Sabato sera guardavo un programma di approfondimento giornalistico (o presunto tale) sulla TV tedesca.
Uno dei servizi riguardava le polemiche relative all'utilizzo della casa natale di Hitler a Braunau am Inn, in Austria.
In Austria infatti si sta discutendo cosa mettere dentro quell'edificio, ora di proprietà pubblica, e ci sono un sacco di se e di ma, perché... bisogna evitare che quella casa diventi un simbolo.
Ma siete idioti, amici austriaci! Proprio idioti.
Quella casa È un simbolo, qualsiasi cosa ci mettiate dentro. È un simbolo da venerare per i nostalgici e i nazisti e un simbolo che serve da monito per i democratici e per chi lotta per la libertà.
E sarà sempre un simbolo, qualsiasi cosa ci mettiate dentro: un museo, una macelleria, degli appartamenti o una stazione di trasformazione elettrica.
Perché il simbolo non sta in quel che è o sarà. Il simbolo sta in ciò che è stata.
Cari austriaci, aprite gli occhi: la storia non può essere nascosta, la storia non può essere ignorata. E la storia è fatta anche di simboli. E i simboli non vengono decisi da governi o comuni, checché questi credano.
Piuttosto che polemizzare e perdere tempo sul come utilizzare un edifcio (che in sé non ha colpe, ma sarà sempre e comunque un simbolo), pensate a impegnarvi per far sì che il futuro non ci riservi altri simboli analoghi.
Saluti,
Mauro.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
3 ore fa
Capisco quello che vuoi dire, ma devo anche ammettere che un po' invidio la sobrietà di quel pasino austriaco paragonata al merdaio che è Predappio che è di fatto una pattumiera fascista a cielo aperto. Una cosa che dico sempre in paragone con i tedeschi, è che noi i conti con il fascismo non li abbiamo fatti fino in fondo se c'e' chi si permette di accogliere i nostalgici nel paese natale del Duce con la scritta "benvenuti camerati". Il rischio che un luogo di commemorazione anche democratica, soprattutto in un paesino, si trasformi in una fogna è elevatissimo.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la sobrietà non posso che concordare.
EliminaIl punto però è l'assurdità del dibattito: come evitare che diventi un simbolo... Puro Kafka, visto che non lo puoi evitare a meno di non radere al suolo l'intero paesino e costruirvi sopra qualcosa di completamente diverso.
Per quanto riguarda i conti col nazismo dei tedeschi, credimi, sbagli. Ma servirebbe un libro per parlarne...
Gli insulti (in questo caso per di più anononimi) non sono ammessi.
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