No, non temete (o gioite, a seconda dei casi), non chiudo il blog.
Me ne vado solo due settimane in Italia e non credo che avrò tempo per internet. Quindi probabilmente mi rileggerete dopo il 5 settembre.
E magari allora troverò un'altra sorpresa da Ricciolina come già successo a Pasqua ;-)
Saluti,
Mauro.
Ogni tanto (anzi spesso) mi vengono in mente interpretazioni di avvenimenti e fatti oppure giudizi su persone ed eventi che non si possono certo definire conformisti. O magari semplicemente idee e pensieri personali, indipendenti. Alcune di queste idee saranno giuste e condivisibili, altre no, ma sono orgoglioso che non siano conformi. I commenti anonimi non sono graditi, essi verranno cancellati a meno che non portino contributi concreti e seri. Buona lettura a tutti.
venerdì 20 agosto 2010
giovedì 19 agosto 2010
Gatti e nazioni
Il Belgio ha deciso di avviare un'azione di sterilizzazione globale dei gatti.
In effetti un milione di gatti su dieci milioni di abitanti sono tanti, anzi tantissimi. Ma allora se città come Genova o Roma fossero state belghe e non italiane, cosa avrebbe deciso il governo? La distruzione tramite armi nucleari della città stessa, vista l'ingombrante e inquietante presenza felina?
Saluti,
Mauro.
In effetti un milione di gatti su dieci milioni di abitanti sono tanti, anzi tantissimi. Ma allora se città come Genova o Roma fossero state belghe e non italiane, cosa avrebbe deciso il governo? La distruzione tramite armi nucleari della città stessa, vista l'ingombrante e inquietante presenza felina?
Saluti,
Mauro.
mercoledì 18 agosto 2010
Napolitano e Cossiga
Il presidente della Repubblica (il minuscolo per presidente e il maiuscolo per Repubblica non è casuale) Giorgio Napolitano ha reso omaggio alla camera ardente dell'ex presidente (e qui il minuscolo è doppiamente non casuale) Francesco Cossiga.
La prima dichiarazione di Napolitano sembra essere stata la seguente: "Ho reso omaggio a un grande uomo di Stato e ho salutato un amico, un vecchio amico".
Due commenti.
1) Se Napolitano usa come metro di paragone dell'uomo di Stato sè stesso, allora Cossiga è stato grandissimo, non grande. Se invece come metro di paragone vogliamo usare i veri uomini di Stato... allora il discorso cambia un pochino, anzi un moltino...
2) Se veramente Napolitano considera Cossiga un amico e non si tratta solo di parole di circostanza... allora questo ci dice molto sul vero Napolitano... che io ho sempre considerato un craxiano infiltrato nel PCI, ma che a questo punto si rivelerebbe addirittura un fascista infiltrato nel PCI...
Saluti,
Mauro.
La prima dichiarazione di Napolitano sembra essere stata la seguente: "Ho reso omaggio a un grande uomo di Stato e ho salutato un amico, un vecchio amico".
Due commenti.
1) Se Napolitano usa come metro di paragone dell'uomo di Stato sè stesso, allora Cossiga è stato grandissimo, non grande. Se invece come metro di paragone vogliamo usare i veri uomini di Stato... allora il discorso cambia un pochino, anzi un moltino...
2) Se veramente Napolitano considera Cossiga un amico e non si tratta solo di parole di circostanza... allora questo ci dice molto sul vero Napolitano... che io ho sempre considerato un craxiano infiltrato nel PCI, ma che a questo punto si rivelerebbe addirittura un fascista infiltrato nel PCI...
Saluti,
Mauro.
Il solito branco di ipocriti
Ora che Cossiga è morto, tutti a parlare bene di Cossiga, dell'uomo e dello statista.
Al di là del caso particolare "Francesco Cossiga", mi ha sempre dato fastidio l'ipocrisia del "rispettare i morti". A parte il fatto che ci sarebbe da intendersi su cosa significhi "rispettare" in questo caso, una persona va giudicata per quello che fa o ha fatto, non in base al se è viva o morta.
Se uno era un gentiluomo da vivo, continuerò a definirlo genitiluomo da morto.
Se uno era un delinquente da vivo, continuerò a definirlo delinquente da morto.
E non rompetemi le palle col "rispetto per i morti".
Saluti,
Mauro.
Al di là del caso particolare "Francesco Cossiga", mi ha sempre dato fastidio l'ipocrisia del "rispettare i morti". A parte il fatto che ci sarebbe da intendersi su cosa significhi "rispettare" in questo caso, una persona va giudicata per quello che fa o ha fatto, non in base al se è viva o morta.
Se uno era un gentiluomo da vivo, continuerò a definirlo genitiluomo da morto.
