martedì 30 luglio 2013

Dove stava Dio?

Il bus caduto dal viadotto in Irpinia (38 morti) tornava da una gita in cui aveva portato i suoi passeggeri anche a Pietrelcina, patria del santo (imbroglione, ma non ditelo ai suoi fedeli) Padre Pio.
Il treno uscito dai binari in Galizia (79 morti) stava arrivando a Santiago di Compostela, città santa spagnola (e stava portando ivi anche pellegrini)... il luogo più cattolico della già stracattolica Spagna.

Insomma... se Dio esiste deve proprio odiare alla grande chi crede in lui!

Saluti,

Mauro.

sabato 27 luglio 2013

Pantani e il doping

I genitori di Pantani chiedono un giorno sì e l'altro anche che la si smetta di mentire sul loro Marco riguardo al doping.
Bene, hanno ragione: bisogna finirla di idealizzare Pantani mentendo. E i suoi genitori devono essere i primi a finirla.

Marco Pantani è stato colto (e non una sola volta) con le mani nella marmellata. È chiaro che ai suoi genitori non può far piacere. Soprattutto tenendo conto di quanto economicamente detti genitori perderebbero se si scoprisse che la marmellata in cui Pantani aveva messo le mani fosse molto più ampia di quanto originariamente scoperto.

I dati degli esami antidoping sono lì, chiari, almeno per alcune gare (gare importanti, tipo il Giro d'Italia, non il trofeo scapoli-ammogliati della spiaggia di Cesenatico). Altro da dire non c'è.
Il fatto che Pantani sia morto e altri dopati siano vivi e vegeti lo rende solo più sfigato, non meno colpevole.

E la sua famiglia farebbe una figura molto migliore tacendo. Ma tacendo guadagnerebbe meno, molto meno, perdendo interviste, reportage "esclusivi" e via dicendo.

Quindi santifichiamo i dopati. In modo da arricchire le loro famiglie.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 24 luglio 2013

Una giornata nera per lo sport

Ieri sono morti due idoli dello sport i cui nomi non diranno niente ai ragazzini abituati a conoscere gli sportivi che fanno pubblicità e glamour ma non quelli che fanno sport e storia.

Ciao Emile, mancherai a tutti noi e soprattutto a Nino (eravate tra gli ultimi gloriosi relitti della vera boxe).

Ciao Djalma, senza di te il calcio sarebbe stato molto meno spettacolare, ma non sei stato tu a ridurlo a puro show.

Saluti,

Mauro.

martedì 23 luglio 2013

Due anni da Utøya

Due anni fa, il 22 luglio 2011, avvenne la strage di Utøya.
Credo tutti ricordiate ancora abbastanza gli eventi e del resto anche su questo blog ne parlammo più volte; qui, qui, qui e qui.

Ora due anni dopo, a mente fredda, oltre a ricordare e a piangere le vittime si può fare un'ulteriore osservazione "politica" sulla strage stessa. E (forse) imparare qualcosa.

La strage di Utøya fu un atto terroristico, un atto politico. E questo è ormai accettato. Almeno dalle persone che sanno usare i propri neuroni (quindi non il Feltri citato in uno degli articoli di cui sopra).
Oggi però possiamo anche dire chiaramente che fu anche una strage razzista.
Ed è questo che pochi capiscono: un norvegese che uccide altri norvegesi! Mica ha sterminato congolesi o vietnamiti! Come fa a essere razzista?
Eppure sì, il punto principale è proprio questo: il razzismo. Perché Breivik "accusava" i socialdemocratici (in particolare i giovani socialdemocratici) norvegesi di aprire le porte del paese al multiculturalismo.
E in questo Breivik si è comunque dimostrato molto più intelligente del razzista medio (il Calderoli o il Le Pen per intendersi): quest'ultimo si scaglia contro altri popoli, altre "razze" (tra virgolette perché la biologia, in particolare grazie agli studi di Luca Cavalli-Sforza, ha dimostrato che non esistono se non a livello, per così dire, estetico) e quindi è subito visibile, è subito attaccabile e alla fine può far più casino che danni.
Un Breivik invece attacca non chi è straniero, ma chi allo straniero apre... quindi spesso non viene riconosciuto come razzista (ma solo come pazzo) e per di più dimostra di capire chi sono i suoi veri nemici (lo straniero delle sue idee generalmente non sa niente, il connazionale antirazzista sì e le combatte).

