Non abbiamo ancora un governo (quello Monti è dimissionario) e in Parlamento si lavora a non far lavorare... ma comunque il tema del giorno sono le imminenti votazioni per l'elezione del Presidente della Repubblica.
I nomi più "votati" dall'opinione pubblica (o semplicemente dalla stampa?) sono Bonino, Rodotà e poco più indietro Zagrebelsky.
Tutti nomi altamente rispettabili (Zagrebelsky per primo, ma anche Bonino e Rodotà sono persone di altissimo livello) sia da un punto di vista morale che dal lato delle competenze... però, visto che anche per i presidenti vale quanto si dice dei papi (chi entra in conclave papa ne esce cardinale), è molto probabile che nessuno dei tre abbia la minima chance (e se mi sbaglio son contento).
I bookmakers invece sembrano puntare su altri due nomi: Prodi e Letta (Gianni, lo zio, non Enrico, il nipote).
Prodi, per quanto a mio parere abbia fatto bene come primo ministro, è troppo legato (almeno nell'immaginario collettivo) al vecchio tempo democristiano, quindi difficilmente avrebbe il sostegno di SEL e M5S. E al tempo stesso è visto come il nemico numero uno di Berlusconi, quindi è andato anche il sostegno di PdL e (forse) Lega. PD e Scelta Civica da soli potrebbero farlo eleggere dopo il quarto scrutinio (quando basterà la maggioranza semplice) ma non so quanto sia consigliabile una scelta così poco condivisa.
Letta... Dio ce ne scampi! Più berlusconiano di Berlusconi, più papista del Papa (di qualsiasi papa), più retrogrado di chiunque al mondo (clan Bush e talibani compresi). Eleggerlo significherebbe dimostrare il massimo disprezzo verso l'Italia e gli italiani. Allora meglio eleggere direttamente Berlusconi.
Chi rimane?
C'è chi parla di Dario Fo, ma se avete sentito le sue ultime uscite io direi che Fo (persona che è stata uno dei miei grandi idoli, sia politici che letterari) ormai soffre di demenza senile, quindi non è che io lo trovi molto consigliabile.
Altri parlano di Margherita Hack, ma vorrei far notare che ha più di 90 anni... allora tanto vale rieleggere Napolitano, cosa che io sconsigliai proprio per ragioni anagrafiche qui.
Chi rimane allora?
Di nomi interessanti ce ne sarebbero vari... ma alla fine il papabile numero uno rimane lui: Massimo D'Alema.
Con lui il PD potrebbe illudersi e autoconvincersi di avere il Colle dalla sua parte. E con lui Berlusconi saprebbe senza dubbi di avere il Colle dalla sua parte.
La scelta peggiore (Letta a parte, sia ben chiaro), quindi la più probabile.
Ora vi chiederete: chi vorrei invece io?
Un paio di nomi posso farveli, sapendo che non hanno purtroppo la benché minima possibilità di essere presi in considerazione dal Parlamento: Gino Strada, Gian Carlo Caselli, Don Gallo (certo, Gallo non è proprio un ragazzino, quindi torniamo al discorso fatto per Hack e per Napolitano) e - perché no - pure Luciano Violante sarebbe tutto sommato un buon candidato.
Saluti,
Mauro.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
5 ore fa
no, Violante no!
RispondiElimina(poi io il mio totopresidente l'ho già fatto: la Cancellieri. Non che mi sia simpatica, e sarebbe la prima volta di un presidente non parlamentare: ma il fatto stesso che non abbia voluto entrare in Scelta Civica potrebbe darle l'appoggio grilliano)
Sulla persona Cancellieri nulla da dire, pur non essendo simpatica avrebbe comunque le "qualifiche" per il ruolo... però non so, ho l'impressione che nessuno la consideri sul serio per la carica, nonostante tutto il blabla.
RispondiEliminaProdi e Amato sono un po' anzianotti.
RispondiEliminaWhat about Monti?
Monti ha cinque anni meno di Amato e quattro meno di Prodi, diciamola tutta. Più che altro si è sputtanato decidendo di fare Scelta Civica, altrimenti andava al volo.
RispondiEliminaLa Cancellieri? Non solo che il nome assomiglia a "cancelliera", anche il suo viso è proprio quello di Angela Merkel .. dopo un premier che ha copiato la politica di Merkel avrete una presidente che copia l´aspetto fisico?!
RispondiEliminaPiù unità europea di così ;)
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