Ogni tanto (anzi spesso) mi vengono in mente interpretazioni di avvenimenti e fatti oppure giudizi su persone ed eventi che non si possono certo definire conformisti. O magari semplicemente idee e pensieri personali, indipendenti. Alcune di queste idee saranno giuste e condivisibili, altre no, ma sono orgoglioso che non siano conformi. I commenti anonimi non sono graditi, essi verranno cancellati a meno che non portino contributi concreti e seri. Buona lettura a tutti.
martedì 2 settembre 2014
Categorie umane da estirpare
Chi parla troppo, usando mille parole quando cento bastano (soprattutto in ambito lavorativo, ma non solo).
Chi non finisce le frasi (non cominciarle neanche, allora).
Chi parla sottovoce quando non serve (e non serve praticamente mai).
Chi infarcisce i discorsi di “infatti”. Infatti cosa?
Chi chiede sempre conferma: “no?”, “vero?”. Se la conferma è necessaria me la chiedi alla fine, non ogni due parole, chiaro?
Chi ti parla sapendo che puoi sentire ma non capire causa distanza, rumori o simili (e magari quando potevi capire stava zitto).
Chi non si rende conto che non hai voglia di parlare (e dire che ci vuole poco a capirlo: se non ti rispondo vuol dire che devi stare zitto).
Chi ti contesta per poi dire le tue stesse cose.
Chi continua a parlare mentre fa qualcosa, soprattutto se descrive ciò che fa. O mi stai insegnando come si fa, e allora va bene (se sono lì per impararlo), oppure fallo e taci..
Chi cerca il modo più scomodo di fare le cose e poi si lamenta di essere stanco e stressato. Ti meriti di essere stanco e stressato, quindi non lamentarti.
Chi fa confronti insensati, mele con pere (soprattutto confrontando paesi e situazioni imparagonabili).
Chi ha sempre qualcosa da dire su qualsiasi argomento (e magari non sa neanche di che argomento si sta parlando).
Chi conosce segreti e misteri di tutto (no, se sono segreti non li conosci, se li conosci sono cazzate).
E ne dimentico di sicuro altrettante.
Saluti,
Mauro.
1)Non tutti hanno la capacità di saper sintetizzare un concetto.
RispondiElimina2)A volte, per distrazioni più o meno importanti, si può perdere il filo del discorso.
In alternativa, può essere che la conclusione venga lasciata all’intelligenza dell’interlocutore.
3)Molto meglio di quelli che parlano a voce alta.
4/4a)Chiamasi interiezioni. Fastidiose, vero ma non drammatiche.
5)Magari l’udito di chi parla è migliore di quello dell’ascoltatore. E senza voler infierire toccherebbe all’ascoltatore, durante la tregua, fare presente che non ha capito e/o sentito.
6)A volte, insistere, è sinonimo di preoccupazione per la persona “taciturna”.
7)Questo dipende dalla capacità espressiva e di comprensione delle parti. Spesso e volentieri in una discussione, basta poco per fraintendersi.
8)E perché? Almeno dimostra di avere neuroni sufficienti per fare 2 cose contemporaneamente.
9)E tu non ascoltare.
10)Vedi il commento al punto 7.
11)La tuttologia è una malattia dalla quale siamo tutti affetti. Non fosse altro che per il fatto che siamo esseri senzienti.
12)Ma chi ti dice che Caio non conosca veramente dei segreti?
Sinceramente hai scritto articoli molto piacevoli da leggere. Pur rispettando la tua opinione, questo articolo mi sembra un tappabuchi.
Difendi gli indifendibili.
EliminaMa quante volte ti ho detto di mangiare yoghurt scaduto a colazione ;)
RispondiEliminaMauro che pasa??? xxx
Non faccio mai colazione, una tazzina di espresso a parte.
Eliminala frase voleva leggere: non mangiare...ehm
RispondiElimina@ Serena
RispondiEliminaDifendi gli indifendibili.
@ Nomade
Non faccio mai colazione, una tazzina di espresso a parte.