venerdì 30 aprile 2010

Sensibilità

Si dice che gli amici veri si vedono nel momento del bisogno, quando si hanno problemi. Può sembrare un luogo comune, ma sostanzialmente è vero.

Però, arrivati a una certa età e con un bel po' di esperienze di vita - belle e brutte - sulle spalle, non dovrebbe più esserci bisogno del bisogno per riconoscere gli amici.
Quelli di lunga data ormai sono passati attraverso abbastanza prove da poter essere considerati sicuri.
Per quelli più recenti le esperienze acquisite dovrebbero essere sufficienti a saperli valutare prima che il bisogno arrivi.
Certo, ci può sempre essere la sorpresa, sia in negativo che in positivo, ma più si invecchia, più si matura... più certe sorprese diventano improbabili.

Ora, negli ultimi tempi di problemi ne ho avuti più che a sufficienza. Problemi famigliari, lavorativi, sentimentali, più vari altri "di contorno". E quindi il bisogno degli amici c'è stato.

Non ho avuto sorprese nel senso di cui sopra. Sapevo su chi potevo contare e nessuno di questi ha tradito la fiducia. E le persone che già prima tenevo a distanza hanno dimostrato che meritano di stare a distanza.
Quindi tutto normale, la vita (problemi a parte) può proseguire tranquilla come prima.

Però comunque una sorpresa c'è stata, una sorpresa che non mi aspettavo assolutamente.
Anche gli amici, anche quelli veri, hanno diverse sensibilità, diverse capacità e livelli di comprensione e anche compassione.

Ecco, la sorpresa è stata che tutti gli amici si sono confermati tali... ma talvolta dove mi aspettavo una sensibilità fine ne ho trovata una da bisonte e dove me la aspettavo da bisonte, la ho trovata fine.

Comunque... sempre meglio questa sorpresa che la scoperta che qualche amico poi amico non fosse. Giusto?

Saluti,

Mauro.

giovedì 29 aprile 2010

Dio

Ha perso una grossa occasione.

Poteva fare il miracolo e così conquistare un ateo come me. Invece, come al solito, ha brillato per assenza. Peggio per lui.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 28 aprile 2010

Illuminazioni

Come tutti sappiamo, le illuminazioni sono sempre tardive.

Talvolta un uomo parla molto, talvolta parla poco.
Il problema è che generalmente parla molto quando dovrebbe parlar poco e parla poco quando dovrebbe parlar molto.

E se ne rende conto quando i danni sono ormai irreparabili.

Tanto sul lavoro, quanto in famiglia, quanto in altri ambiti.

Saluti,

Mauro.

martedì 27 aprile 2010

Qualcosa in pancia

In tedesco c'è una bellissima espressione per definire come si sente uno che è innamorato: "Schmetterlinge im Bauch" (farfalle nella pancia).

Ecco... io invece mi sento come quella vecchia canzone di Herbert Grönemeyer: "Flugzeuge im Bauch" (aeroplani nella pancia).

Saluti,

Mauro.

lunedì 26 aprile 2010

La notte

E inevitabile, ineluttabile, ogni giorno arriva il momento in cui il giorno diventa notte.

Il momento in cui uno non può più anestetizzarsi col lavoro, con le compagnie, con le attività e gli eventi. Il momento in cui uno rimane da solo coi propri pensieri. Il momento in cui non si può più fuggire, nascondersi a sé stessi e alla propria anima.

E quando arriva la notte, io rimango lì, sul letto con gli occhi spalancati a guardare il soffitto.
Saranno due mesi che ormai dormo solo ogni terza notte... e anche quello non è certo un sonno ristoratore.

Sempre lei nei miei pensieri.

Lei e gli errori che con lei ho commesso.

Saluti,

Mauro.

domenica 25 aprile 2010

La moglie sbagliata

Ieri sera ero con gli amici di Italiansonline Düsseldorf al ristorante. Un ristorante marocchino (ambiente piacevolissimo ed elegante, cucina non certo indimenticabile), dove si sono riunite una quindicina di persone della comunità italiana "di livello" locale.

E Kafka colpisce anche al ristorante.

Chi mi conosce sa che sono single. Ma chi mi conosce meglio sa anche che il mio cuore è comunque occupato. Chi vuol capire, capisca.

