Stasera ho cenato nel mio locale preferito qui ad Auerbach.
Il locale non è un ristorante nel senso classico del termine (pur offrendo ottima cucina). È più una specie di bistrot, che unisce bar e ristorante.
Io ero seduto a uno dei tavolini e a un certo punto, guardando il bancone, non ho più visto quello che era veramente davanti ai miei occhi, ma quello che Edward Hopper dipinse nel 1942.
E più guardavo più vedevo quello che vide Hopper.
Questo è ciò che era effettivamente davanti ai miei occhi:
E questo era quello che io continuavo a vedere:
Saluti,
Mauro.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
4 ore fa
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