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giovedì 17 maggio 2018

Sempre per quella storia di Corriere e geografia (e lingua)

E non solo geografia, ma anche lingua.

Oggi il Corriere della Sera nella sua versione online presenta un'indagine sulla 'ndrangheta in Germania.
Non essendo abbonato non posso leggere/vedere l'indagine completa, ma posso vederne la presentazione sulla pagina di partenza del Corriere.
E su questa vedo quest'immagine:


Qualcosa però non mi quadra.
Non mi quadrano le lingue infatti in cui sono scritti i nomi dei tre Länder mostrati.

Baviera è in italiano. Va benissimo, dato che il Corriere è un giornale italiano.
Baden-Württemberg è in tedesco. Va benissimo perché è una regione tedesca e il nome non ha traduzione in italiano.
Ma "North Rhine-Westphalia"? Va male, malissimo. Infatti è una regione tedesca (ergo il Nordrhein-Westfalen) che ha anche un nome italiano (Nordreno-Vestfalia). Quindi che cacchio c'entra l'inglese?

E no, caro Corriere, non dirmi che lo chiamano così i 'ndranghetisti... i 'ndranghetisti tra loro parlano dialetto e i nomi tedeschi li italianizzano e dove non possibile usano l'originale tedesco, spesso storpiato nella pronuncia, e non usano certo l'inglese.

Ma si sa... l'inglese fa fico e si crede che usarlo sia dimostrazione di cultura e apertura al mondo (invece è solo ignoranza e provincialismo).

Saluti,

Mauro.

P.S.: Poi perché nell'elenco sotto la figura inserite Essen, mettendola al livello dei Länder? Essen è "solo" una città all'interno del Land Nordreno-Vestfalia.

domenica 20 agosto 2017

Rosso provinciale

Da qualche tempo la mia Liguria è invasa da tappeti rossi (o da "red carpet" come dicono politici e responsabili marketing capeggiati dal presidente della regione Toti).
Il primo è stato steso tra Rapallo e Portofino e poi via via in tutta la regione su alcune delle passeggiate e strade più turistiche e scenografiche.

Appena ne hanno cominciato a parlare la prima cosa che mi sono chiesto è stata: ma a cosa servono?
Infatti venivano spacciati come invito a venire in Liguria, per far sentire il turista un VIP.
Ma qualcuno crede veramente che un turista venga in Liguria solo per camminare su un tappeto rosso? Tappeto che oltretutto spesso copre pavimentazioni degne di nota, pavimentazioni che potrebbero sì dare qualcosa di più al turista che potesse ammirarle, oltre che camminarci sopra.
Che esistano turisti stupidi e ignoranti è (purtroppo) vero, ma credere che un turista scelga la destinazione a causa di un tappeto rosso significa credere che la caratteristica essenziale del turista sia l'essere stupido e ignorante.

E subito dopo mi è sovvenuta una seconda domanda: ma lo sanno che i tappeti - calpestati ed esposti al sole e alle intemperie - vanno curati, puliti, che serve manutenzione?
No, direi proprio che non lo sanno, viste le condizioni che ho trovato sulla passeggiata di Nervi quando ho avuto modo di osservare di persona il tappeto il 6 agosto scorso e come testimoniano le seguenti foto:



Insomma, qual è alla fine il significato di questi tappeti?

Nulla. Non significano nulla. Sono solo una boriosa esibizione di provincialismo.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 16 settembre 2015

Renzi, Pertini, aerei, tennis e arrampicate sugli specchi

Nel fine settimana Renzi è volato (con aereo di Stato) a New York per assistere alla finale tutta italiana degli US Open di tennis tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci.
Ciò ha (come era prevedibile) scatenato un putiferio. Renzi accusato di esibizionismo, arroganza, abuso di potere, di pensare solo all'immagine, ecc., ecc.
A parte che Renzi dovrebbe scegliersi meglio i consulenti: anche il più cretino dei consulenti d'immagine gli avrebbe potuto dire che tale viaggio era un autogol. Ma non è questo il (mio) punto.

Il mio punto è l'arrampicata sugli specchi dei suoi sostenitori per difenderlo: si sono messi a starnazzare perché anche Pertini nel 1982 andò alla finale mondiale di Madrid con volo di Stato. Quindi perché Pertini sì e Renzi no?

Veramente arrampicata sugli specchi... sento stridere il vetro... ma i renziani a quanto pare sono sordi e non lo sentono.

Tre "piccole" osservazioni.

1) Perché tornare indietro fino al 1982? Lo fece anche Napolitano nel 2006 andando a Berlino. O vogliono farci credere che Renzi sia un novello Pertini, quindi il paragone va fatto con lui? Meno male che Pertini non c'è più da anni così si risparmia questo scempio del suo nome.

2) Pertini (come Napolitano) era Presidente della Repubblica, non del Consiglio. Ed è il Presidente della Repubblica che rappresenta lo Stato in occasione di eventi e celebrazioni (anche sportivi, sì). Quindi se proprio qualcuno doveva volare a New York, questo era Mattarella. Renzi non c'entra nulla.

3) Nel 1982 (come nel 2006) si disputava una finale di un campionato mondiale, dove gli atleti rappresentavano il proprio paese (come succede nei campionati mondiali o continentali di ogni sport o alle Olimpiadi). Gli US Open sono un torneo (importantissimo ma non un campionato mondiale) dove gli atleti partecipanti rappresentano solo sé stessi.

Credo non serva aggiungere altro... a parte: "Cari renziani, studiatevi un po' di compiti delle Istituzioni e di storia dello sport così eviterete di sparare fregnacce".

Saluti,

Mauro.