Ieri sera, alla fine della cena, la cameriera ci porta i conti - separati - e io mi accorgo che sul mio conto ci sono cose che io non ho consumato.
Glielo faccio notare e lei, come fosse la cosa più naturale del mondo, indica la donna che al tavolo era seduta di fianco a me e dice: "È quello che ha consumato sua moglie".

Ora io mi chiedo... perché seduta di fianco a me c'era D. e non colei che desidero? :-(

Saluti,

Mauro.

25 aprile

Un grazie immenso ai partigiani.

Altro da dire non c'è.

Saluti,

Mauro.

sabato 24 aprile 2010

Amare o odiare?

In effetti odiare sarebbe molto più comodo.

Non hai bisogno che la controparte contraccambi il tuo sentimento per odiare felicemente e con successo.
Amare invece non puoi farlo da solo.

Saluti,

Mauro.

venerdì 23 aprile 2010

Problemi

No, non i problemi del mondo.

I problemi, i casini di Mauro. I miei, insomma.

Ci sarebbero migliaia di argomenti di cui scrivere, alcuni leggeri, altri profondi, alcuni belli, altri brutti.
Ma non ce la faccio. Avrete di sicuro notato che la qualità di quello che scrivo (al di là del tema) è decisamente diminuita... beh, è perché nella testa, nel cuore, nel fegato ho altro.
Ho i miei problemi, i miei casini, le mie tristezze.

Vorrei scrivere solo di me, delle mie cose personali... per sfogarmi, quasi per psicanalizzarmi pubblicamente.

Forse lo farò, forse prossimamente vi romperò le scatole qui sopra, raccontando quello che succede dentro di me, non quello che succede fuori, nel mondo.

Per un po' (quanto sarà lungo questo po', non lo so) però non aspettatevi testi eretici.
O forse sì: parlare di ciò che mi ribolle dentro forse è la cosa più eretica possibile.

Comunque non abbanonate questo blog, continuate a leggerlo. Mi sarete d'aiuto se lo farete.

E, se vi va, magari leggete le mie poesie.

Saluti,

Mauro.

giovedì 22 aprile 2010

Un gesto civile 2

Ricordate il piccolo imprenditore del bresciano (nel frattempo non più anonimo) che si accollato le spese della mensa scolastica per le famiglie morose?

Ne avevo parlato qui sopra il 15 aprile scorso.

Bene oggi leggo di nuovo al proposito di questa storia... una storia che forse dovrebbe insegnarci qualcosa: un padre comboniano che gestisce una missione con scuola in Congo vuole mandare 700 € per garantire un anno di mensa a uno dei bambini di Adro...

Qui la notizia completa.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 21 aprile 2010

Le repubbliche danno i numeri

Dopo Tangentopoli è arrivata la cosiddetta seconda Repubblica. Dopo quasi cinquant'anni d'onorato servizio della prima Repubblica.
Ora, oltre quindici ulteriori anni dopo, si comincia a parlare di terza Repubblica (sulla base di non si sa bene quali riforme non ancora fatte).

Tutto questo scimmiottando la storia francese degli ultimi secoli (i nostri cugini d'oltralpe restano comunque in netto vantaggio, essendo già alla quinta Repubblica).

Ma cosa sono questa seconda e questa terza Repubblica? Sinceramente non lo so... dato che semplicemente non esistono e non sono mai esistite.

Quando si può parlare di una "nuova" Repubblica?

Quando si fa una revisione profonda della Costituzione, quando si cambia la forma di Stato, quando si cambia la divisione dei poteri nello Stato, quando si cambiano profondamente i poteri delle varie autorità di Stato e di Governo.

Quindi?

- La Costituzione, nella sua struttura portante, non è mai cambiata dalla sua promulgazione. Ci sono stati vari adattamenti ai cambiamenti socio-politici, ma non nelle sue parti fondamentali.
- La Repubblica Italiana è una repubblica parlamentare bicamerale da quando è nata, e la cosa non ha mai subito neanche cambiamenti marginali.
- I poteri legislativo, esecutivo e giudiziario sono istituzionalmente da sempre nelle stesse mani, ci sono stati cambiamenti minori nella quantità delle loro prerogative, ma non significative.
- Parlamento, Governo, Presidenza della Repubblica e Corte Costituzionale hanno fondamentalmente gli stessi poteri e gli stessi limiti decisi nel 1946.

E allora?

