Un mio piccolo
pensiero per la Giornata della Memoria.
Era un campo di concentramento, non di sterminio.
Ma vi morirono
comunque circa 30000 persone. Ai nazisti della vita dei prigionieri
non importava nulla.
E neanche ai proprietari
delle cave di granito della zona dove detti prigionieri erano costretti a lavorare.
E
neanche alla popolazione locale, che viveva anche di turismo.
Una
località turistica con dentro un campo di concentramento.
Immaginatevi la cosa.
Non era un campo di sterminio, come
detto.
Ma aveva anche lui il suo forno. Per
bruciare i cadaveri di chi moriva di malattia o stenti.
Quando vedi quel forno in quel luogo...
geli dentro. Anche se sai che non era per i vivi.
E logicamente aveva il suo
camino.
E le ceneri che da lì uscivano ora sono sotto questa collinnetta.
Flossenbürg è anche a suo modo importante
per la storia italiana.
Qui venne fucilato il fratello del
Presidente più amato, Sandro Pertini.
E Sandro venne qui in pellegrinaggio.
Per Eugenio, fucilato - macabra ironia
- nel giorno della Liberazione.
In tutto qui morirono più di 3000
italiani.
Tra cui il Generale di Brigata e
Principe di Belgioioso Este impiccato per essersi unito ai Partigiani dopo l'armistizio.
È la storia.
È la nostra storia.
E a questi uomini e donne dobbiamo la
nostra libertà.
Mettete sempre a tacere chi minimizza.
Quando c'era "lui" era merda.
Senza "lui" questi italiani non sarebbero finiti qui.
Chiudo con un pizzico di Genova qui a
Flossenbürg.
E ribadisco: mai dimenticare. MAI!!!
Saluti,
Mauro.