Dopo la tragedia del Ponte Morandi, come quasi sempre dopo le tragedie (non solo in Italia), si dice che la politica deve tacere, che è ora di fare un passo indietro, essere uniti, eccetera, eccetera.
Se con politica si intende la campagna elettorale continua e le guerre tra partiti, sì è vero: la politica deve tacere.
Ma se per politica intendiamo quella con la P maiuscola, la Politica che ha veramente a che fare con la Pólis, allora invece soprattutto questi sono i momenti in cui la Politica deve parlare, deve far sentire la sua voce. E far vedere fatti.
Mettere da parte polemiche e beghe, sì, mettere da parte la politica, no.
Ora serve la Politica, perché è la Politica che deve decidere sulle infrastrutture (che in uno Stato sono vitali, necessarie, che piacciano o no).
Ora serve la Politica, perché è la Politica che può e deve garantire che queste tragedie non capitino più o che se dovessero capitare per cause imprevedibili, facciano il meno danni e vittime possibili.
Ora serve la Politica, perché è la Politica che non deve abbandonare chi è stato colpito dalla tragedia (eventuali risarcimenti li pagherà chi è colpevole, ma il sostegno non monetario è compito dello Stato).
Ora serve la Politica, perché è ora che lo Stato ha bisogno di una guida forte, di avere una direzione precisa e coerente.
Ora serve la Politica, perché... la lista delle cose per cui serve è troppo lunga per un blog.
Mi dite che di queste cose ce n'è bisogno sempre?
Avete completamente ragione. Ma ora di più.
Anche perché la Politica con la P maiuscola si è nascosta ormai da troppo tempo. Per lo meno dall'implosione di DC e PCI, se non già da prima.
Saluti,
Mauro.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
3 ore fa
Hai ragione; temo che il demonizzare la politica e vederla come la radice di tutti i mali presenterà il conto alquanto salato.
RispondiEliminaE temo che non dovremo neanche aspettare molto per vederlo il conto.
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