Avete di sicuro tutti letto della storia di Torino: la ragazzina che si fa chiavare senza riflettere, la paura di cosa penserà la famiglia dopo e la menzogna con cui dice di essere stata violentata.
Se la storia si fermasse qui, con un'accusa generica di stupro, sarebbe (purtroppo) una storia di normale quasi quotidianità, senza particolari morali o etiche di cui parlare.
Invece la ragazzina (cioè la delinquente, specifichiamolo subito: quella ragazzina è una delinquente, non esiste nessun buonismo e nessuna scusa che possa dire il contrario) non si è accontentata: ha anche detto chi la ha violentata, cioè due rom.
Dicendolo ha anche di fatto detto dove cercarli, visto che c'è un campo rom vicino a dove abita la delinquente e che questo campo rom aveva già dato dei problemi (togliamo subito dal campo il politicamente corretto: non è giusto accusare i rom di tutto, ma non è neanche giusto difenderli su tutto, i rom sono persone e, come in tutti i gruppi di persone, tra loro ci sono santi e criminali).
E qui il patatrac. La spedizione punitiva e tutto il casino che ne è seguito.
E ora l'ipocrita intervista della ragazzina (se non ci fosse stato il rogo del campo la troverei forse esilarante, ma ora no).
Ribadisco: quella ragazzina è una delinquente e come tale va trattata.
Punto primo.
Se il problema era solo la famiglia, bastava e avanzava parlare di violenza. Non serviva indicare qualcuno. L'aver indicato i due rom come colpevoli è solo puro e semplice razzismo. A 16 anni una persona queste cose le sa. Quella ragazzina è una delinquente razzista.
Punto secondo.
Facile dire che ci si è scusati e non si vede cosa fare di più. Cosa fare di più? Cara la mia delinquente, alza il culo dalla comoda sedia di mammà e vai in questura ad autodenunciarti: hai commesso dei reati. Quali? Simulazione di reato, procurato allarme, fatti con l'aggravante di motivazioni razziste, istigazione a delinquere (questa colposa, il resto tutto assolutamente volontario).
Punto terzo.
Piccola delinquente, dici tanto di sapere che scopare prima del matrimonio è sbagliato, che avevi promesso spontaneamente di rimanere vergine e palle varie? E allora, se la pensi veramente così, perché cazzo lo hai fatto?
Cito dalla conclusione dell'intervista: "Mi sono già scusata, che altro devo fare? Sparire? Darmi fuoco?".
Sì, sinceramente sarebbe un'ottima idea. Allo stesso modo in cui tu hai fatto dar fuoco a dove vivevano i rom.
Saluti,
Mauro.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
3 ore fa
Mitico Mauro, non ho altro da aggiungere!
RispondiEliminap.s: ora che ci penso sì... è colpa di persone come questa delinquente che poi le vere vittime di violenza non vengono credute e spesso sono pure sbeffeggiate dalla polizia
RispondiEliminaOltretutto. Non lo ho scritto perché volevo sottolineare altre cose, ma hai assolutamente ragione.
RispondiEliminaMetti che un domani in quella zona un rom violenti veramente una ragazzina. Chi crederà questa ragazzina?
Appunto :(, magari le faranno il terzo grado facendola sentire colpevole :( al posto di questa stronza
RispondiEliminaInnanzi tutto concordo con te nel dire che la ragazzina è una delinquente razzista e, aggiungo io, anche stupida. Tu lo sai che ho vissuto sulla mia pelle, una violenza sessuale e, quindi, è un argomento che mi tocca molto da vicino. Mi domando come ci si possa inventare una cosa del genere, quando io darei dieci anni di vita per poterla dimenticare. A me a sedici anni non è mai venuto in mente di dire, per coprire una scopata, di essere stata violentata e neanche a nessuna delle ragazze che conoscevo. Forse le sedicenni di oggi, ci considereranno idiote, ma la nostra filosofia era: “Se i miei genitori lo scoprono, pazienza!”. Come si può, freddamente e con premeditazione, inventarsi una cosa del genere? La ragazza è stata indagata solo per simulazione di reato e io mi auguro che il campo nomadi per intero, si costituisca parte civile, nei suoi confronti. Mi auguro anche che incontri un giudice severo e inflessibile che la condanni, oltre a risarcimenti vari, anche a scontare un paio di anni facendo lavori “socialmente utili”, magari in un campo rom.
