Negli ultimi giorni sono sempre più frequenti le affermazioni secondo cui siamo già in guerra. Sia come Italia (o Germania, dove vivo), sia come UE o NATO.
Ma cosa significa "essere in guerra"?'
Quando si è tecnicamente in guerra?
Questa è la domanda importante, cosa significa essere in guerra in termini di diritto.
Quello che noi sentiamo e proviamo ha sì un valore morale... ma, appunto, solo morale, nient'altro. E dato che il livello morale è soggettivo, cambia da persona a persona... in questo caso non conta.
Quello che noi sentiamo e proviamo ha sì un valore morale... ma, appunto, solo morale, nient'altro. E dato che il livello morale è soggettivo, cambia da persona a persona... in questo caso non conta.
Quindi, usando criteri oggettivi, siamo in guerra o no?
No, non lo siamo.
Essere in guerra presuppone due fatti.
1) Avere dichiarato guerra (o altre dichiarazioni magari non così esplicite, ma comunque non interpretabili);
Essere in guerra presuppone due fatti.
1) Avere dichiarato guerra (o altre dichiarazioni magari non così esplicite, ma comunque non interpretabili);
2) Avere truppe sul campo, magari non direttamente combattenti, ma comunque vicine e di sostegno a chi combatte.
E nessuno dei due fatti esiste.
Sosteniamo l'Ucraina con armi e fondi?
Sì, vero, ma più o meno direttamente lo facciamo anche con la Russia, che vi piaccia o meno (insomma, teniamo il piede in due scarpe).
Sì, vero, ma più o meno direttamente lo facciamo anche con la Russia, che vi piaccia o meno (insomma, teniamo il piede in due scarpe).
Cosa significa questo?
Che a livello di diritto non siamo in guerra, ma stiamo facendo un grande esercizio di ipocrisia (e non vale solo per l'Italia, anzi Germania e Regno Unito stanno facendo esercizi di ipocrisia ben peggiori, soprattutto la Germania).
E purtroppo questo esercizio lo stiamo di fatto facendo a favore della Russia, non dell'Ucraina (e anche qui la Germania lo sta facendo molto più di noi e di chiunque altro).
E purtroppo questo esercizio lo stiamo di fatto facendo a favore della Russia, non dell'Ucraina (e anche qui la Germania lo sta facendo molto più di noi e di chiunque altro).
Saluti,
Mauro.
Ammiro un sacco la posizione della Polonia. Hanno deciso di staccarsi dal gas russo, hanno fatto due rigassificatori, un gasdotto dalla Norvegia, non hanno spento il carbone e stanno progettando il nucleare (con cui sostituire il carbone).
RispondiEliminaPolitici con una visione, su questo campo, su altri molto meno.
Sul nucleare in Italia e Germania è purtroppo inutile che ci facciamo illusioni... la propaganda antinuclearista ha purtroppo lavato troppo bene il cervello all'opinione pubblica.
EliminaPer cambiare le cose serviranno due generazioni almeno.