Ultimamente sta risorgendo quella che negli anni '90 era chiamata "new economy". Bella definizione... usata allora come oggi per fregare la gente comune.
Non esiste nessuna nuova economia. E ciò nonostante Yahoo, Google, Facebook & co. Non esiste nessuna nuova economia... se non nei prospetti creati da banche e società finanziarie per prenderci in giro.
Da quando esiste l'umanità sono esistiti solo due tipi di economia: l'economia basata sul baratto e quella basata sulla compravendita.
Ma gli economisti conoscono troppo poco l'economia per saperlo. E anche se lo sapessero, avrebbero grosse difficoltà a capirlo. E ancora più grosse a spiegarlo.
E la cosiddetta "new economy" rientra a pieno titolo nell'economia della compravendita: si vendono e si comprano prodotti o servizi. Magari nuovi prodotti, nuovi servizi - anche totalmente nuovi e rivoluzionari - ma pur sempre prodotti e servizi che si comprano e si vendono, nel normale ambito dell'economia classica.
L'unica differenza è la maggior libertà di speculazione... ma l'economia non è "new", bensì tradizionalmente e logicamente "old".
Si vendono prodotti e servizi.
Si comprano prodotti e servizi.
Un'economia veramente "new" non può basarsi sul baratto o sulla compravendita, per quanto virtuali. Sempre baratto e compravendita rimangono.
Un'economia veramente "new" sarebbe un'economia in cui tutti siano completamente autosufficienti e nessuno avesse bisogno di comprare/vendere/barattare nulla.
Oppure un'economia dove la comunità produce e ognuno prende ciò di cui ha bisogno. Ma questa si chiama - purtroppo - utopia, non "new economy".
Insomma, detto chiaro e tondo: non è mai esistita nessuna "new economy". Se non nelle menti incapaci degli economisti.
Se volete che un'economia vada bene... affidate a chiunque tranne che agli economisti ogni ministero economico, ogni posto nelle istituzioni finanziarie e nella dirigenza delle grandi aziende. A chiunque tranne che agli economisti!!!
Saluti,
Mauro.
Ogni tanto (anzi spesso) mi vengono in mente interpretazioni di avvenimenti e fatti oppure giudizi su persone ed eventi che non si possono certo definire conformisti. O magari semplicemente idee e pensieri personali, indipendenti. Alcune di queste idee saranno giuste e condivisibili, altre no, ma sono orgoglioso che non siano conformi. I commenti anonimi non sono graditi, essi verranno cancellati a meno che non portino contributi concreti e seri. Buona lettura a tutti.
lunedì 28 febbraio 2011
domenica 27 febbraio 2011
B & B
Molti si sono chiesti spesso perché Bossi e Berlusconi siano così dipendenti l'uno dall'altro.
Certo, ci sono ragioni politiche e anche di convenienza personale, però queste non sembrano bastare a spiegare quel legame in fondo di odio-amore tra i due...
Ma la madre di Berlusconi di cognome da nubile faceva Bossi...
Vuoi vedere che...
Saluti,
Mauro.
Certo, ci sono ragioni politiche e anche di convenienza personale, però queste non sembrano bastare a spiegare quel legame in fondo di odio-amore tra i due...
Ma la madre di Berlusconi di cognome da nubile faceva Bossi...
Vuoi vedere che...
Saluti,
Mauro.
sabato 26 febbraio 2011
venerdì 25 febbraio 2011
La velocità delle rivolte
La Spagna ha deciso di abbassare i limiti di velocità in autostrada per risparmiare sulle importazioni di petrolio, il cui prezzo sta aumentando a causa delle varie rivolte nordafricane e mediorientali.
Pochi sanno che i limiti di velocità sulle autostrade italiane esistono per un motivo analogo: vennero infatti introdotti ai tempi della prima grande crisi petrolifera del 1973/4 per risparmiare benzina.
A quei tempi non ci si faceva domande sulla pericolosità della velocità e sulla sicurezza (e ora invece se ne fanno troppe).
Saluti,
Mauro.
