Non è vero che in Italia non si sa fare divulgazione scientifica.
Il problema è che la divulgazione fatta bene, scientificamente seria, purtroppo attira meno delle pseudoscienze, della fuffa.
Un esempio di ottima divulgazione è la mostra "L'infinita curiosità. Un viaggio nell'Universo in compagnia di Tullio Regge".
Questa mostra venne allestita nell'inverno 2017-2018 a Torino all'Accademia delle Scienze e ripetuta nell'inverno 2018-2019 a Genova, al Museo di Storia Naturale "Giacomo Doria".
Purtroppo a Genova ha chiuso ieri, 6 gennaio, e io ho potuto sfruttare l'ultimo giorno di apertura per vedermela con calma.
Mi auguro che prossimamente venga allestita anche in altre città e, nel caso, ve la consiglio vivamente.
Pur parlando di argomenti complessi (onde gravitazionali, fisica quantistica, ecc.) è strutturata in maniera tale che almeno il filo conduttore e le nozioni principali siano comprensibili anche a chi di fisica è digiuno.
Certo che, detto onestamente, almeno un'infarinatura a livello liceale della materia aiuta.
Però è una mostra interessante anche per chi, come me, una laurea in fisica ce l'ha: perché noi fisici (ma vale anche per laureati in altre materie tecnico-scientifiche), anche i migliori di noi, magari conosciamo benissimo lo stato attuale della materia ma non sempre conosciamo lo sviluppo storico che ha portato fino al punto in cui ci troviamo. E questo sviluppo storico è molto importante (oltre che spesso anche affascinante).
Un'osservazione per evitare sorprese: è una mostra molto "torinese". E, visto che il filo conduttore è la figura di Tullio Regge, è giusto che sia così.
Se in futuro dovesse approdare in altre città (o tornare nelle due citate, Torino e Genova), andateci.
Merita. Assolutamente.
Saluti,
Mauro.
che lo sviluppo storico sia importante son d'accordo perché ti porta sia a capire come si sia arrivati a certi risultati, per dirne una Einstein deve moltissimo al "fiasco" di michelson e morley, aiuta a far capire come la materia sia viva e come cresca.
RispondiEliminaTutto giusto. Anzi aggiungo un'altra cosa: lo sviluppo storico ti aiuta a capire anche l'interazione tra società e scienza e i loro influssi reciproci.
EliminaIo ho sempre odiato i libri di storia, ma sempre amato i libri di storia della matematica, della fisica e della scienza in generale. Ricordo bellissime letture che spero di trasmettere anche a mia figlia (prima deve imparare a leggere, ovviamente).
RispondiEliminaSarebbe una mostra per te, allora.
Elimina(E comunque conoscere la storia aiuta a capire il presente).