Nelle ultime settimane mi sono documentato molto (per quanto possibile) sulla situazione in Afghanistan. Contrariamente a quello in Iraq, ho sempre creduto che l'intervento militare in Afghanistan non andasse contro il diritto internazionale (prima che mi fraintendiate: ciò non ha niente a che fare col "giusto"/"non giusto", parlo solo di freddo diritto).
Però... quella in Afghanistan, giusta o sbagliata che sia, è una guerra persa. Chiaramente, semplicemente e definitivamente persa. Qualunque cosa dicano gli uffici di pubbliche relazioni (o più precisamente di pubbliche menzogne) dei vari governi.
Quando una guerra è definivamente persa, cosa succede normalmente? Il comando della parte perdente o firma la resa (come fece, per esempio, l'Austria-Ungheria alla fine della prima guerra mondiale) o fa massacrare i propri uomini inutilmente fino all'ultimo (vedasi Germania hitleriana alla fine della seconda guerra mondiale).
In Afghanistan ho l'impressione che la NATO sia indecisa tra le due soluzioni... ma tenda a preferire la seconda.
Saluti,
Mauro.
Condivido pienamente. Con l'angoscia di chi non riesce a trovare una soluzione che non suoni come una fuga dalla ferocia talebana.
RispondiEliminaUn saluto dalle vacanze
Enzo
Il problema è che chi "non vuole fuggire" se ne sta seduto comodo a Washington, Londra, Berlino o Roma.
RispondiEliminaNon sta a Kabul o Kandahar o Herat.
Saluti dalle non (ancora) vacanze,
Mauro.