E allora?
Sia ben chiaro, io sono un tifoso, quindi ora sono incazzato come una bestia - se lo negassi sarei bugiardo e ipocrita.
E per di più - contrariamente al tifoso italiano classico - per me la squadra più importante è la nazionale. La mia squadra di club (il Genoa, per chi non lo sapesse) è di fatto la mia seconda squadra.
La prima è l'Italia.
Però... anche se in questo momento sto imprecando peggio di un portuale ubriaco e l'estate prossima rosicherò peggio di un castoro in tempesta ormonale... però le cose importanti sono altre.
Sia che pensi egoisticamente solo a me stesso, sia che pensi all'umanità.
Quindi... non andiamo al mondiale. E allora?
E allora mi rode, porca miseria :-)
Ma ci sono cose che mi rodono molto di più. E che meritano il mio impegno per cercare di fare qualcosa per questo benedetto mondo.
Lo meritano più di una nazionale di calcio.
E il primo rodimento - quello per il calcio - domani o al massimo dopodomani mi passa.
L'altro no. Col cavolo che mi passa.
Saluti,
Mauro.
Mi piace molto come lo hai espresso è anche il mio sentimento di oggi e di domani ...
RispondiEliminaSarà forse la volta che gli italiani non passeranno tutto il 2018 ad atteggiarsi a commissari tecnici di tutte le squadre partecipanti e magari parleranno di qualche altro argomento.
RispondiEliminaIllusione.
EliminaCome puoi immaginare io invece sono indifferentemente felice. Però anche questo sentimento domani o dopodomani è destinato a sparire.
RispondiEliminaHo cercato pure col telescopio astronomico, ma non sono riuscito a trovare i confini del cazzo che me ne frega!
RispondiEliminaEsprimerlo senza volgarità sarebbe stato non solo più educato ma anche più comprensibile.
EliminaDovresti prendere esempio da lituopadania.
E comunque, come detto ba Bliz Quotidiano, possiamo sempre sperare in una qualche calamità naturale o guerra improvvisa che spazzi via uno dei paesi partecipanti...
RispondiEliminaAvevo subito pensato a Corea del Nord che attacca USA ma poi ho realizzato che gli Stati Uniti non parteciperanno...uff!