Pochi sanno che i limiti di velocità sulle autostrade italiane esistono per un motivo analogo: vennero infatti introdotti ai tempi della prima grande crisi petrolifera del 1973/4 per risparmiare benzina.
A quei tempi non ci si faceva domande sulla pericolosità della velocità e sulla sicurezza (e ora invece se ne fanno troppe).
Saluti,
Mauro.
mercoledì 23 febbraio 2011
Candidature
Berlusconi è già stato candidato dai suoi sodali al Nobel per la pace.
Ora (sostenuta anche - per fortuna - da alcuni parlamentari italiani) è stata presentata la candidatura allo stesso premio per Gino Strada ed Emergency.
Chi dei due troverà orecchie più disposte all'ascolto a Oslo?
Saluti,
Mauro.
Ora (sostenuta anche - per fortuna - da alcuni parlamentari italiani) è stata presentata la candidatura allo stesso premio per Gino Strada ed Emergency.
Chi dei due troverà orecchie più disposte all'ascolto a Oslo?
Saluti,
Mauro.
Ciao Mimì
Nonostante il mio essere comunista, proletario, sinistrorso e chi più ne ha più ne metta... con questo messaggio voglio salutare un imprenditore, un vero imprenditore, uno della schiatta di Adriano Olivetti o Enrico Mattei.
Ieri è morto nella sua Palermo Domenico "Mimì" La Cavera. Difficilmente la Sicilia (anzi, l'Italia tutta) riavrà figure simili.
Purtroppo oggi gli "imprenditori" hanno ben altro calibro. Ben altro verso il basso. Moralmente, intellettualmente e imprenditorialmente.
Saluti,
Mauro.
Ieri è morto nella sua Palermo Domenico "Mimì" La Cavera. Difficilmente la Sicilia (anzi, l'Italia tutta) riavrà figure simili.
Purtroppo oggi gli "imprenditori" hanno ben altro calibro. Ben altro verso il basso. Moralmente, intellettualmente e imprenditorialmente.
Saluti,
Mauro.
lunedì 21 febbraio 2011
San Silvio da Arcore
Stasera non dico nulla di mio, sfrutto la genialità di un amico e copio quanto da lui scritto su un altro forum (grazie Camerun per l'autorizzazione a copincollare :-) ):
Saluti,
Mauro.
Buonasera a tutti,
Mi sto convincendo che Silvio stia bene dov'è e che il mondo debba dirgli grazie.
Nessuno come lui ha saputo regalare ai rivoluzionari del pianeta tante soddisfazioni. Non c'era riuscito Lenin, non c'era riuscito Gandhi, non c'era riuscito il Che. Nessuno è stato capace di regalare meglio di lui un sogno al popolo no global negando il crollo dell'economia virtuale e delle borse mondiali.
Nessun maestro del vudù era riuscito prima nell'impresa di prendere una escort, battezzarla nipote di Mubarak e far crollare a suon di poppate di tette il Rais d'Egitto.
Nessuno abbracciando e stringendo accordi economici da 5 mld di euro (una piccola tassa che dovremo cmq pagare) con un leader sanguinario era riuscito a far cadere in rovina il suo regime (Gheddafi).
E allora... Silvio Santo subito! E poi decidiamoci, o a quest'uomo diamo il Nobel oppure la Patente, la Patente di Chiàrchiaro, sissignore! "Con tanto di bollo. Bollo legale. Jettatore patentato dal regio tribunale!"
Saluti,
Mauro.
Viva la scarpetta
In realtà, tutti noi amanti della buona cucina (clienti o cuochi poco importa) abbiamo sempre saputo che il cosiddetto galateo in fondo è solo ipocrisia.
Quindi... viva la scarpetta!
Saluti,
Mauro.
Quindi... viva la scarpetta!
Saluti,
Mauro.
domenica 20 febbraio 2011
E ora parliamo di cose importanti
20 febbraio 2011, campionato italiano di calcio di serie A, 26° turno: Genoa - Roma 4-3.
Al 52' il risultato era ancora di 0-3.
