Si è scatenato un putiferio (in una direzione e anche nell'altra) per la classificazione come cancerogena della carne lavorata e come potenzialmente cancerogena della carne rossa.
Ora, ciascuno può mangiare ciò che vuole e morire come preferisce... però...
Ricordatevi però che se non volete morire l'unica scelta è non nascere.
Nessuno conclude la vita vivo.
Qualunque cosa mangi e qualunque altra cosa faccia.
Saluti,
Mauro.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
4 ore fa
Infatti tutto questo casino, a mio avviso, viene dal fatto che la gente non si rende ben conto che prima o poi si muore. Lasciamo perdere statistiche, casi singoli, stili di vita, ecc.: la gente muore e in qualche modo si deve morire.
RispondiEliminaComunque è stato molto divertente sentire ieri in radio una nutrizionista vegana che demonizzava praticamente tutti i prodotti alimentari derivati da animali: alla domanda del conduttore se un uso moderato della carne è nocivo, ha risposto con qualcosa tipo "forse no, ma se poi ci aggiungiamo il latte del cappuccino, il parmigiano nella pasta, ecc., alla fine si raggiunge un alto livello di tossicità nel corpo". A quel punto il presentatore ha detto "allora non dovremmo uscire neanche di casa perché se no respiriamo aria inquinata". Direi a costoro due cose:
1. Godetevi la vita, ché tanto è corta.
2. Non rompete le palle al prossimo. :-)
A quanto pare, l'aspirazione di molti, è quella di morire sani...
RispondiEliminaCome disse un mio conoscente (medico epatologo alla clinica universitaria di Ginevra):
RispondiElimina"Che senso ha vivere come dei malati all'unico scopo di morire sani?"