A fine febbraio si voterà per eleggere il nuovo Parlamento italiano (e NON il nuovo governo, come molti credono e molti altri vogliono far credere: in Italia - e in tutte le altre democrazie di stampo occidentale - il popolo elegge il Parlamento e poi il capo dello Stato - sentito il Parlamento - nomina il governo).
Si tratta di elezioni estremamente interessanti, per vari motivi.
In primis sono elezioni che capitano in un momento di vera crisi mondiale (ed è la prima volta che capita in Italia dagli anni '70).
Poi sono elezioni in cui ci sono soggetti veramente nuovi per i parametri italiani (Grillo, Ingroia, Monti, Giannino... anzi no, Giannino no, sinceramente è nuovo, nonostante l'abbigliamento stravagante, quanto potrebbero essere nuovi Giolitti o Cavour) e non solo finti nuovi come nel 1994 (chi vuol capire... capisca).
Inoltre sono elezioni che hanno luogo in una situazione politica internazionale in vero movimento, difficile da interpretare.
E ci sarebbero un paio di ulteriori motivi, ma quanto sopra già basta.
Eppure manca qualcosa. Manca una vera campagna elettorale.
Tutti i soggetti in questione, a parte qualche strillo qua e là, sembrano comportarsi come se le elezioni fossero tra quattro mesi o quattro anni, non tra quattro settimane.
La cosa mi preoccupa...
Saluti,
Mauro.
Trapezio e rettangolo equivalente
1 giorno fa
La spiegazione di Leonardo non pare così implausibile.
RispondiEliminahttp://leonardo.blogspot.de/2013/01/non-sempre-si-puo-perdere.html
Assolutamente plausibile.
RispondiEliminaMi auguro sia la spiegazione sbagliata, ma è assolutamente plausibile. Purtroppo.
Bravo questo Leonardo! Mappa perfettamente la farsa a cui stiamo assistendo! Speriamo in qualcosa di meglio, anche se è difficile essere ottimisti.
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