Tabellino: 6' Mexes (R), 16' Burdisso (R), 51' Totti (R), 52' Palacio (G), 68' Paloschi (G), 74' Palacio (G), 85' Paloschi (G).
Grandi GRIFONI!!!
Saluti,
Mauro.
Berlusconi e le alternative
Spesso si sente dire che nel centrodestra non ci sono alternative a Berlusconi e che nel centrosinistra (o nel centro e basta) non ci sono leader credibili.
Balle.
I leader vengono costruiti dagli elettori. E il voto in Italia (per quanto influenzato da TV e stampa) è ancora libero.
Ergo, Berlusconi governa perché gli italiani lo votano.
E io comincio a sospettare che il motivo principale per cui lo votano sia il potersi lamentare, il poter frignare dopo.
In effetti frignare è più facile che rimboccarsi le maniche.
Saluti,
Mauro.
Balle.
I leader vengono costruiti dagli elettori. E il voto in Italia (per quanto influenzato da TV e stampa) è ancora libero.
Ergo, Berlusconi governa perché gli italiani lo votano.
E io comincio a sospettare che il motivo principale per cui lo votano sia il potersi lamentare, il poter frignare dopo.
In effetti frignare è più facile che rimboccarsi le maniche.
Saluti,
Mauro.
sabato 19 febbraio 2011
I misteri del tedesco 1 - Paletti e altro
In tedesco esistono espressioni o parole che suonano italiane e che molti tedeschi credono essere importazioni dall'italiano, ma che in realtà con l'italiano non hanno nulla a che fare. Solo che l'italiano (e le altre lingue latine) ai tedeschi sembra più fine ed elegante del tedesco stesso...
Due esempi sono particolarmente significativi, visto che ci si sbatte dentro quasi quotidianamente.
1) Alles Paletti
Significa "tutto a posto", "tutto bene" e da qualche tempo, per italianizzarlo ulteriormente, è invalsa la moda di dire non Alles Paletti bensì Tutto Paletti.
Ma avete mai sentito in Italia la parola "paletti" usata in termini simili? Io sinceramente no.
Esistono teorie - leggasi "castelli in aria" - che cercano di associare questa espressione ad antiche forme ebraiche o a qualche italiano di nome Paletta esistito in Germania chissà quanto tempo fa... ma in realtà questa espressione - tutta tedesca - rimane un mistero.
2) Picobello
Questa parola serve a indicare quando una cosa è particolarmente ordinata, pulita, precisa. Per esempio, quando faccio le pulizie in casa e alla fine tutto splende come fosse nuovo, appena uscito dal negozio... allora dico che il mio appartamento è Picobello.
E i tedeschi continuano a chiedermi cosa significhi precisamente questa parola in italiano... ma in italiano non esiste, cosa posso inventarmi per convincerli, visto che pochi mi credono?
L'unica teoria che ho sentito sull'origine di questa parola (ma che trovo ben poco convincente) parte dalla parola tedesca piekfein (che in pratica significa chic, in tiro). C'è chi dice che piek suona come pico e che fein è stato sostituito da bello perché più italiano, più elegante. Boh.
Saluti,
Mauro.
Due esempi sono particolarmente significativi, visto che ci si sbatte dentro quasi quotidianamente.
1) Alles Paletti
Significa "tutto a posto", "tutto bene" e da qualche tempo, per italianizzarlo ulteriormente, è invalsa la moda di dire non Alles Paletti bensì Tutto Paletti.
Ma avete mai sentito in Italia la parola "paletti" usata in termini simili? Io sinceramente no.
Esistono teorie - leggasi "castelli in aria" - che cercano di associare questa espressione ad antiche forme ebraiche o a qualche italiano di nome Paletta esistito in Germania chissà quanto tempo fa... ma in realtà questa espressione - tutta tedesca - rimane un mistero.
2) Picobello
Questa parola serve a indicare quando una cosa è particolarmente ordinata, pulita, precisa. Per esempio, quando faccio le pulizie in casa e alla fine tutto splende come fosse nuovo, appena uscito dal negozio... allora dico che il mio appartamento è Picobello.