Se uno era un delinquente da vivo, continuerò a definirlo delinquente da morto.
E non rompetemi le palle col "rispetto per i morti".
Saluti,
Mauro.
martedì 17 agosto 2010
È morto Cossiga
Chissa che aria produrranno ora i tanti sospiri di sollievo di terroristi di destra (e non solo), agenti di servizi (deviati o meno, italiani e no), politicanti vari, ecc., ecc.
Adesso manca Andreotti e poi non rimarrà nessuno che conosca tutti i segreti dell'Italia del dopoguerra.
Saluti,
Mauro.
Adesso manca Andreotti e poi non rimarrà nessuno che conosca tutti i segreti dell'Italia del dopoguerra.
Saluti,
Mauro.
lunedì 16 agosto 2010
Altro che Hollywood...
Michelangelo Antonioni aveva capito tutto molto prima... "Sex & the city" 50 anni prima (e Torino servì da esempio a New York).
E non lo dico io, ma il Los Angeles Times: "Girl power in '50s Italy".
Saluti,
Mauro.
E non lo dico io, ma il Los Angeles Times: "Girl power in '50s Italy".
Saluti,
Mauro.
domenica 15 agosto 2010
Angelino, Angelino...
Il "nostro" ministro della giustizia è laureato in giurisprudenza, ma di diritto costituzionale sembra saperne poco o nulla.
Riguardo alle ipotesi recenti su un possibile "governo tecnico" ha dichiarato: "La Costituzione dice che la sovranità appartiene al popolo, quindi qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezioni fa l'opposizione e chi le ha perse fa il governo viola l'articolo uno della Costituzione".
Se, oltre che dirle, queste parole le ha anche pensate e vi crede sinceramente e onestamente, allora il caro Angelino ha proprio bisogno di venir curato da uno bravo, ma veramente bravo.
Se invece le ha dette sapendo quali fregnacce diceva... peggio ancora.
Caro Angelino... il popolo sovrano elegge il Parlamento (organo sovrano in democrazia) e non il Governo (organo sempre tecnico in democrazia, non per niente il Parlamento rappresenta il potere legislativo, mentre il Governo "solo" quello esecutivo).
Cosa significa ciò? Molto semplicemente che un Governo che ottiene la fiducia dalla maggioranza del Parlamento è sempre costituzionale e rispettante le scelte del popolo sovrano, chiunque siano i membri di questo governo.
Saluti,
Mauro.
Riguardo alle ipotesi recenti su un possibile "governo tecnico" ha dichiarato: "La Costituzione dice che la sovranità appartiene al popolo, quindi qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezioni fa l'opposizione e chi le ha perse fa il governo viola l'articolo uno della Costituzione".
Se, oltre che dirle, queste parole le ha anche pensate e vi crede sinceramente e onestamente, allora il caro Angelino ha proprio bisogno di venir curato da uno bravo, ma veramente bravo.
Se invece le ha dette sapendo quali fregnacce diceva... peggio ancora.
Caro Angelino... il popolo sovrano elegge il Parlamento (organo sovrano in democrazia) e non il Governo (organo sempre tecnico in democrazia, non per niente il Parlamento rappresenta il potere legislativo, mentre il Governo "solo" quello esecutivo).
Cosa significa ciò? Molto semplicemente che un Governo che ottiene la fiducia dalla maggioranza del Parlamento è sempre costituzionale e rispettante le scelte del popolo sovrano, chiunque siano i membri di questo governo.
Saluti,
Mauro.
P.S.:
Qui tutti i miei articoli sugli... articoli della Costituzione.
Qui tutti i miei articoli sugli... articoli della Costituzione.
venerdì 13 agosto 2010
Gianfranco non dimetterti
Tutti avete di certo seguito - o almeno sentito - il "dibattito" interno al PdL che ha portato all'uscita dallo stesso dei cosiddetti finiani.
A tale dibattito è seguito un coro di "inviti" a Fini, coro che dovrebbe spingerlo a dimettersi in quanto lui avrebbe "tradito" chi lo ha portato alla carica di presidente della Camera dei Deputati.
Ora, io in tutta sincerità non so chi abbia ragione nella battaglia intestina del PdL. Magari Fini è veramente la pecora nera e sta dalla parte del torto.
Però, anche se fosse... non deve dimettersi da presidente della Camera. Assolutamente non deve!
Solo nelle dittature il governo, la maggioranza può imporre ai presidenti dei vari rami del Parlamento di dimettersi.
Nelle democrazie - essendo tali cariche al di sopra di maggioranza e opposizione - il presidente di uno dei rami del Parlamento può dimettersi solo per ragioni personali o decadere per scadenza del mandato. In casi estremi può "venir dimesso" dal Presidente della Repubblica... ma mai e poi mai dal governo o dalla maggioranza.
