In rete sta girando un video (o meglio una presentazione) in tedesco sulla speculazione delle case farmaceutiche per l'influenza suina... presentazione molto interessante, ma di poco valore giornalistico ;-)
Battute a parte, gli scandali della finanza e della "Big Pharma" vanno combattuti, ma è bene farlo documentandosi, per evitare di avere armi spuntate durante la battaglia.
E in questo appello ci sono alcune cose che mi hanno dato da pensare (ho controllato - per evitare di scrivere cavolate - velocemente solo quelle che già sapevo essere sbagliate o almeno imprecise, ma non escludo ci siano altri errori nella presentazione).
Punto primo
L'autore continua a dire che le aziende Roche e Relenza guadagnano un sacco di soldi vendendo il loro prodotto Tamiflu. Sinceramente io dubito che la Relenza possa guadagnare soldi col Tamiflu. Semplicemente perché l'azienda Relenza non esiste :-)
Il Tamiflu è un prodotto della Roche (e questo è giusto) mentre il Relenza è un prodotto simile della concorrente GlaxoSmithKline.
Che i due prodotti siano simili è vero, ma non sono comunque lo stesso prodotto, come potete vedere dalle descrizioni (in particolare delle molecole dell'agente attivo) di Tamiflu e Relenza.
Punto secondo
L'autore continua a parlare di Tamiflu e influenza suina, citando oltretutto la dubbia efficacia del Tamiflu. Un'imprecisione e un errore.
È vero che c'è chi consiglia il Tamiflu anche per la suina, ma esso era stato pensato per l'aviaria. Il vaccino per la suina generalmente consigliato è il Pandemrix e si citano anche Focetria e Celvapan.
Tra l'altro il principale di essi, il Pandemrix comprato anche dalla Germania, è un prodotto della GlaxoSmithKline, la quale è quindi profittatrice di entrambe le "pandemie". E nella presentazione non viene citata una sola volta.
Riguardo l'efficacia del Tamiflu... non c'è nulla di dubbio. Si sa benissimo quale è la sua efficacia, è stato testato abbastanza. Si può dire che questa efficacia (a seconda dei casi sul 60-70%) sia bassa, insufficiente, ma non che sia dubbia.
Dubbia, anzi proprio ignota, è invece quella di Pandemrix, Focetria, Celvapan... che non vengono mai citati.
Punto terzo
Verissimo che Donald Rumsfeld ha le mani in pasta col Tamiflu, però in maniera un po' diversa.
Rumsfeld non è l'azionista di maggioranza della Gilead Sciences (ne possederà sì delle azioni, ma da qui a essere l'azionista di maggioranza...), ma ne è stato in passato presidente.
La Gilead Science, scopritrice o inventrice del Tamiflu a seconda dei punti di vista, ormai non possiede più il brevetto dello stesso, avendolo anni fa venduto alla Roche.
Insomma, lo scandalo dietro a questa presunta epidemia/pandemia c'è assolutamente, ma per far qualcosa al proposito meglio usare articoli ben documentati e ricercati invece che presentazioni raffazzonate.
Io vi consiglio questo articolo (purtroppo in tedesco, ma io - come sapete - vivo in Germania).
In italiano purtroppo non ho trovato articoli altrettanto documentati. Molto interessante - anche se non aggiornatissimo essendo del 22 luglio - comunque è questo articolo di Maurizio Ricci su Repubblica.
Riguardo all'Italia si può comunque aggiungere che Enrica Giorgetti, direttrice generale di Farmindustria, è la moglie del ministro della sanità Maurizio Sacconi (qualche dettaglio in più in quest'articolo). Vero che l'industria farmaceutica italiana non è quella che veramente ci guadagna in questa storia... però questo collegamento "famigliare" di sicuro non è piacevole.
Saluti,
Mauro.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
4 ore fa
Su questo argomento, mi aveva lasciata senza parole questo articolo:
RispondiEliminahttp://www.nandodallachiesa.it/public/index.php?option=content&task=view&id=1200
Che ne pensi?
A.
Che la moglie del ministro della salute fosse la direttrice generale di Farmindustria mi era noto... ma me lo sono lasciato sfuggire quanto ho scritto l'articolo... ora aggiungo un trafiletto, grazie per l'annotazione.
RispondiEliminaCiao,
Mauro.