E i tedeschi continuano a chiedermi cosa significhi precisamente questa parola in italiano... ma in italiano non esiste, cosa posso inventarmi per convincerli, visto che pochi mi credono?
L'unica teoria che ho sentito sull'origine di questa parola (ma che trovo ben poco convincente) parte dalla parola tedesca piekfein (che in pratica significa chic, in tiro). C'è chi dice che piek suona come pico e che fein è stato sostituito da bello perché più italiano, più elegante. Boh.
Saluti,
Mauro.
venerdì 18 febbraio 2011
giovedì 17 febbraio 2011
Ciao Malafemmena
Ieri purtroppo ci ha lasciato, suicidandosi, Maria Luisa Mangini, alias Dorian Gray, la Malafemmena del film "Totò, Peppino e... la Malafemmina", a cui nel film Teddy Reno dedica la famosa canzone scritta da Totò.
Qui il video.
Saluti,
Mauro.
Qui il video.
Saluti,
Mauro.
martedì 15 febbraio 2011
Ma allora ha ragione
Berlusconi verrà giudicato da tre giudici donna...
Allora è vero che ce l'hanno con lui...
Saluti,
Mauro.
Allora è vero che ce l'hanno con lui...
Mauro.
Lo striscione più bello (2)
L'altro giorno vi ho parlato dello striscione più bello alla manifestazione delle donne contro Berlusconi.
Oggi, per gentile concessione della stessa autrice dello striscione (grazie Chiara!), ve lo posso mostrare in tutto il suo splendore:
Saluti,
Mauro.
Oggi, per gentile concessione della stessa autrice dello striscione (grazie Chiara!), ve lo posso mostrare in tutto il suo splendore:
Saluti,
Mauro.
lunedì 14 febbraio 2011
Cos'è l'arte?
Qualche tempo fa, in un altro forum, venne fuori la domanda: che cos'è l'arte?
La domanda era nata da una discussione su opere del tipo:
La domanda era nata da una discussione su opere del tipo:
Marcel Duchamp, Fontana, 1917
Piero Manzoni, Merda d'artista, 1961
Marcel Walldorf, Pinkelnde Petra, 2010
Un'amica ha risposto a detta domanda dicendo semplicemente che arte è ciò che si riesce a vendere. O meglio, ciò che si sa vendere.
Osservazione in principio non sbagliata (anzi...), ma che pone alcuni problemi, apre la porta ad altre domande:
1) Il kitsch si vende... allora il kitsch è arte?
2) Uno che dipinge, scolpisce o altro solo per proprio piacere, senza l'obiettivo di vendere, ma le cui opere poi piacciono e vengono richieste, è un artista?
3) Soprattutto... chi non riesce a vendere nulla in vita, ma "esplode" dopo la morte (vedi Vincent Van Gogh) è un artista o il vero artista è colui che ha saputo vendere le sue opere dopo la morte dell'autore?
Domande difficili... ditemi voi cosa ne pensate...
Saluti,
Mauro.
domenica 13 febbraio 2011
Lo striscione più bello
...della manifestazione di oggi delle donne contro Berlusconi:
"Sono una donna, non sono una Santa…nchè"
Assolutamente geniale. E giusto.
Saluti,
Mauro.
"Sono una donna, non sono una Santa…nchè"
Assolutamente geniale. E giusto.
Saluti,
Mauro.
sabato 12 febbraio 2011
Articolo 54
Articolo 54 della Costituzione della Repubblica Italiana (parte prima "Diritti e doveri dei cittadini", titolo IV "Rapporti politici"):
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
Pensiero più eretico oggi credo non ci possa essere.
Saluti,
Mauro.
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
Pensiero più eretico oggi credo non ci possa essere.
Saluti,
Mauro.
P.S.:
Qui tutti i miei articoli sugli... articoli della Costituzione.
Qui tutti i miei articoli sugli... articoli della Costituzione.
venerdì 11 febbraio 2011
L'omertà del Nord
Fin da quando ero bambino mi sento dire che le mafie di fatto non sono battibili grazie soprattutto all'omertà di chi magari mafioso non è, ma comunque tace per principio, neanche per paura o complicità.