Allora continuiamo a essere nella prima Repubblica.
E se non funziona è solo perché la trattiamo come fosse una cosa diversa da quella che è.

Neanch'io, che sono Mauro, funzionerei se si pretendesse che funzionassi come fossi Roberto o Valentino.

Saluti,

Mauro.

lunedì 19 aprile 2010

Ceneri e polemiche

In Islanda un vulcano ha eruttato. Niente di strano, l'Islanda è piena di vulcani e detti vulcani ogni tanto hanno la cattiva abitudine di eruttare. Capita.

Però stavolta quel cattivone di vulcano dal nome impronunciabile ha bloccato il traffico aereo europeo (e di conseguenza anche parte di quello degli altri continenti). E perciò partono le polemiche... era necessario bloccare il traffico aereo completamente? Cosa ci sarà dietro? Eccetera, eccetera...

Io, da fisico anche se non vulcanologo, vi dico: il blocco totale è stato - se valutiamo le cose da un punto di vista scientifico - esagerato e forse anche affrettato... ma vi rendete conto delle polemiche e dei casini che sarebbero successi se anche un solo aereo con passeggeri a bordo avesse avuto problemi a causa dell'eruzione?

Quindi il blocco del traffico aereo è stato sì esagerato e affrettato... ma alla fin fine comunque giusto. Anche se solo politicamente giusto e non scientificamente giusto.

Saluti,

Mauro.

La figlia

Chi mi conosce sa che sono un uomo di sinistra... ma chi mi conosce bene sa anche che su un (singolo) punto ho sempre preferito Silvio Berlusconi alle possibili alternative, cioè sul punto relativo alla sua eredità sia politica che aziendale.

Cosa voglio dire con ciò? Che Silvio vede come sua erede in ogni angolo la figlia Marina.

E allora? Direte voi.

Allora cercatevi in rete tutte le interviste e dichiarazioni di detta Marina. Se un giorno lei dovesse diventare primo ministro o qualcosa di simile... non solo rimpiangeremmo suo padre, ma rimpiageremmo tutti, proprio tutti, i politici attuali, di destra, centro o sinistra che siano.

Saluti,

Mauro.

domenica 18 aprile 2010

Calcio?

Si parla tanto di "Calciopoli", di arbitri e partite vendute, di sudditanze psicologiche e politiche... ma siamo sicuri che sia questo il vero problema del calcio italiano?

E se invece il problema fossero i tifosi? Se con tifosi meno "tifosi" tutto il resto si automodererebbe?

Vediamo quanto successo oggi a Roma, per il derby Lazio-Roma... sarebbe successo lo stesso indipendentemente da arbitri, complotti o altro.

Allora, vogliamo continuare a nasconderci dietro un dito... oppure cominciamo a fare un esame di coscienza?

Saluti,

Mauro.

Un gesto civile

In mezzo a tutta l'indifferenza e tutto l'egoismo del mondo ogni tanto ci sono persone capaci di gesti civili (gesti che, purtroppo, sopperiscono alle assenze dell'autorità) e soprattutto capaci di farlo disinteressatamente, non per farsi pubblicità (come invece fanno di norma i cosiddetti VIP).

Nelle scorse settimane in una scuola comunale di Adro (Brescia) il sindaco aveva deciso di tagliare i pasti ai bambini delle famiglie morose, indietro coi pagamenti della retta.
Ora, probabilmente in mezzo a tante famiglie veramente bisognose ci sarà stato qualcuno che ha semplicemente voluto fare il furbo... però comunque sia non dovrebbero venir messi di mezzo i bambini.

Comunque non voglio qui dare miei giudizi sulle scelte di famiglie e amministrazione comunale, voglio parlare del gesto di un piccolo imprenditore anonimo.
Ad Adro la tensione era ultimamente molto forte, tra chi sosteneva la scelta drastica del sindaco e chi sosteneva una scelta di solidarietà con le famiglie che non potevano pagare.
Alla fine l'imprenditore di cui sopra ha staccato un assegno da 10000 € per garantire fino alla fine dell'anno scolastico i pasti a tutti i bambini delle famiglie morose.

Un gesto bellissimo, ma ancora più bella la lettera con cui ha accompagnato questo suo gesto. Leggetela.

Saluti,

Mauro.

martedì 13 aprile 2010

Obama scopre l'acqua calda

Al vertice sulla sicurezza nucleare appena tenutosi a Washington (a proposito, a cosa servono questi vertici? Solo a far capire a chiunque non dorma che i politici parlano solo e non agiscono) Obama ha scoperto l'acqua calda.

