Io stesso ieri ne ho pubblicate ben tre di bandiere italiane.
Il problema è che, a quanto pare, la bandiera italiana (la nostra bandiera, per essere chiari, anche se spesso ce ne dimentichiamo) nessuno la conosce, visto che continuo a sentire e a leggere (non solo durante le Olimpiadi, per essere sincero) "biancorossoverde".
Che cazzo di bandiera è il biancorossoverde? Se guardo alle bandiere del mondo le uniche che possono, forse, rispondere a questa descrizione sono quelle del Madagascar e dell'Oman.
La bandiera italiana non è "biancorossoverde". La bandiera italiana, che vi piaccia o no, è "verdebiancorosso":
E non è una fisima mia. È scritto chiaro ed esplicito nella Costituzione della Repubblica Italiana, sezione Principi Fondamentali, articolo 12, che qui riporto:
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
Saluti,
Mauro.
P.S.:
Qui tutti i miei articoli sugli... articoli della Costituzione.
Qui tutti i miei articoli sugli... articoli della Costituzione.
Hai ragione, pienamente ragione. Però... "What's in a name? That which we call a rose
RispondiEliminaBy any other name would smell as sweet."
Allora, il caro vecchio Guglielmo Sciacchespere (come quell'altro "sotuttoio" di Dante ;-) ) ha sì una frase per tutto...
RispondiEliminaPerò io non sto parlando di un nome... ma di fatti. L'ordine dei colori nella bandiera è fisso, stabilito dalla Costituzione.
Se poi vuoi chiamare il verde "qui", il bianco "quo" e il rosso "qua", io non ho nulla in contrario... fino a che conseguentemente chiami la bandiera "quiquoqua" e non "quoquaqui" o "quaquiquo".
L'Italia infatti è al verde, va in bianco e perciò ha i conti in rosso.
RispondiEliminaLa tua osservazione ha un suo valore...
RispondiEliminaPer me, invece, che si dica verde, bianco e rosso; bianco, rosso e verde; rosso, bianco e verde (posso fermarmi con le combinazioni?) rimane sempre la mia bandiera: il Tricolore italiano.
RispondiEliminaComunque sono permutazioni, non combinazioni
Elimina🖒
EliminaA difesa di Serana devo dire che non è una matematica.
Serena... ovviamente.
EliminaAllora, prova a immaginarti visivamente il "biancorossoverde".
RispondiEliminaIl terzo bianco dalla parte dell'asta, il terzo rosso in mezzo e il terzo verde dalla parte più lontana dall'asta.
Se tu vedessi una bandiera simile sventolare davanti a un edificio pubblico non ti sentiresti in Italia (in caso contrario significherebbe che tu ti senti in Italia dovunque ci sia una qualsiasi combinazione di bianco, rosso e verde... come per esempio in Ungheria, Bulgaria, Oman, Madagascar, Algeria, Burundi, Iran, Libano, Messico e forse mi dimentico qualcuno).
E dato che il nome "biancorossoverde" indica proprio questa sequenza di colori (e non il Tricolore italiano) dovresti rifiutarlo proprio perché ami l'Italia e la sua bandiera.
Forse sono più elastica di te: se i colori del Tricolore Italiano, vengono elencati a voce, quale che sia l'ordine, io immagino la bandiera esattamente come è. Ovviamente, cambia tutto, quando i colori non sono più parole ma stoffa.
RispondiEliminaCome disse Claudio Magris: "Le parole sono fatti".
RispondiEliminaE io concordo, quindi parole o stoffa nulla cambia.
Ergo, io sono mentalmente più elastica di te. E le parole NON sono fatti. Io posso ripetere come un mantra: "Sono identica ad Angelina Jolie!", ma non per questo lo sono. Le parole hanno un potere enorme, ma non sono fatti. Le parole dicono bianco, rosso, verde. I fatti verde, bianco e rosso. E se anche tutta la popolazione mondiale dicesse all'unisono bianco, rosso, verde, la nostra bandiera rimarrebbe esattamente come è.
RispondiEliminaAppunto, la bandiera rimarrebbe come è, cioè "verde-bianco-rosso". E tutto il mondo direbbe all'unisono una cazzata.
RispondiEliminaUna cazzata però che potrebbe avere conseguenze. E anzi già le ha, visto che esistono in Italia bambini che quando devono disegnare la bandiera la disegnano sbagliata perché sentono sempre "bianco-rosso-verde".
E ciò è la migliore dimostrazione che le parole SONO fatti.
Sul fatto che i mondo intero direbbe una cazzata, sono d'accordo con te, però rimane il fatto che l'ordine dei colori della nostra bandiera rimarrebbe inalterato. I bambini disegnano anche gatti a 6 zampe o draghi blu. Con il tempo, però, imparano che i gatti hanno 4 zampe, che i draghi blu non esistono e che la bandiera italiana è verde, bianca e rossa.
RispondiEliminaSei sicura che col tempo lo imparino?
RispondiEliminaMi piacerebbe - in Italia - fermare la gente per caso per strada e chiedere così su due piedi di disegnare la bandiera italiana, senza pensarci, spontaneamente.
Però poi me ne pentirei, visti gli obbrobri che ne verrebbero fuori.