E mi sento altrettanto dire che la cultura dell'omertà - almeno in Italia - è particolarmente radicata al Sud e quindi le varie mafie trovano lì terreno particolarmente fertile per crescere.
E il Nord? Beh, il Nord è chiaramente molto più civile, più avanzato... infatti nel Nord il singolo cittadino non ha bisogno di essere omertoso... ci pensano le istituzioni a esserlo per lui, gli risparmiano la fatica istituzionalizzando l'omertà (e spacciandola per privacy):
"La mappa delle violazioni dei partiti (non avrebbero dovuto candidare condannati alle amministrative) fanno emergere un’Italia politica pantografata e divisa a metà: virtuosa al Nord, collusa con mafia e poteri criminali al Sud. Ventinove i candidati che hanno fatto la campagna elettorale con un condanna per estorsione in tasca; tre per usura; quattro per associazione di stampo mafioso; molti sorvegliati speciali e un condannato per riciclaggio. Per quanto riguarda le regioni (a Bari c’è una candidata condannata per concorso in usura), svettano Puglia (10), Campania (9), Calabria (8) e Sicilia (8), il Lazio (5), la Basilicata (3), l’Abruzzo (2). Quasi tutti i partiti sono coinvolti: Pdl (2), Pd (2), Mpa (2), Api (1), La Destra (1), Rifondazione-Sinistra europea (1), socialisti uniti-Psi (1), Udc (2). La Lega non c’è ma è pure vero che molte prefetture del nord si sono trincerate dietro la difesa della privacy."
Se volete leggere l'articolo completo, lo trovate sul Corriere della Sera: "Mafia e criminalità, ecco la lista dei 45 politici «impresentabili»".
Saluti,
Mauro.
E mi sento altrettanto dire che la cultura dell'omertà - almeno in Italia - è particolarmente radicata al Sud e quindi le varie mafie trovano lì terreno particolarmente fertile per crescere.
E il Nord? Beh, il Nord è chiaramente molto più civile, più avanzato... infatti nel Nord il singolo cittadino non ha bisogno di essere omertoso... ci pensano le istituzioni a esserlo per lui, gli risparmiano la fatica istituzionalizzando l'omertà (e spacciandola per privacy):
"La mappa delle violazioni dei partiti (non avrebbero dovuto candidare condannati alle amministrative) fanno emergere un’Italia politica pantografata e divisa a metà: virtuosa al Nord, collusa con mafia e poteri criminali al Sud. Ventinove i candidati che hanno fatto la campagna elettorale con un condanna per estorsione in tasca; tre per usura; quattro per associazione di stampo mafioso; molti sorvegliati speciali e un condannato per riciclaggio. Per quanto riguarda le regioni (a Bari c’è una candidata condannata per concorso in usura), svettano Puglia (10), Campania (9), Calabria (8) e Sicilia (8), il Lazio (5), la Basilicata (3), l’Abruzzo (2). Quasi tutti i partiti sono coinvolti: Pdl (2), Pd (2), Mpa (2), Api (1), La Destra (1), Rifondazione-Sinistra europea (1), socialisti uniti-Psi (1), Udc (2). La Lega non c’è ma è pure vero che molte prefetture del nord si sono trincerate dietro la difesa della privacy."
Se volete leggere l'articolo completo, lo trovate sul Corriere della Sera: "Mafia e criminalità, ecco la lista dei 45 politici «impresentabili»".
Saluti,
Mauro.
Povero Cavour
In questo 2011 l'Italia unita compie 150 anni.
Le celebrazioni - qualunque cosa si celebri - sono sempre un po' patetiche. Ma non è di questo che vi voglio parlare.
Quello di cui voglio parlare è uno dei fondamenti della politica cavouriana: libera Chiesa in libero Stato.
Meno male che il caro vecchio Camillo Benso, conte di Cavour, è morto da tempo. Non oso immaginarmi cosa potrebbe pensare dell'Italia attuale, dove vige il principio: schiavo Stato di liberissima Chiesa.
