lunedì 28 febbraio 2011

Vecchia nuova economia

Ultimamente sta risorgendo quella che negli anni '90 era chiamata "new economy". Bella definizione... usata allora come oggi per fregare la gente comune.

Non esiste nessuna nuova economia. E ciò nonostante Yahoo, Google, Facebook & co. Non esiste nessuna nuova economia... se non nei prospetti creati da banche e società finanziarie per prenderci in giro.

Da quando esiste l'umanità sono esistiti solo due tipi di economia: l'economia basata sul baratto e quella basata sulla compravendita.
Ma gli economisti conoscono troppo poco l'economia per saperlo. E anche se lo sapessero, avrebbero grosse difficoltà a capirlo. E ancora più grosse a spiegarlo.

E la cosiddetta "new economy" rientra a pieno titolo nell'economia della compravendita: si vendono e si comprano prodotti o servizi. Magari nuovi prodotti, nuovi servizi - anche totalmente nuovi e rivoluzionari - ma pur sempre prodotti e servizi che si comprano e si vendono, nel normale ambito dell'economia classica.
L'unica differenza è la maggior libertà di speculazione... ma l'economia non è "new", bensì tradizionalmente e logicamente "old".
Si vendono prodotti e servizi.
Si comprano prodotti e servizi.

Un'economia veramente "new" non può basarsi sul baratto o sulla compravendita, per quanto virtuali. Sempre baratto e compravendita rimangono.
Un'economia veramente "new" sarebbe un'economia in cui tutti siano completamente autosufficienti e nessuno avesse bisogno di comprare/vendere/barattare nulla.
Oppure un'economia dove la comunità produce e ognuno prende ciò di cui ha bisogno. Ma questa si chiama - purtroppo - utopia, non "new economy".

Insomma, detto chiaro e tondo: non è mai esistita nessuna "new economy". Se non nelle menti incapaci degli economisti.
Se volete che un'economia vada bene... affidate a chiunque tranne che agli economisti ogni ministero economico, ogni posto nelle istituzioni finanziarie e nella dirigenza delle grandi aziende. A chiunque tranne che agli economisti!!!

Saluti,

Mauro.

5 commenti:

  1. Sai che l'Economist appoggia Draghi come il prossimo capo della BCE?

    ;)

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  2. È comunque uno dei meno peggio :-)

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  3. Sottoscrivo: gli economisti non capiscono un cazzo di economia, ne capisco di più io che, a tutt'ora, dopo aver letto quattro volte la spiegazione del perché i fratelli Duke di "Una poltrona per due" abbiano perso tutto, non ho capito sto benedetto perché.
    Ma fidatevi, ne capisco più io degli economisti, almeno non affiderei la nostra economia a Tremonti ma al mio macellaio di fiducia che ne sa sicuramente di più.
    E concordo: Draghi è uno dei meno peggio..

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  4. Io, personalmente, i posti importanti nell'economia (sia pubblici che privati) li affiderei a matematici o al limite a statistici, non a economisti.

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