Io non credo che le ONG che operano nel Mediterraneo siano in combutta con gli scafisti. Almeno non la maggioranza delle ONG.
Però è un dato di fatto che in ogni categoria ci siano le pecore nere. E le ONG logicamente non costituiscono un'eccezione al proposito.
Il problema vero però è un altro: la "preparazione" dei volontari, visto che di volontariato vivono le ONG.
Siamo sicuri che detta preparazione sia adeguata?
Oppure, pur con tutta la buona volontà e la buona fede, le ONG invece rischiano di ostacolare l'attività dei professionisti, di chi sa cosa fare (cioè le varie Marine Militari e soprattutto le varie Guardie Costiere)?
Saluti,
Mauro.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
4 ore fa
Secondo me, il problema è un altro. La polemica è nata dalla nuova abitudine di andare a soccorrere i migranti a poche miglia dalle coste libiche, tanto vicino da spingere i migranti a usare mezzi di fortuna perché sanno che non dovranno fare molta "strada".
RispondiEliminaE la giustificazione che venga fatto "per evitare altre morti in mare", non mi convince molto.
Purtroppo è risaputo che la maggioranza delle ONG del settore ha tutto l'interesse che arrivino migranti, interesse non certo umano ma meramente economico.
Questo è un punto importante, vero.
Elimina