Saluti,
Mauro.
Le celebrazioni - qualunque cosa si celebri - sono sempre un po' patetiche. Ma non è di questo che vi voglio parlare.
Quello di cui voglio parlare è uno dei fondamenti della politica cavouriana: libera Chiesa in libero Stato.
Meno male che il caro vecchio Camillo Benso, conte di Cavour, è morto da tempo. Non oso immaginarmi cosa potrebbe pensare dell'Italia attuale, dove vige il principio: schiavo Stato di liberissima Chiesa.
Saluti,
Mauro.
giovedì 10 febbraio 2011
L'ignoranza di Frattini
Almeno il buon Frattini ha fatto un passo avanti: dall'assenza è passato all'ignoranza.
Il Corriere della Sera riporta oggi in un articolo alcune sue dichiarazioni sulla situazione di Berlusconi e delle accuse a lui rivolte. Non mi interesso ora al merito delle accuse e controaccuse. Voglio solo far notare l'ignoranza di Frattini riguardo alla forma istituzionale della Repubblica Italiana.
Il caro ministro degli esteri (o solo "negli esteri", visto che ogni volta che serve è in vacanza di qua e di là?) dichiara:
"[...] noi pensiamo che non sia immaginabile un cambiamento del governo democraticamente eletto dai cittadini per via giudiziaria [...]".
Chi glielo spiega che nelle democrazie parlamentari i cittadini eleggono, appunto, il Parlamento e non, per fortuna, il Governo?
Saluti,
Mauro.
Il Corriere della Sera riporta oggi in un articolo alcune sue dichiarazioni sulla situazione di Berlusconi e delle accuse a lui rivolte. Non mi interesso ora al merito delle accuse e controaccuse. Voglio solo far notare l'ignoranza di Frattini riguardo alla forma istituzionale della Repubblica Italiana.
Il caro ministro degli esteri (o solo "negli esteri", visto che ogni volta che serve è in vacanza di qua e di là?) dichiara:
"[...] noi pensiamo che non sia immaginabile un cambiamento del governo democraticamente eletto dai cittadini per via giudiziaria [...]".
Chi glielo spiega che nelle democrazie parlamentari i cittadini eleggono, appunto, il Parlamento e non, per fortuna, il Governo?
Saluti,
Mauro.
martedì 8 febbraio 2011
Il manicheismo dell'espatriato
In tutta sincerità io non ho mai accettato una cosa (non tipica solo di noi italiani, ma che noi italiani spesso portiamo all'esasperazione), cioè il "manicheismo dell'espatriato".
Questo manicheismo è di due scuole diverse, ma altrettanto manichee e intolleranti:
1) la patria lontana è santa e bella, qui è tutto brutto e grigio;
2) la patria lontana è matrigna e stronza, qui è tutto luminoso e felice.
Beh, a me spesso viene voglia di prendere a calci nei glutei entrambe le categorie.
Io personalmente vedo cose in Germania (dove vivo) che mi estasiano e cose in Germania che mi fanno schifo. E al tempo stesso vedo cose in Italia (da dove vengo) che mi estasiano e cose in Italia che mi fanno schifo.
Quando c'è da parlare bene dell'uno o dell'altro paese lo faccio, così come quando c'è da parlarne male. In entrambi i casi senza peli sulla lingua.
Saluti,
Mauro.
Questo manicheismo è di due scuole diverse, ma altrettanto manichee e intolleranti:
1) la patria lontana è santa e bella, qui è tutto brutto e grigio;
2) la patria lontana è matrigna e stronza, qui è tutto luminoso e felice.
Beh, a me spesso viene voglia di prendere a calci nei glutei entrambe le categorie.
Io personalmente vedo cose in Germania (dove vivo) che mi estasiano e cose in Germania che mi fanno schifo. E al tempo stesso vedo cose in Italia (da dove vengo) che mi estasiano e cose in Italia che mi fanno schifo.
Quando c'è da parlare bene dell'uno o dell'altro paese lo faccio, così come quando c'è da parlarne male. In entrambi i casi senza peli sulla lingua.
