Il diritto alla libera espressione del proprio pensiero è una grande conquista per la civiltà, oltre che un diritto fondamentale (e fondante per lo sviluppo sociale, culturale e scientifico).
Molti purtroppo però lo
confondono col diritto di essere presi sul serio, col dovere per gli altri di prenderli sul serio.
E sbagliano.
Di
brutto.
Ma molto di brutto.
Tu hai tutto il diritto di sparare cazzate. E io ho il dovere di permetterti di farlo.
Ma non ho il dovere di ascoltarti e prenderti sul serio.
Anzi ho il diritto (forse addirittura il dovere) di spernacchiarti e metterti in ridicolo.
Non dimenticarlo mai.
Saluti,
Mauro.
Usando come esempio Facebook dove i botta e risposta sono più veloci, la critica e la correzione non sono mai bene accetti. Tu prova a scrivere a qualcuno che la sesta persona dell'indicativo presente del verbo avere si scrive "hanno" e non "anno"... gli insulti che ricevi, oltre a essere molto variegati, sono anche pesanti!
RispondiEliminaChi scrive, ho l'impressione, pensi di essere immune alle critiche o ai pareri contrari, aspettandosi l'approvazione universale. Peccato non sia così.
Libertà d'espressione vuol dire ANCHE potersi permettere di dire a qualcun altro che sta sparando puttanate a gogò. Se quello s'incazza, vuol dire che nel pretendere la SUA libertà d'espressione sta negando quella altrui. Purtroppo facciadimerdalibro è diventato il covo di questi personaggi che adottano il sistema all'italiana: diritti (in questo caso alla libertà d'espressione) solo per sé, agli altri solo doveri (in questo caso di accettare supinamente la stronzata di turno).
RispondiElimina@Serena occhio che in alcuni casi il correggere la grammatica può essere considerato un comportamento molto fastidioso; "anno" potrebbe anche essere solo un errore di battitura. Si dovrebbe commentare e criticare il contenuto del messaggio più che focalizzarsi solo sugli errori grammaticali. Infatti la netiquette considerava "scorretto" scrivere commenti al solo scopo di correggere gli errori grammaticali degli altri.
RispondiEliminaPer il resto concordo che molti intendano libertà di espressione come obbligo di ascoltarli e di considerare sempre e comunque validissime le loro tesi.
@Shevanthas: hai ragione ma il mio era un esempio, certamente "anno" può essere un errore di battitura che non contesto se il post, per il resto, è scritto in italiano corretto ma quando non è così, lo contesto eccome! Perché anche il MIO commento, il mio rimprovero rientra nella libertà di espressione: tu sbagli, io correggo. Tu scrivi una stupidata e io te lo faccio notare.
RispondiEliminaAnche io ho scritto post che sono stati contestati e, a parte difendere la mia opinione, ho sempre accettato le opinioni altrui anche se divergenti dalla mia.
In genere, però, non è così.