Ora che i renziani se ne sono andati e hanno fondato il loro nuovo partito si potrebbero anche fare esercizi di dietrologia e pensare male, ma la motivazione ufficiale del fatto che il PD abbia accettato di fare un governo con il M5S (e anche del perché Italia Viva rimane nel governo pur essendosene andata dal PD) è che era necessario impedire alle destre (ergo Lega più FdI con forse FI a rimorchio) di conquistare il potere.
A parte il fatto che il M5S è destra checché ne dicano amici e nemici, quindi con questo governo la destra è rimasta al potere. Ed è una destra più pericolosa di quella all'opposizione essendo "liquida" (cioè molto più adattabile agli umori del momento) e di proprietà di un'azienda attiva nel mondo digitale.
A parte il fatto che fare un governo per fermare qualcuno (per "cattivo" e pericoloso che sia o che sembri) e non per proporre qualcosa, dimostra solo che tu hai ben poche idee e programmi da offrire.
A parte tutto ciò... per me - se prendiamo la motivazione ufficiale - ha sbagliato i calcoli.
I sondaggi davano Lega e FdI in crescita... ma quante volte ultimamente i sondaggi hanno fatto un buco nell'acqua (e non solo in Italia)? Pensateci bene: la maggioranza delle volte.
Per di più il comportamento di Salvini non era certo un invito a votarlo (soprattutto il suo quasi strisciare alla fine per convincere il M5S a tornare con lui).
E io aggiungo: anche se i sondaggi fossero stati veramente significativi... Lega e FdI avevano raggiunto il massimo possibile, oltre non potevano andare.
E non venitemi a dire che non c'erano solo i sondaggi ma anche i risultati delle Europee... secondo voi sono veramente indicativi di cosa poi succede alle politiche?
Vi rispondo con due esempi.
1984: Il PCI scavalca la DC e diventa primo partito... ma dura solo per quelle elezioni, alle successive politiche la DC si riprende lo scettro.
2014: Trionfo PD... trionfo e tonfo, infatti alle successive politiche il PD crolla.
E sarebbe successo anche alla Lega dopo le europee del 2019 se solo il PD non se la fosse fatta addosso.
Se proprio la priorità era evitare un governo delle destre, la strada migliore sarebbe stata mostrare coraggio e andare alle urne. La Lega avrebbe preso una sonora sberla (FdI no, ma non sarebbe bastato a salvare la destra nel complesso).
Ma, come insegna Don Abbondio, il coraggio se non ce l'hai non te lo puoi dare. E il PD non ce l'ha.
Certo, come detto all'inizio, la scissione dei renziani potrebbe far pensare altro... ma che si creda alla motivazione ufficiale o che si faccia dietrologia... in entrambi i casi andare alle urne subito avrebbe punito la Lega, quindi la scelta di Zingaretti e Renzi di creare un governo col M5S è stata un errore comunque.
Sia uniti che divisi conveniva andare al voto.
A meno che qualcuno non voglia la vittoria della Lega.
Saluti,
Mauro.
L'alternativa a questo governo non sono mai state le elezioni, quelle sono esistite solo nelle masturbazioni mentali di Salvini.
RispondiEliminaL'alternativa era (e resta) un bel governo tecnico di stampo montiano, che riprenda le politiche di austerità da dove sono state bruscamente interrotte, destinato a durare fino alla scadenza naturale della legislatura, guidato dal Draghi di turno e sostenuto da chiunque "responsabilmente" sia disposto a farne parte, Mattarella in testa, quindi praticamente da tutto l'arco costituzionale tranne i 5stelle (la Lega dentro solo se funzionale al raggiungimento del quorum, se no per Salvini è di gran lunga preferibile continuare a lagnarsi su twitter, così il sondaggio tira sempre e lui non rischia mai di sbagliare, ovviamente previo permesso di Berlusconi: sulle questioni importanti l'ultima parola spetta ancora a lui; per chi se lo dimenticasse, il manganello mediatico è sempre pronto, citofonare Fini per chiarimenti).
A giudicare da come vengono trattati da tutti, la sensazione è che un certo ordine costituito veda i 5stelle come l'unico nemico da combattere, e abbia come solo scopo il cercare di allontanarli, possibilmente per sempre, dalle stanze dei bottoni, e questo a prescindere da proposte, programmi, idee e risultati, dato che, ostinandosi testardamente a non rubare, addirittura allontanando le poche mele marce (comportamento inedito in Italia, la norma è fare quadrato per difenderle, compresi i casi più eclatanti), non si rendono mai ricattabili, quindi sono gli unici ad avere il potere di potersene fregare di Berlusconi e del suo carosello, non avendo sostanzialmente niente da nascondere. Per questo motivo non possono e non potranno mai entrare a far parte del club dei dossierati, che ha gestito le leve del potere quasi ininterrottamente da tangentopoli fino a metà 2018, coi bei risultati che tutti possono ammirare (ma solo chi c'era prima può apprezzare appieno).
Tale timore da parte del sistema è pienamente giustificato, e non certo per la supposta e, in alcuni casi anche dimostrata, incapacità di governare o di gestire questioni complesse dimostrata dai grillini, quella accomuna tutti i partiti e varrebbe solo se dall'altra parte avessimo davvero politici competenti e capaci, ma chi li ha mai visti?
Il timore è giustificato dal fatto che i danni che un onesto può fare ad un sistema che si regge essenzialmente su un continuo, perverso intreccio di ricatti e corruzione, possono essere incalcolabili ed imprevedibili, come già accaduto una prima volta nel 1992. E' un po' come quando si rompe un ingranaggio: il dente che salta via può finire sbriciolato ma può anche inceppare tutto il meccanismo.
Comunque, l'alternativa è sempre valida, anche se il governo Conte-2 dovesse finire domani, personalmente ritengo che non abbia alcun senso parlare di elezioni prima del 2023. Sono disposto a cospargermi il capo di cenere e fare pubblica abiura in caso di elezioni anticipate.