RispondiEliminaAggiungo una cosa per Silvietta: non serve che qualcuno lo faccia. Ti senti colpevole comunque. Serena
Lasciamo perdere i lavori socialmente utili: finirebbe in qualche posto dove tutti la compatirebbero e imparerebbe solo a essere ancora più stupida.
RispondiEliminaDue-tre anni di carcere minorile ci vogliono.
Ah lo so bene Serena, lo so bene.
RispondiEliminaIntervengo come al solito in qualità di bastian contrario... :-)
RispondiEliminaNon conosco la vicenda nei dettagli ma mi viene da pensare che comunque la ragazzina, per quanto irresponsabile, non potesse prevedere che la vicenda si sarebbe evoluta con quelle conseguenze. Mi viene in mente la rivolta del pane descritta nei Promessi Sposi, in cui da un episodio apparentemente insignificante (la folla blocca il garzone di un panettiere e lo deruba) si passa progressivamente ad una vera e propria insurrezione popolare, che coinvolge peraltro anche il pacifico Renzo. Sono episodi deprecabili, che purtoppo non hanno un responsabile preciso ma che si sviluppano soprattutto grazie a condizioni ambientali favorevoli.
Se la ragazzina si fosse inventata lo stupro e basta, senza accusare un ben preciso gruppo sociale (i rom), potresti avere ragione.
RispondiEliminaCosì no.
Beh scusate, ma anche quelli che hanno agito non sono meno colpevoli di questa ragazza! ma vi pare che uno parte in quarta per vendetta e combina tutto questo casino? Non mi sembrano delle "care persone" pure loro!! Non hanno giustificazione e le metto sullo stesso livello! Razzisti pure loro, violenti e agressivi, che basta la parola permettetemi, di una "puttanella" per partire con la vendetta. Peggio che nel Medioevo! Sono delle bestie pure loro.
RispondiEliminaSaluti
Sonia
Nessuno li difende né li giustifica, non temere.
RispondiEliminaSolo che in giro cominciavo a sentire condanne per loro e giustificazioni per la delinquente.
No, la prima da condannare (e sbattere in un carcere minorile, magari in cella con un paio di ragazzine rom) è proprio lei.
La proposta di chiuderla in una cella con due ragazzine rom me gusta assai.
RispondiEliminaA.
La potrebbero mettere in carcere con Doina Matei la rumena che uccise Vanessa Russo nella metropolitana di Roma con la punta dell'ombrello....adesso le han dato pure un premio....eh cavolo scrive benissimo!!! Mah pensa te...ai lavoli forzati nelle miniere di carbone! quello e il posto giusto.
RispondiEliminaCiao
Sonia
Sonia, Sonia, non perpetuiamo l'errore caro ai giornalisti nostrani: rom e romeni sono due popoli assolutamente distinti. Anzi la Romania è il paese europeo oggi dove i rom vengono più trattati male, più spinti ai margini della società (e oltre).
RispondiEliminaAnche io sono colpito dalla reazione dell'orda di barbari che va a "farsi giustizia"; piu' da quello che dalla comunque ingiustificabile storia della ragazza.
RispondiEliminaLei, anche se giovane e presa dalla situazione (che non giustifica certo, ma potrebbe facilitare la comprensione di quanto accaduto), reagisce comunque nel modo peggiore, mentendo in maniera irresponsabile e pericolosa per altri.
Grave, sicuramente...
Ma che dire del gruppo di "vendicatori"? Come era composto? Tutti minorenni? Qualche adulto con del sale in zucca no? Qualcuno che dicesse agli altri: "ehi, guardate che stiamo sbagliando"?
E' grave quello che ha fatto la ragazza, ma a maggior ragione lo e' stata la reazione della folla.
Ricky
Comunque comincio a pensare che voi non abbiate letto l'intervista alla delinquente che ho segnalato.
RispondiEliminaLeggetela. Vi farà accapponare la pelle. Una personcina di un'ipocrisia e freddezza degne di Göbbels.