Insomma, Breivik è sì psicopatico... ma sa benissimo quello che ha fatto (e che rifarebbe se ne dovesse avere l'occasione).
Non è incapace di intendere e di volere.

Saluti,

Mauro.

domenica 21 luglio 2013

Faccio outing

Io ho sempre parlato male dei Testimoni di Geova.

Però, lo confesso, anch'io sono un Testimone. Un Testimone di Genova :-)

Saluti,

Mauro.

Le gobbe della marea (no, Andreotti stavolta non c'entra)

L'altro ieri un'amica mi ha posto una domanda molto interessante: da cosa è provocata la seconda gobba di marea?

Tutti sappiamo che le maree sono provocate dalla Luna (va bene, c'è anche un'influenza del Sole, ma per quanto riguarda il problema di cui parleremo oggi l'influenza solare è limitata, quindi limitiamoci alla Luna).

Tutti (o quasi) capiamo perché la marea è forte in direzione della Luna (prima gobba), mentre pochi (molto pochi) capiscono cosa provochi la marea in direzione opposta alla Luna (seconda gobba).

Il problema è dovuto al nostro pensare alla Luna che ruota intorno alla Terra.
Ma la Luna NON ruota intorno alla Terra. È il sistema Terra-Luna a ruotare intorno al centro di massa del sistema Terra-Luna stesso.
Il centro di massa del sistema Terra-Luna si trova a circa 4700 km dal centro della Terra in direzione Luna (cioè circa 1700 km sotto la superficie terrestre, ma comunque sulla linea virtuale che unisce il centro della Terra a quello della Luna).

Ora, chiarito ciò, diventa semplice spiegare le gobbe di marea.

La prima, in direzione della Luna, è chiara senza grossi problemi: viene spiegata dall'attrazione gravitazionale esercitata dalla Luna.
Ma la seconda? Quella in direzione opposta alla Luna? Bene, se - come generalmente si pensa - la Luna girasse intorno alla Terra, cioè intorno al centro della Terra, non ci sarebbe nessuna seconda gobba.
Ma la Luna, anzi il sistema Terra-Luna, gira intorno al centro di massa del sistema stesso... e questo porta al fatto che la superficie della Terra (anche se volessimo ipotizzare la Terra come una sfera perfetta, cosa che non è) non ha una distanza costante da detto centro di massa.
La superficie della Terra è più vicina al centro di massa di cui sopra in direzione Luna e più lontana in direzione opposta.

Ciò significa che sulla superficie della Terra le forze agenti sono differenti a seconda della distanza di detta superficie dal citato centro di massa.
Mentre in direzione della Luna la maggiore influenza è dovuta all'attrazione gravitazionale della Luna stessa, nella direzione opposta "vince" la forza centrifuga, che è più forte quanto più ci si allontana dal centro di rotazione (alias centro di massa)... e quindi la forza centrifuga - essendo più forte in direzione opposta alla Luna - provoca la seconda gobba di marea, cioè la marea in direzione opposta alla Luna.

Se la Luna girasse veramente intorno alla Terra, cioè intorno al centro della Terra, tutto ciò non succederebbe, perché la forza centrifuga sarebbe uguale su ogni punto della superficie terrestre, quindi gli unici effetti di marea sarebbero dovuti all'interazione gravitazionale tra Terra e Luna.

Saluti,

Mauro.

sabato 20 luglio 2013

Dove sta la notizia?

La Repubblica pubblica oggi nella sua versione online il seguente "reportage".

