C'è una città tedesca che non ho mai visitato, dove non sono mai entrato e dove non mi sono mai fermato. Però la ho attraversata decine di volte, forse un centinaio, viaggiando in autostrada.
Questa città non mi ha neanche mai fatto venir voglia di fermarmi a visitarla. Dall'autostrada sembrava bruttissima, oserei dire addirittura disturbante. Industriale nel senso peggiore del termine. Qualcosa da evitare, di cui tacerne l'esistenza.
E questo senza sapere come fosse vista dall'interno, come fosse la sua gente. Bastava il suo modo di presentarsi a chi la attraversava in autostrada per decidere di evitarla.
Oggi per la prima volta la ho vista da un'altra prospettiva.
No, non mi ci sono fermato, non la ho visitata. Anche oggi la ho solo attraversata. Ma in treno, non in macchina. Quindi sono entrato, anche se solo un po', al suo interno.
E ho scoperto un'altra faccia. Una faccia pur sempre industriale, un po' fumosa, non lussuosa... ma dotata di un suo fascino. Discreto, forse meglio dire dimesso, ma non certo una città disturbante, respingente.
Mi è venuta voglia di visitarla. Se non altro per scoprire quale delle due facce è quella vera.
Quella autostradale o quella ferroviaria? O vi è ancora una terza faccia?
A proposito, questa città - come dice il titolo - è Mannheim.
Saluti,
Mauro.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
5 ore fa
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