Quindi, caro Gianfranco, te lo dico da nemico politico: sia che tu abbia torto, sia che tu abbia ragione... resisti!
Saluti,
Mauro.
A tale dibattito è seguito un coro di "inviti" a Fini, coro che dovrebbe spingerlo a dimettersi in quanto lui avrebbe "tradito" chi lo ha portato alla carica di presidente della Camera dei Deputati.
Ora, io in tutta sincerità non so chi abbia ragione nella battaglia intestina del PdL. Magari Fini è veramente la pecora nera e sta dalla parte del torto.
Però, anche se fosse... non deve dimettersi da presidente della Camera. Assolutamente non deve!
Solo nelle dittature il governo, la maggioranza può imporre ai presidenti dei vari rami del Parlamento di dimettersi.
Nelle democrazie - essendo tali cariche al di sopra di maggioranza e opposizione - il presidente di uno dei rami del Parlamento può dimettersi solo per ragioni personali o decadere per scadenza del mandato. In casi estremi può "venir dimesso" dal Presidente della Repubblica... ma mai e poi mai dal governo o dalla maggioranza.
Quindi, caro Gianfranco, te lo dico da nemico politico: sia che tu abbia torto, sia che tu abbia ragione... resisti!
Saluti,
Mauro.
mercoledì 11 agosto 2010
Era crollato un muro...
E come talvolta accade, quando un muro cade sulle macerie crescono fiori...
Saluti,
Mauro.
Saluti,
Mauro.
martedì 10 agosto 2010
No comment
Un altro rappresentante di una chiesa che ha perso l'occasione di star zitto.
"Vescovo austriaco: Love Parade ripugnante - Dio ha punito una generazione perduta".
Per chi conosce il tedesco, qui il testo incriminato: "Love-Parade, Sünde und die Strafe Gottes".
Saluti,
Mauro.
"Vescovo austriaco: Love Parade ripugnante - Dio ha punito una generazione perduta".
Per chi conosce il tedesco, qui il testo incriminato: "Love-Parade, Sünde und die Strafe Gottes".
Saluti,
Mauro.
domenica 8 agosto 2010
Afghanistan
Nelle ultime settimane mi sono documentato molto (per quanto possibile) sulla situazione in Afghanistan. Contrariamente a quello in Iraq, ho sempre creduto che l'intervento militare in Afghanistan non andasse contro il diritto internazionale (prima che mi fraintendiate: ciò non ha niente a che fare col "giusto"/"non giusto", parlo solo di freddo diritto).
Però... quella in Afghanistan, giusta o sbagliata che sia, è una guerra persa. Chiaramente, semplicemente e definitivamente persa. Qualunque cosa dicano gli uffici di pubbliche relazioni (o più precisamente di pubbliche menzogne) dei vari governi.
Quando una guerra è definivamente persa, cosa succede normalmente? Il comando della parte perdente o firma la resa (come fece, per esempio, l'Austria-Ungheria alla fine della prima guerra mondiale) o fa massacrare i propri uomini inutilmente fino all'ultimo (vedasi Germania hitleriana alla fine della seconda guerra mondiale).
In Afghanistan ho l'impressione che la NATO sia indecisa tra le due soluzioni... ma tenda a preferire la seconda.
Saluti,
Mauro.
Però... quella in Afghanistan, giusta o sbagliata che sia, è una guerra persa. Chiaramente, semplicemente e definitivamente persa. Qualunque cosa dicano gli uffici di pubbliche relazioni (o più precisamente di pubbliche menzogne) dei vari governi.
Quando una guerra è definivamente persa, cosa succede normalmente? Il comando della parte perdente o firma la resa (come fece, per esempio, l'Austria-Ungheria alla fine della prima guerra mondiale) o fa massacrare i propri uomini inutilmente fino all'ultimo (vedasi Germania hitleriana alla fine della seconda guerra mondiale).
In Afghanistan ho l'impressione che la NATO sia indecisa tra le due soluzioni... ma tenda a preferire la seconda.
Saluti,
Mauro.
giovedì 5 agosto 2010
Fuoco e fiamme
In questi giorni mi sono rivisto il film di François Truffaut "Fahrenheit 451". Bellissimo film tratto dal romanzo omonimo di Ray Bradbury che parla di un mondo dove i libri sono fuorilegge e chi li legge e conserva è un criminale.
E mi è saltata all'occhio una cosa. Il simbolo dei "pompieri" che nel film hanno il compito di cercare e bruciare i libri è molto, molto simile a un simbolo commerciale ben noto in Italia.