I fatti sono corretti, l'evento è avvenuto, i prezzi sono alti ma non c'è truffa, i clienti sono rimasti soddisfatti... quindi... dove sta la notizia?
Non c'è nessuna notizia, niente che possa interessare.

Perché quindi Repubblica spreca spazio per queste cose invece di fare informazione? Forse perché l'informazione non le interessa o non la sa fare?

Saluti,

Mauro.

giovedì 18 luglio 2013

Angelino e l'orango

Calderoli ha paragonato in un comizio la ministra Kyenge a un orango. Ed è (giustamente) venuto giù il mondo.

Alfano ha fatto finta di non sapere nulla di quello che avviene al ministero dell'Interno (leggasi caso Shalabayeva)... come se non sapere nulla fosse una giustificazione (un ministro che non sa quello che succede nel suo ministero dovrebbe, come minimo, sparire... a meno che non sia ministro per finta).

Pur essendo io (e chi mi conosce personalmente può confermarlo) assolutamente antirazzista (nel senso che ritengo tutti gli esseri umani egualmente spregevoli, al di là di razza, religione, sesso o quant'altro)... direi che quanto fatto (o non fatto) da Alfano sia molto peggio di quanto detto da Calderoli.

Però Calderoli viene attaccato molto più di Alfano. Strano paese, l'Italia.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 17 luglio 2013

Il blog prossimo venturo

Ho in mente di aprire tre "serie" di articoli sul blog, dedicate ad argomenti che conosco bene o per ragioni professionali o per ragioni personali.

Le tre "serie" saranno dedicate ai seguenti temi:

1) Proprietà intellettuale (cioè cercherò di chiarire tutto ciò che riguarda brevetti, marchi registrati e compagnia bella);
2) La fisica in casa (da bravo fisico posso garantirvi che tutti voi avete quotidianamente a che fare con la fisica... anche se non lo sapete);
3) Genova e la Germania (da genovese vivente in Germania conosco un sacco di storie che collegano la più bella città del mondo alla terra teutonica... e le vorrei raccontare).

Interessano oppure sarà fatica sprecata? Fatemi sapere!

Saluti,

Mauro.

lunedì 15 luglio 2013

A me in fondo fa pena

Ebbene sì, lo confesso: a me Angelino Alfano fa pena.

Chi mi conosce sa benissimo che le mie idee politiche sono all'opposto di quelle di Alfano (sempre che lui ne abbia di proprie), però ciò non toglie che Angelino mi faccia pena.

Angelino è un avvocato, per quel che ne so neanche dei peggiori, è in quella che dovrebbe essere la migliore età, tra i 40 e i 50, ha apparentemente una notevole carriera politica davanti a sé... segretario del terzo partito italiano (oggi, ma domani secondo visto che il M5S si sta autodistruggendo per colpa del suo leader) e vice primo ministro nell'attuale governo di larghe intese (in realtà governo balneare per evitare di dover rivotare in piena estate quando la gente pensa più alla spiaggia che alla politica).

Eppure Angelino in realtà non è niente.

Come segretario del PdL può dire quello che vuole (tipo che verranno fatte le primarie per decidere il candidato premier del partito)... però poi Berlusconi smentisce il tutto (e le primarie non si vedono).
Come vice primo ministro può, in teoria, dire anche quello che vuole (però poi quando Enrico Letta vuole discutere di fatti concreti si incontra con Berlusconi, non con Alfano).

Insomma... Angelino ha tutte le possibilità teoriche per dire la sua, ma alla fine non ne ha quelle pratiche.

Angelino, che a voi piaccia o no, a me in fondo fa pena: un uomo con le migliori qualità, nella sua migliore età... però di fatto cagnolino al guinzaglio di papà Silvio.
Alfano credeva di poter costruirsi un futuro poltico potente accettando una temporanea sottomissione a Silvio... ma non aveva capito che Berlusconi non accetta alternative: o lui o il nulla.

Quindi... per Berlusconi, Alfano è il nulla.

