Ogni tanto (anzi spesso) mi vengono in mente interpretazioni di avvenimenti e fatti oppure giudizi su persone ed eventi che non si possono certo definire conformisti. O magari semplicemente idee e pensieri personali, indipendenti.
Alcune di queste idee saranno giuste e condivisibili, altre no, ma sono orgoglioso che non siano conformi.
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Buona lettura a tutti.
Mi hai fatto venire in mente un episodio di oltre una quindicina d'anni fa. Mia moglie, che all'epoca non era ancora mia moglie, era a casa dei miei. Il cortile di famiglia confina con il giardino dei vicini e proprio dall'altra parte del muretto divisorio c'è un albero di fichi. C'è sempre stato un accordo per cui i fichi sui rami che pendevano sul nostro cortile potevamo raccoglierli e mangiarli noi. Ho spiegato questa cosa a mia moglie, ho raccolto dei fichi e glieli ho fatti assaggiare. Più tardi, a cena, anche mia madre le ha offerto un fico; mia moglie l'ha mangiato e ha detto: buona questa figa! In Lituano, infatti, fico si dice figa :D
Toh, ma guarda: in origine "fica" era proprio il frutto del fico, come la mela del melo, la pera del pero, l'arancia dell'arancio, la melagrana del melograno... Poi qualcuno (non chiedetemi come) associò il frutto alla vagina, e fine della storia.
Anche qui a Milano. L'albicocca si chiama mugnaga. Si usa molto l'espressione "mugnaga palpada". L'albicocca, se la tocchi troppo, diventa subito molliccia e si ammacca appunto dove viene toccata. Quindi "mugnaga palpada" vuol dire "figa molliccia", ma l'espressione si usa per riferirsi alle ragazze un po' difficili, frignose e rognose. Inoltre non è volgare come si potrebbe pensare. Per esempio mia nonna lo diceva spesso a mia sorella quando eravamo bambini (6-10 anni).
Mi hai fatto venire in mente un episodio di oltre una quindicina d'anni fa. Mia moglie, che all'epoca non era ancora mia moglie, era a casa dei miei. Il cortile di famiglia confina con il giardino dei vicini e proprio dall'altra parte del muretto divisorio c'è un albero di fichi. C'è sempre stato un accordo per cui i fichi sui rami che pendevano sul nostro cortile potevamo raccoglierli e mangiarli noi. Ho spiegato questa cosa a mia moglie, ho raccolto dei fichi e glieli ho fatti assaggiare. Più tardi, a cena, anche mia madre le ha offerto un fico; mia moglie l'ha mangiato e ha detto: buona questa figa!
RispondiEliminaIn Lituano, infatti, fico si dice figa :D
Comincio a pensare che la lingua lituana sia splendida :-)
EliminaTe lo declino (è della seconda).
RispondiEliminaSingolare:
figa (nominativo)
figos (genitivo/partitivo)
figai (dativo)
figą (accusativo)
figa (strumentale)
figoje (locativo)
figa (vocativo)
Plurale:
figos (nominativo)
figų (genitivo/partitivo)
figoms (dativo)
figas (accusativo)
figomis (strumentale)
figose (locativo)
figos (vocativo)
Non so perché, ma mi piace soprattutto figoje :D
EliminaToh, ma guarda: in origine "fica" era proprio il frutto del fico, come la mela del melo, la pera del pero, l'arancia dell'arancio, la melagrana del melograno... Poi qualcuno (non chiedetemi come) associò il frutto alla vagina, e fine della storia.
RispondiEliminaAvevo già sentito questa teoria. Sarebbe interessante sapere quando e come è avvenuta la trasposizione di significato.
EliminaA cagliari, ed in sardegna, invece associato alla vagina è l'albicocca. "su piricoccu".
EliminaHo anche sentito dire che da qualche parte il paragone si fa con la prugna.
EliminaAnche qui a Milano. L'albicocca si chiama mugnaga. Si usa molto l'espressione "mugnaga palpada". L'albicocca, se la tocchi troppo, diventa subito molliccia e si ammacca appunto dove viene toccata. Quindi "mugnaga palpada" vuol dire "figa molliccia", ma l'espressione si usa per riferirsi alle ragazze un po' difficili, frignose e rognose. Inoltre non è volgare come si potrebbe pensare. Per esempio mia nonna lo diceva spesso a mia sorella quando eravamo bambini (6-10 anni).
Eliminanon ho capito
RispondiEliminaBeh, ciò non parla a tuo favore.
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