Dieci anni fa, il 4 marzo 2005, ragazzotti statunitensi anabolizzati e col cervello in pappa lavato dalla propaganda assassinarono a sangue freddo, confondendo la realtà con un videogioco di guerra, sulla strada per l'aeroporto di Baghdad Nicola Calipari.
Come sempre quando a premere il grilletto (o a manovrare la cloche, vedi Cermis, ma ci sono anche tanti esempi che non riguardano l'Italia) è qualcuno al servizio del Pentagono nessuno ha pagato.
Non dimentichiamo mai questa "immunità".
Saluti,
Mauro.
Il problema non sono gli USA. Il problema è chi permette loro di fare quello che preferiscono.
RispondiEliminaNel 1998, l'Italia doveva pretendere di poter giudicare il pilota e il navigatore, dell'aereo che tranciò i cavi della funivia. E al rifiuto degli USA, interrompere qualsiasi rapporto diplomatico. Io sono sicura che gli USA avrebbero abbassato la cresta, concedendoci il diritto di poter giudicare qualcuno per un reato commesso in territorio italiano. Invece... il lecchinaggio nei confronti degli USA, ci ha fatto mettere a 90 gradi... e a 90 gradi siamo rimasti anche per l'omicidio di Nicola Calipari.
Ma io mica ho sostenuto che l'Italia (e gli altri paesi dove sono accadute cose simili) sia innocente.
RispondiEliminaTutt'altro.
Quello che volevo sottolineare è che il primo paese con terrorismo di stato sono gli USA. Non i cosiddetti (secondo gli USA, appunto) stati canaglia.
Il primo e più importante stato canaglia sono gli USA. Punto.
Breaking news: da allora, ogni giorno che dio manda in terra, ragazzotti statunitensi col cervello in pappa, reclutati nelle sale giochi, messi seduti davanti a una bella consolle, assassinano a sangue freddo, come in un videogioco, e lo fanno seduti a migliaia di chilometri di distanza: sono i piloti di droni.
RispondiEliminaRobocop (versione 2014) non solo è già realtà, ma è già storia vecchia da prima ancora che lo girassero.
Chissà come si cresce vedendo i propri cari ammazzati da dei robot, lo scopriremo nei prossimi anni.