Al vertice sulla sicurezza nucleare appena tenutosi a Washington (a proposito, a cosa servono questi vertici? Solo a far capire a chiunque non dorma che i politici parlano solo e non agiscono) Obama ha scoperto l'acqua calda.
Infatti secondo lui (o meglio, secondo chi gli scrive i discorsi) se Al Qaeda dovesse mettere le mani sul nucleare, per il mondo "sarebbe una catastrofe".
Ora, a parte il fatto che è già una catastrofe che paesi come il Pakistan o Israele o la Corea del Nord posseggano la bomba atomica (in realtà è una catastrofe che qualsiasi paese la possegga, non solo questi tre)... direi che non serve il presidente del più potente paese del mondo per capire quanto sia pericoloso che un'organizzazione terroristica, di qualsiasi ispirazione essa sia, possegga armi nucleari.
Più interessante sarebbe che detto presidente spiegasse come queste organizzazioni terroristiche possano accedere a tali armi (e per fortuna tale accesso non è così facile come si vuol far credere) e, soprattutto, come si possa evitare ciò.
Due domande a cui nè Obama nè altri al vertice hanno saputo rispondere in maniera concreta e comprensibile.
Saluti,
Mauro.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
4 ore fa
sempre a parlare di cose serie....
RispondiEliminaMa ora, sull'altro mio blog, puoi anche leggere poesie... se questi articoli sono troppo noiosi ;-)
RispondiEliminaSaluti,
Mauro.