Dopo le elezioni francesi avevo scritto qui che non mi sembrava una bella cosa per un paese democratico avere una maggioranza così schiacciante come quella ottenuta da Macron e che il rischio (al di là delle buone intenzioni o meno) è che la cosa potesse dargli alla testa.
Ora Ignace Danton sembra tra le righe - ma neanche poi tanto tra le righe - pensarla come me, infatti qui scrive:
Macron oggi sconta una certa arroganza post elettorale, quell’idea di cambiare tutto mettendo a soqquadro il quadro economico, politico e sociale in un colpo solo, impresa ardua dopo le rivoluzioni, figuriamoci dopo elezioni che, con il sistema rigorosamente maggioritario vigente in Francia, fanno vincere tutta la posta anche con il 40.% scarso dei voti.
Saluti,
Mauro.
Noi abbiamo il bischero toscano che s'è fatto bello di un 40% preso alle ELEZIONI EUROPEE per poter combinare tutti i disastri che voleva, e che ancora li combina visto che è comunque lui a governare tramite un prestanome. I francesi ridevano di noi con la loro "grandeur"; adesso hanno pure loro un bischero al governo, e il brutto è che a differenza del nostro bischero lui di voti ne ha presi a gogò. Mal comune mezzo gaudio? Sì, come no: un par di balle. Comunque anche qui dimostriamo di essere dei miseri dilettanti rispetto alla capacità di causare disastri che hanno fuori dalle nostre frontiere...
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