonore.
Viva la coerenza.
Saluti,
Mauro.
P.S.:
Con quella donna siamo rimasti amici, anche se abbiamo chiuso la storia... ma le ho chiesto di non farmi mai conoscere suo fratello, se no l'omicida potrei diventare io :-)
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
15 ore fa
Essendomi cadute le braccia, trovo piuttosto difficoltoso scrivere, ma farò del mio meglio...
RispondiEliminaNon sarebbe solo il fratello a doversi sparare, ma anche la sorella. Lo hai scritto tu, che era "molto laica", non praticante: "non era più entrata in una moschea da quando era bambina e [...] mangiava senza problemi maiale e beveva vino". Ergo, per lei la religione non era importante. Immagino anche, fosse ampiamente maggiorenne e che, quindi, non avesse bisogno dell'autorizzazione di nessuno per andare a convivere o per sposarsi.
E, allora, perché ti ha riportato la richiesta del fratello, invece di ignorarlo e mandarlo a spigolare?
Quale onore c’è nel rinnegare le proprie convinzioni per assecondare l’idea altrui? Nessuno. In fondo, fratello e sorella, la pensano allo stesso modo: in nome dell’onore, si può giustificare qualsiasi cosa.
Io non me la sento di condannarla: andare contro la propria famiglia non è mai facile (e poi nei rapporti famigliari c'erano altre cose che le legavano un po' le mani, ma qui non c'entrano).
RispondiEliminaMi spiace Mauro, non conoscevo questo retroscena. In nome di onore, fede etc. la gente troppo spesso fa cose veramente senza senso.
RispondiEliminaSvuotando anche (come dici) del loro significato i concetti che pretenderebbero di onorare.
Un abbraccio.
Ricky
Lo so che andare contro la propria famiglia non è facile: ricordati che io ho perso l'affetto di un fratello e delle sue figlie, solo perchè ho fatto quello che ritenevo giusto. Credi che per me, non sia una sofferenza, tanto per fare un esempio, non poter fare gli auguri a mio fratello domani, per il suo compleanno? Io ho dovuto scegliere tra ciò che pensavo fosse giusto fare e una parte della mia famiglia lei, evidentemente, ha preferito la strada più facile. Mi spiace, ma io la vedo così.
RispondiEliminaLa tua opinione è legittima. Però mi stai facendo andare fuori tema :-)
RispondiEliminaIl punto centrale del mio discorso non è se lei si sia comportata bene,bensì l'incongruenza e l'ignoranza di tutti i discorsi sull'onore.
Posso ribadire con la frase più importante del mio articolo: in nome dell'onore si pretende il disonore.
E io ti sto dicendo che non è solo il fratello che in nome dell'onore, pretendeva il disonore, ma anche la sorella. E ho completato il discorso dicendo che l'amore per la famiglia non giustifica questo atteggiamento.
RispondiEliminaSmettila di andare fuori tema!
RispondiEliminaIl punto di cui io nell'articolo voglio è il cosa non il chi.
Ci vuole tanto a capirlo? Oppure sto scrivendo nella lingua del Corano?
Forse sei tu a non capire. E io non posso usare parole diverse da quelle già usate.
RispondiEliminaIo capisco benissimo. E tu svii dai fatti importanti per concentrarti su un dettaglio. Un dettaglio che con tutto il tam tam che stai facendo rischierà di sviare gli altri lettori dalla sostanza.
RispondiEliminaEccomi! tema che mi tocca essendo per meta' araba.
RispondiEliminaQueste persone scambiano l'onore con l'accettazione sociale. Cosa pensa la gente. La reputazione. il giudizione morale degli altri anziche l'identita' morale.
Poi trovo interessante che l'onore si applica in base al genere. Raramente e' considerato disonore che un musulamno si sposi con cristiana....
La tua storia chiaramente non si e' conclusa per una questione d'onore (rido a scriverlo) ma per ignoranza. E se questa, ora, amica ha accettao la separazione in nome dell'onore, allora non ti merita. Ma questo tu gia' lo sai! Per questo l'hai lasciata andare.
ti abbraccio
p.s. tutto il mondo e' paese. Quando penso all'onore penso a Divorzio all'Italiana, quel bellissimo film con Mastroianni e la Sandrelli che conlcude con un delitto d'ONORE! Fantastico.
Cara Kamilina, proprio perché sei mezza araba ho preteso che leggessi.
RispondiEliminaGrazie per il commento.
Comunque io e te siamo immuni: non siamo né cristiani né musulmani... siamo genoani ;)
HA HA verissimo!! non ricordo in quale post ma tempo fa hai scritto: la mia unica religione e' il genoa. Parole sante! Smack!
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