Ribadisco: le idee politiche di Alfano non sono le mie... però lui mi fa comunque pena.

Saluti,

Mauro.

domenica 14 luglio 2013

Oggi è il 14 luglio

Oggi la Francia festeggia (o meglio, festeggiava, visto che siamo quasi alla mezzanotte) la presa della Bastiglia.

Insomma, più di due secoli fa la Francia prese alla lettera Renato Carosone quando cantava "Pigliate 'na Bastiglia" ;)

Saluti,

Mauro.

giovedì 11 luglio 2013

L'aumento della violenza 2

Già tempo fa avevo scritto (dimostrando con dati da articoli che avevano fatto calcoli e analisi precise) che l'emergenza violenza non è per niente un'emergenza.
Anzi le cose sono migliorate. E di molto.

Oggi è spuntato un altro dato al proposito: uno studio EURES riporta che nel 2012 ci sono stati in Italia 526 omicidi volontari.
Il valore più basso degli ultimi 40 anni.

Chissà come mai questa notizia non è stata ripresa da nessun telegiornale e da nessun quotidiano (almeno da nessun quotidiano di cui io abbia notizia).
Io la ho trovata come breve delle 12:20 di oggi 11 luglio 2013 sul Televideo della RAI. Nient'altro.

E non venitemi a dire che non è una notizia importante.
Ah, e per inciso è uno degli tassi di omicidio più bassi d'Europa (meno di un omicidio ogni 100000 abitanti in Italia contro circa 1,9 - il doppio - della media europea).

Saluti,

Mauro.

sabato 6 luglio 2013

Il piccione fiorentino

Renzi ha dichiarato che la caccia al piccione (rifendosi a quello che nel PD sta succedendo "contro" di lui) non gli piace.
E ha ragione: la caccia al piccione non è una bella cosa.

Però quando uno fa il piccione e comincia a cagare in testa agli altri... è inevitabile (e anche giusto) che prima o poi la caccia si apra.

Il problema non sono le qualità di Renzi: magari è veramente il futuro dell'Italia (io non credo proprio, ma concediamogli il beneficio del dubbio), però non è certo il futuro del PD.

In sostanza:
- se sei contro la tattica/strategia del partito, se sei contro i metodi e le gerarchie del partito, ma sei nel partito perché la sua posizione politica di base è la tua... allora fai bene a lottare per cambiare il partito, fai bene ad alzare la voce e, se necessario, metterti contro i vecchi e nuovi capoccia;
- ma se sei contro la posizione politica, la storia politica del partito e la vuoi stravolgere per portare il partito su posizioni socio-politiche opposte a quelle storiche (come fecero Schröder con la SPD in Germania e Blair con il Labour nel Regno Unito... e non per niente Renzi ha dichiarato di avere Blair come modello)... allora chiudi il becco e cambia partito.

Renzi è un ottimo retorico e riesce a far credere a molti che il partito è contro di lui.
No, signori miei. Il partito sta solo difendendo la sua storia (con errori e anche qualche colpa, ma senza tradire e tradirsi) mentre Renzi è contro il partito.
Renzi è contro qualsiasi cosa abbia anche solo un vago sentore di sinistra o centrosinistra.

Se uno decide di fare il piccione e scagazza qua e là, poi non può lamentarsi se chi viene coperto dalle sue scagazzate si incazza e comincia la caccia al piccione.
Se non si vuole arrivare a ciò, bisogna pensarci prima di mettersi a fare il piccione.

Saluti,

Mauro.

martedì 2 luglio 2013

Buon compleanno atomo di Bohr :)

Il modello atomico di Bohr (o meglio l'articolo che lo descrisse per la prima volta) compie cent'anni.

Quel modello era lontano dall'essere definitivo e perfetto... ma è stato fondamentale per tutta la fisica atomica (e subatomica) successiva.
Senza di esso saremmo oggi in un mondo molto meno moderno e tecnologico.

Saluti,

Mauro.