Saluti,
Mauro.
Burqa e Niqab
Io sinceramente non capisco una cosa.
Ne avevo già parlato anni fa (Prodi e il velo), però mi trovo costretto a ripetermi.
Continuiamo a discutere se proibire il burqa/niqab o meno. Bene, forse faremmo meglio a studiarci meglio le nostre leggi… perché la discussione giusta sarebbe se permetterlo, non se proibirlo.
Infatti negli anni ‘70 venne promulgata una legge che proibiva di andare per strada a volto coperto: questa legge proibiva ogni tipo di occultamento del volto, indipendentemente dal tipo di occultamento. E non mi risulta questa legge sia mai stata abrogata.
La legge in questione è la 152 del 1975 (dice, tra l’altro: “è vietato ogni mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo” e, sinceramente, una credenza religiosa non è un giustificato motivo, l’unico giustificato motivo sarebbero ragioni di sicurezza personale).
Ciò significa che chi va in giro col burqa o il niqab commette già un reato… che sia moralmente, eticamente giusto o sbagliato è un altro discorso, ma da qui, da questa legge, dovremmo partire per una discussione costruttiva.
Saluti,
Mauro.
Ne avevo già parlato anni fa (Prodi e il velo), però mi trovo costretto a ripetermi.
Continuiamo a discutere se proibire il burqa/niqab o meno. Bene, forse faremmo meglio a studiarci meglio le nostre leggi… perché la discussione giusta sarebbe se permetterlo, non se proibirlo.
Infatti negli anni ‘70 venne promulgata una legge che proibiva di andare per strada a volto coperto: questa legge proibiva ogni tipo di occultamento del volto, indipendentemente dal tipo di occultamento. E non mi risulta questa legge sia mai stata abrogata.
La legge in questione è la 152 del 1975 (dice, tra l’altro: “è vietato ogni mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo” e, sinceramente, una credenza religiosa non è un giustificato motivo, l’unico giustificato motivo sarebbero ragioni di sicurezza personale).
Ciò significa che chi va in giro col burqa o il niqab commette già un reato… che sia moralmente, eticamente giusto o sbagliato è un altro discorso, ma da qui, da questa legge, dovremmo partire per una discussione costruttiva.
Saluti,
Mauro.
domenica 6 febbraio 2011
sabato 5 febbraio 2011
Gli organi del papa
Ho appena letto la seguente notiziola: Vietato al papa donare gli organi.
In breve: un medico tedesco avrebbe rivelato che Joseph Ratzinger nel 1999 si iscrisse al registro dei donatori di organi, ma secondo il Vaticano con l'elezione a Papa l'iscrizione venne di fatto cancellata, in quanto il corpo del Papa appartiene alla Chiesa.
Premetto che non ho cercato conferme o smentite alla notizia, però prendiamola per vera. A parte le disquisizioni teologiche su ciò che il papa può fare o non può fare, una cosa non mi quadra.
Nel 1999 Ratzinger aveva 72 anni. Donatori di organi lo si può essere fino a 65...
Saluti,
Mauro.
In breve: un medico tedesco avrebbe rivelato che Joseph Ratzinger nel 1999 si iscrisse al registro dei donatori di organi, ma secondo il Vaticano con l'elezione a Papa l'iscrizione venne di fatto cancellata, in quanto il corpo del Papa appartiene alla Chiesa.
Premetto che non ho cercato conferme o smentite alla notizia, però prendiamola per vera. A parte le disquisizioni teologiche su ciò che il papa può fare o non può fare, una cosa non mi quadra.
Nel 1999 Ratzinger aveva 72 anni. Donatori di organi lo si può essere fino a 65...
Saluti,
Mauro.
venerdì 4 febbraio 2011
Basta voyeurismo, pensiamo all'Italia
È scattata la caccia alle foto compromettenti di Berlusconi. Ma chi se ne frega!
Ve ne rendete conto che quelle foto servono solo a due cose:
1) far sbavare impotenti ancora più porci del PdC (ma meno ricchi di lui);
2) far passare in secondo piano le questioni politiche e giudiziarie.