Qui potete vedere il simbolo dei "pompieri", riportato sulla copertina di una riedizione della colonna sonora (purtroppo non ho trovato immagini migliori):
E qui il simbolo di una "piccola" azienda chiamata ENI:
E mi è saltata all'occhio una cosa. Il simbolo dei "pompieri" che nel film hanno il compito di cercare e bruciare i libri è molto, molto simile a un simbolo commerciale ben noto in Italia.
Qui potete vedere il simbolo dei "pompieri", riportato sulla copertina di una riedizione della colonna sonora (purtroppo non ho trovato immagini migliori):
E qui il simbolo di una "piccola" azienda chiamata ENI:
Ora, io dubito che l'ENI abbia dato l'autorizzazione a "copiare" il simbolo, vista la negatività del simbolo nel film... però la somiglianza a mio parere è troppo decisa per essere casuale.
Saluti,
Mauro.
martedì 3 agosto 2010
Ammalarsi sui due lati dell'Atlantico
Mio padre è malato. Non è una malattia mortale, ma è completamente invalidante. Ha bisogno di assistenza costante e di vari ausilii medici, oltre che farmaci ed esami regolari.
Ausilii, farmaci ed esami costano. Ma mio padre - per fortuna - è malato al di qua dell'Atlantico. In Europa. In Italia.
Al di là dell'Atlantico succede questo.
Sono ateo... ma ringrazio il cielo che mio padre sia malato in Italia e non negli USA.
Saluti,
Mauro.
Ausilii, farmaci ed esami costano. Ma mio padre - per fortuna - è malato al di qua dell'Atlantico. In Europa. In Italia.
Al di là dell'Atlantico succede questo.
Sono ateo... ma ringrazio il cielo che mio padre sia malato in Italia e non negli USA.
Saluti,
Mauro.
lunedì 2 agosto 2010
Nascita di una nuova leggenda metropolitana?
Tutti ricordiamo (credo) le manifestazioni che l'anno scorso hanno scosso l'Iran dopo le elezioni. Manifestazioni contro i brogli, contro il regime, contro Ahmadinejad.
E molti ricorderanno la studentessa morta durante le manifestazioni, diventata suo malgrado il simbolo della protesta: Neda.
Ora, prima che ci fraintendiamo, tutto ciò NON è una leggenda metropolitana.
Ma ora leggo su Repubblica che un'altra donna iraniana, la "falsa Neda", ha dovuto chiedere asilo politico in Germania in quanto sosia della "vera Neda", il che le portava problemi sia col regime che con l'opposizione.
Bene, guardate le foto delle due "Nede" sull'articolo di Repubblica citato: dov'è la somiglianza? Io non ne vedo nessuna.
Quindi, a mio modesto parere, o si tratta di un'invenzione giornalistica (che darà di sicuro vita a una nuova leggenda metropolitana) o di un'abile trovata pubblicitaria della "falsa Neda".
Io cercherò comunque altre informazioni, naturalmente anche qui in Germania dove vivo, ma se le due "Nede" sono quelle delle foto di Repubblica... beh, solo un cieco può vederle somiglianti. Per tacere dell'essere sosia.
Saluti,
Mauro.
E molti ricorderanno la studentessa morta durante le manifestazioni, diventata suo malgrado il simbolo della protesta: Neda.
Ora, prima che ci fraintendiamo, tutto ciò NON è una leggenda metropolitana.
Ma ora leggo su Repubblica che un'altra donna iraniana, la "falsa Neda", ha dovuto chiedere asilo politico in Germania in quanto sosia della "vera Neda", il che le portava problemi sia col regime che con l'opposizione.
Bene, guardate le foto delle due "Nede" sull'articolo di Repubblica citato: dov'è la somiglianza? Io non ne vedo nessuna.
Quindi, a mio modesto parere, o si tratta di un'invenzione giornalistica (che darà di sicuro vita a una nuova leggenda metropolitana) o di un'abile trovata pubblicitaria della "falsa Neda".
Io cercherò comunque altre informazioni, naturalmente anche qui in Germania dove vivo, ma se le due "Nede" sono quelle delle foto di Repubblica... beh, solo un cieco può vederle somiglianti. Per tacere dell'essere sosia.
Saluti,
Mauro.
Ricordando Bologna
2 agosto 1980. 30 anni fa.
Non servono commenti, non servono parole.
Serve non dimenticare.
Serve continuare a indagare. Anche, anzi soprattutto, dove non è consigliabile farlo.
Saluti,
Mauro.
Non servono commenti, non servono parole.
Serve non dimenticare.
Serve continuare a indagare. Anche, anzi soprattutto, dove non è consigliabile farlo.
Saluti,
Mauro.