Infatti secondo lui (o meglio, secondo chi gli scrive i discorsi) se Al Qaeda dovesse mettere le mani sul nucleare, per il mondo "sarebbe una catastrofe".
Ora, a parte il fatto che è già una catastrofe che paesi come il Pakistan o Israele o la Corea del Nord posseggano la bomba atomica (in realtà è una catastrofe che qualsiasi paese la possegga, non solo questi tre)... direi che non serve il presidente del più potente paese del mondo per capire quanto sia pericoloso che un'organizzazione terroristica, di qualsiasi ispirazione essa sia, possegga armi nucleari.

Più interessante sarebbe che detto presidente spiegasse come queste organizzazioni terroristiche possano accedere a tali armi (e per fortuna tale accesso non è così facile come si vuol far credere) e, soprattutto, come si possa evitare ciò.
Due domande a cui nè Obama nè altri al vertice hanno saputo rispondere in maniera concreta e comprensibile.

Saluti,

Mauro.

lunedì 12 aprile 2010

Dove sono i comunisti?

Nonostante il comunismo "ufficiale" non esista più, negli ultimi anni abbiamo in giro un'inflazione di "comunisti".

Conservatori, centristi e liberisti usano la parola "comunista" come un insulto. Contestatori e sinistra "estrema" la usano come una medaglia al merito.

Però, però... al di là di quello che ciascuno di noi può pensare del comunismo (sia quello originale e preveggente di Marx & co., sia quello dittatoriale e violento di Stalin & co., sia quello da salotto televisivo di Bertinotti & co.), io di comunisti in giro non ne vedo.

Sì, lo so che ci sono partiti che sulla carta si rifanno al comunismo (vedasi Rifondazione Comunista in Italia o Die Linke in Germania), ma è un comunismo che definire annacquato è già un complimento.
Prendiamo i programmi di questi partiti e confrontiamoli con le posizioni che avevano negli anni dai '60 agli '80 persone come Enrico Berlinguer, Willy Brandt oppure Olof Palme.
Nessuno oggi (neanche i nemici politici) si sognerebbe di dare patenti di estremismo o radicalismo a queste tre figure... eppure le loro idee erano più a sinistra di quelle degli odierni Fausto Bertinotti, Oskar Lafontaine o Robert Hue.

Quindi, chiedo, che il comunismo piaccia o meno... dove sono oggi i comunisti?

Saluti,

Mauro.

domenica 11 aprile 2010

Domande e risposte

È la solita solfa: un giorno sì e uno no un politico viene fuori con la frase "Il paese ha bisogno di risposte concrete". Una volta è uno dell'opposizione che attacca l'immobilismo del governo, una volta è uno della maggioranza che attacca la non costruttività dell'opposizione.

E intanto il paese ha bisogno di risposte.

Ma... e le domande? Siamo sicuri che questi signori sappiano quali sono le domande?

Saluti,

Mauro.

venerdì 2 aprile 2010

Ricciolina e i pirati

Niente paura, non è successo niente. Volete che un paio di piratuncoli qualsiasi facciano fuori un vecchio filibustiere come me? Uno cresciuto con Barbanera e l'Olonese?
Guardate la data di ieri e capirete tutto: 1° aprile.

Comunque... Sabrina alias Ricciolina non è per caso su questo blog.
Il blog rimane il mio, i pensieri eretici continuerò a scriverli io, però avendo molte attività il tempo che ho a disposizione è limitato, quindi avevo bisogno di qualcuno che mi desse una mano per la gestione "tecnica" del blog.

E qui mi è venuto in aiuto quello che fa Aglaja (qui il suo blog Prove di Aglaja) per il Lanternino di Enzo Costa. Lo ho guardato e mi sono chiesto: "Perché Sabrina non potrebbe fare lo stesso per me?". Del resto anche lei ha un blog qui su Blogspot (Der lockige Wahnsinn), quindi...

Pensato, chiesto, fatto.

Ci rileggiamo il 12 aprile. Fino ad allora sono in Italia e purtroppo non a divertirmi.

Saluti,

Mauro.

giovedì 1 aprile 2010

All'abbordaggio!!!





Questo Blog è stato preso dalla:

RICCIOLINA DEI CARAIBI