Svegliatevi! E fregatevene delle foto. Parliamo di politica e del Paese, piuttosto.
Paese che non sta andando a puttane. Sta andando peggio.
Saluti,
Mauro.
Ve ne rendete conto che quelle foto servono solo a due cose:
1) far sbavare impotenti ancora più porci del PdC (ma meno ricchi di lui);
2) far passare in secondo piano le questioni politiche e giudiziarie.
Svegliatevi! E fregatevene delle foto. Parliamo di politica e del Paese, piuttosto.
Paese che non sta andando a puttane. Sta andando peggio.
Saluti,
Mauro.
mercoledì 2 febbraio 2011
Asilo politico... anzi culturale
A Casoria, cittadona in provincia di Napoli rovinata dalla Camorra, esiste un piccolo gioiello: il CAM - Casoria Contemporary Art Museum.
Ora questo gioiello è in pericolo, ma non tanto per le (pur esistenti) minacce camorristiche o criminali in generale, bensì per l'assenza dello Stato, delle autorità in generale, di una consapevolezza culturale diffusa.
Assenza che ha spinto il direttore del museo a rivolgersi alla Germania: "Casoria, il museo assediato da Gomorra ora chiede asilo ad Angela Merkel".
Credo ogni ulteriore commento sia superfluo.
Saluti,
Mauro.
Ora questo gioiello è in pericolo, ma non tanto per le (pur esistenti) minacce camorristiche o criminali in generale, bensì per l'assenza dello Stato, delle autorità in generale, di una consapevolezza culturale diffusa.
Assenza che ha spinto il direttore del museo a rivolgersi alla Germania: "Casoria, il museo assediato da Gomorra ora chiede asilo ad Angela Merkel".
Credo ogni ulteriore commento sia superfluo.
Saluti,
Mauro.
martedì 1 febbraio 2011
Una martellata al cuore
Non so come la pensiate voi... ma per me questa foto fa più male di mille foto di massacri...
Saluti,
Mauro.
Saluti,
Mauro.
Belgio caput mundi
Nel giugno 2010 in Belgio si sono tenute le elezioni per il Parlamento.
Cosa c'è di strano? Voi mi direte che cose come le elezioni ogni tanto capitano nelle democrazie... e qualche volta anche dove democrazia non ce n'è...
Però normalmente nei giorni, al massimo nelle settimane, dopo le elezioni viene formato un governo e il paese va avanti. Fino a che non inciampa in nuove elezioni :-)
Bene, oggi 1° febbraio 2011, il Belgio quel governo non lo ha ancora.
Io comincio a sospettare che i partiti belgi si siano messi d'accordo tra loro per far battere al paese un record mondiale: quello di giorni senza governo dopo le elezioni.
Per ora il record mondiale appartiene all'Iraq, che, dopo le elezioni del 2010, rimase 249 giorni senza governo.
Se il Belgio resiste fino al 17 febbraio, toccherà i 250 giorni senza governo.
Forza Belgio, porta il record nella nostra vecchia Europa! :-P
Saluti,
Mauro.
Cosa c'è di strano? Voi mi direte che cose come le elezioni ogni tanto capitano nelle democrazie... e qualche volta anche dove democrazia non ce n'è...
Però normalmente nei giorni, al massimo nelle settimane, dopo le elezioni viene formato un governo e il paese va avanti. Fino a che non inciampa in nuove elezioni :-)
Bene, oggi 1° febbraio 2011, il Belgio quel governo non lo ha ancora.
Io comincio a sospettare che i partiti belgi si siano messi d'accordo tra loro per far battere al paese un record mondiale: quello di giorni senza governo dopo le elezioni.
Per ora il record mondiale appartiene all'Iraq, che, dopo le elezioni del 2010, rimase 249 giorni senza governo.
Se il Belgio resiste fino al 17 febbraio, toccherà i 250 giorni senza governo.
Forza Belgio, porta il record nella nostra vecchia Europa! :-P
Saluti,
Mauro.