E inevitabile, ineluttabile, ogni giorno arriva il momento in cui il giorno diventa notte.
Il momento in cui uno non può più anestetizzarsi col lavoro, con le compagnie, con le attività e gli eventi. Il momento in cui uno rimane da solo coi propri pensieri. Il momento in cui non si può più fuggire, nascondersi a sé stessi e alla propria anima.
E quando arriva la notte, io rimango lì, sul letto con gli occhi spalancati a guardare il soffitto.
Saranno due mesi che ormai dormo solo ogni terza notte... e anche quello non è certo un sonno ristoratore.
Sempre lei nei miei pensieri.
Lei e gli errori che con lei ho commesso.
Saluti,
Mauro.
Diglielo.
RispondiEliminaA.
Lo ho già fatto :-(
RispondiEliminaSaluti,
Mauro.