Già un paio di mesi fa avevo scritto riguardo al pedaggio per le auto che si voleva introdurre in Germania.
Ora sembra che che le "idee" siano state "fissate" e che la legge sia pronta.
Intanto una buona notizia: il pedaggio riguarderà solo le autostrade e non la rete stradale globale come originariamente previsto (cosa che sarebbe stata anche tecnicamente problematica, ma questo è un altro discorso).
Altra buona (relativamente) notizia: il pedaggio partirà dal 2016 e non più dal 2015 come originariamente previsto.
La brutta notizia (perché contraria a ogni accordo europeo e contraria a ogni logica) è che è confermato che di fatto questo pedaggio lo pagheranno solo coloro che percorreranno le autostrade tedesche con una macchina immatricolata al di fuori della Germania, visto che le auto immatricolate in Germania riceveranno uno sconto sulla tassa di circolazione più o meno pari al pedaggio autostradale annuale (mi direte, sempre meglio dell'idea originale bavarese che prevedeva il pedaggio senza sconti sulla tassa di circolazione anche per le auto immatricolate in Germania ma a nome di chi non avesse passaporto tedesco, come ad esempio il sottoscritto, autore di questo blog).
La cosa comunque più assurda è la motivazione che la coppia Dobrindt/Seehofer (entrambi bavaresi, il primo ministro federale dei trasporti, il secondo primo ministro del Land Baviera) continuano a dare alla cosa: i tedeschi all'estero pagano il pedaggio.
Vero. Lo pagano.
Ma lo pagano come tutti gli altri: in Italia, Francia, Austria e in ogni altro paese con pedaggio non esiste nessuna forma di sconto per gli "indigeni" come quella che si vuole introdurre in Germania.
Mah. Vedremo come reagirà l'Europa al momento in cui la cosa diventerà effettiva.
In ogni caso, da straniero "immatricolato" in Germania se la cosa verrà accettata dall'UE senza modifiche valuterò se vendere la mia macchina, per coerenza politico-ideologica: io non ci perderei nulla - la macchina per me è comoda, ma i mezzi pubblici mi basterebbero - lo stato tedesco ci perderebbe pedaggio, tassa di circolazione e le accise sulla benzina (e no, non ci guadagnerebbe sui mezzi pubblici: l'abbonamento aziendale ce l'ho comunque già ora, sia che vada al lavoro in treno sia che ci vada in auto).
Anche questo è essere europei: rifiutare i vantaggi personali immediati che si possono avere, se questi danneggiano l'idea europea e conseguentemente danneggiano i vantaggi a lungo termine che anche io singolo cittadino ne avrò.
Quindi... forza Europa, abbasso Baviera!
Saluti,
Mauro.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
4 ore fa
aiuto di stato? Concorrenza sleale?
RispondiEliminaVediamo se stavolta (che è tremendamente palese) l'Europa romperà le scatole o se tacerà...
Assolutamente d'accordo con te, ma temo non succederà nulla.
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