Con la partecipazione di Conte al G7 in Canada è tornato in voga il dibattito sui voli di Stato per le alte cariche istituzionali.
C'è chi approva l'uso di aerei dedicati (ergo di proprietà o noleggiati dal Governo tramite il Ministero della Difesa) e chi invece vorrebbe che le alte cariche volassero su normali voli di linea.
Posizioni entrambe degne di rispetto, ma non è questo il punto.
Il punto sono le motivazioni addotte.
Generalmente si portano solo due motivazioni:
- Rappresentanza (generalmente dai sostenitori dei voli di Stato);
- Costi (generalmente dagli avversatori dei voli di Stato, anche se in realtà - fatti due calcoli - parlerebbe a favore).
I voli di Stato però hanno più giustificazioni che solo queste due (e anche queste, anzi soprattutto la seconda, sono in parte malposte).
Vediamole (queste due comprese).
1) Rappresentanza. Quando ci sono incontri internazionali ad alto livello, le alte cariche - in particolare il Presidente della Repubblica e quello del Consiglio - rappresentano il Paese, non loro stesse, quindi l'immagine portata da un volo di Stato non va sottovalutata.
2) Costi. Tenendo conto che le alte cariche si muovono sempre con un certo seguito - non volano da sole come faremmo io o voi miei lettori - i costi dell'acquisto dei biglietti per i voli di linea (tenendo anche conto che non sempre gli incontri sono preventivabili con sufficiente anticipo) rischierebbero di essere ben superiori a quelli di un volo di Stato.
3) Efficienza. A meno che il volo non sia veramente molto breve, questo viene anche utilizzato per lavorare. Per lo meno per preparare ulteriormente l'incontro verso cui si sta volando. Su un volo di linea (anche nella migliore delle business class, che poi comunque costa non poco, quindi vedi punto 2) non puoi certo lavorare bene e indisturbato come su un volo dedicato.
4) Tempi. I vertici internazionali non puoi gestirli in base ai piani di volo delle varie compagnie aeree. Devi essere flessibile. E devi poter rientrare il più alla svelta possibile per riprendere in mano gli affari istituzionali. Un aereo dedicato ti permette tutto ciò.
5) Sicurezza. Un'alta carica di Stato è chiaramente più a rischio di attentati (e noi in Italia ne sappiamo qualcosa) di un comune cittadino. E oltretutto colpire un'alta carica ha per il Paese un effetto funzionalmente più devastante che colpire nel mucchio - per quanto cinico sia dirlo e per quanto moralmente il colpire nel mucchio sia peggio. E un aereo di Stato è più facilmente proteggibile di un aereo di linea.
E queste sono solo le giustificazioni principali, non le uniche.
Saluti,
Mauro.
La maggior parte delle grosse aziende ritiene più economico noleggiare aerei executive che prendere voli di linea.
RispondiEliminaPerché il volo executive:
1. fa figo. E quando vai a incontrare un potenziale fornitore fa posizione, un potenziale cliente fa affidabilità.
2. costa meno, soprattutto in termini di tempi. Il tempo di una decina di alti dirigenti può costare svariate centinaia di euro all'ora. Un'ora di ritardo su un volo di linea, o anche solo l'ora abbondante da passare in aeroporto prima del decollo effettivo va contata.
3. è tremendamente flessibile. Parti quando vuoi (mezz'ora dopo la fine del CDA?) e ritorni quando vuoi (in modo da arrivare mezz'ora prima del CDA successivo?).
Allo stesso modo deve ragionare un capo di stato, a cui si aggiunge, molto importante, il tema della sicurezza.
Una cosa abbiamo però dimenticato entrambi.
EliminaTutti e due abbiamo pensato alla flessibilità temporale... ma c'è anche quella "spaziale": un aereo non di linea ti permette di raggiungere l'aeroporto più vicino/comodo, cosa che un volo di linea non sempre concede (e ciò ha poi a sua volta ulteriore influenza su tempi, costi e sicurezza).