Generalmente, a meno di non essere il paese ospitante o (in passato, oggi non più in molti sport) il campione in carica, per partecipare a un campionato mondiale o continentale a squadre di qualsiasi sport devi prima passare dalle cosiddette qualificazioni.
Quindi un giocatore, per quanto bravo, per quanto campione, magari assoluto, deve comunque passare con la sua nazionale per queste qualificazioni.
Anche il più forte dei giocatori deve conquistarsi la partecipazione a detti tornei. E non sempre ci riesce, soprattutto se viene da un paese in cui il suo sport non è particolarmente di vertice.
Anche il più forte dei giocatori deve conquistarsi la partecipazione a detti tornei. E non sempre ci riesce, soprattutto se viene da un paese in cui il suo sport non è particolarmente di vertice.
Ma c'è una storia interessante che, in apparenza, smentisce questo fatto.
E questa storia viene proprio dallo sport più diffuso, il calcio, e da un paese non proprio secondario, l'Italia.
E questa storia viene proprio dallo sport più diffuso, il calcio, e da un paese non proprio secondario, l'Italia.
Questa storia ci parla di un calciatore, fortissimo, che ha partecipato a quattro mondiali di calcio senza mai giocare una singola partita di qualificazione.
Questo giocatore si chiama Giuseppe "Beppe" Bergomi, lo "Zio".
Una delle bandiere dell'Inter.
Una delle bandiere dell'Inter.
Bergomi è stato uno dei più forti (forse il più forte) difensore della sua generazione (la generazione dei Gentile e Cabrini fu prima di lui e quella dei Cannavaro e Nesta fu dopo, ma lui seppe affermarsi già ai tempi della prima e a dire la sua ancora ai tempi della seconda).
E partecipò a quattro mondiali nell'arco di sedici anni (uno lo saltò, poi vi spiegherò perché).
Bergomi partecipò al mondiale 1982 (e lo vinse) da diciottenne convocato da Bearzot dopo che aveva giocato una singola partita in azzurro... ma amichevole, non nelle qualificazioni.
Partecipò poi al mondiale 1986, senza doversi qualificare, perché ai tempi i campioni in carica erano qualificati di diritto.
E di diritto partecipò anche al mondiale 1990, in quanto l'Italia era paese organizzatore.
Saltò i mondiali del 1994, perché come CT c'era Sacchi e un difensore vecchio stile come Bergomi per Sacchi era una bestemmia, quindi lo Zio non venne mai convocato, né in amichevole, né per le qualificazioni, né per il mondiale.
E partecipò di nuovo al mondiale 1998, convocato per l'infortunio di Ciro Ferrara all'ultimo momento e sceso in campo poi nel torneo per l'infortunio di Alessandro Nesta.
Partecipò poi al mondiale 1986, senza doversi qualificare, perché ai tempi i campioni in carica erano qualificati di diritto.
E di diritto partecipò anche al mondiale 1990, in quanto l'Italia era paese organizzatore.
Saltò i mondiali del 1994, perché come CT c'era Sacchi e un difensore vecchio stile come Bergomi per Sacchi era una bestemmia, quindi lo Zio non venne mai convocato, né in amichevole, né per le qualificazioni, né per il mondiale.
E partecipò di nuovo al mondiale 1998, convocato per l'infortunio di Ciro Ferrara all'ultimo momento e sceso in campo poi nel torneo per l'infortunio di Alessandro Nesta.
Giuseppe Bergomi.
4 mondiali.
81 partite in nazionale.
16 partite ai mondiali.
4 mondiali.
81 partite in nazionale.
16 partite ai mondiali.
0 partite nelle qualificazioni ai mondiali.
Giuseppe Bergomi.
Il mai qualificato.
Ma comunque un grandissimo.
Il mai qualificato.
Ma comunque un grandissimo.
Saluti,
Mauro.
Interessante piccola chicca!
RispondiEliminaed
Proprio una chicca, vero, che pur non essendo un mistero pochi conoscono 😉
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