Oggi è (ormai quasi "era", essendo le 23 passate) la Giornata universale dell'infanzia.
I bambini - e la gioventù in generale - sono il capitale più prezioso che l'umanità abbia e, anche se le cose negli ultimi decenni sono decisamente migliorate, rimane un capitale troppo poco protetto. E non solo nel terzo mondo.
Come protezione non intendo la bambagia in cui molte famiglie (soprattutto nel mondo ricco) avvolgono i propri pargoli... anzi questa bambagia è troppa, soffoca, impedisce ai bambini di scoprire la vita e come affrontarla.
No, come protezione intendo il diritto - universale e inalienabile - all'educazione, alla salute, al gioco. Diritto indipendente dalle condizioni economiche e sociali e che - dove le famiglie non possono arrivare - deve essere garantito dalle autorità nazionali o internazionali.
Ma perché la giornata universale dell'infanzia è proprio il 20 novembre? In sè il 20 novembre è un giorno come un altro... però il 20 novembre 1989 (cioè esattamente 20 anni fa) è stata firmata a New York dall'Assemblea generale dell'ONU la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia.
Chi la ha firmata? Tutti i paesi membri dell'ONU.
Beh, in realtà proprio tutti no. Tutti tranne due. Somalia e Stati Uniti d'America non la hanno mai firmata.
Non faccio commenti... dico solo che gli unici due non firmatari sono l'unico stato ormai esistente solo sulla carta e per il quale quindi non si sa chi dovrebbe firmare (la Somalia) e lo stato più potente del mondo (gli USA).
Saluti,
Mauro.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
3 ore fa
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