Stasera, mentre accompagnavo la cena con un buon vino portoghese, mi è saltata all'occhio una stranezza riguardo la gradazione delle bevande alcoliche.
Prendete una birra. La gradazione alcolica (cioè la percentuale di alcool presente) sarà sempre indicata in decimi percentuali: per esempio 4,7% o 5,9% (e se trovate un 4,5% o un 6,0% è perché sono veramente 4,5% o 6,0%, non si tratta di arrotondamenti).
Prendete un vino. La gradazione sarà sempre arrotondata allo 0,5%: troverete vini da 12,0% o da 13,5%. Ma non troverete mai un vino da 12,7% o uno da 13,2%.
Prendete i superalcolici. Qui si arrotonda al grado percentuale: 40%, 42%, ecc.
Ora, posso capire per i superalcolici, infatti (sia come gusto che come effetti) cosa può cambiare se si invece che 40% fossero invece 39,7% o 40,5%?
Però non capisco la disparità di trattamento tra vino e birra. Del resto esistono anche birre forti come vini (e la loro gradazione viene indicata sempre con la precisione dello 0,1%) e vini leggeri come birre (e la loro gradazione viene indicata sempre con la precisione dello 0,5%).
Qualcuno ha un'idea del perché?
Saluti,
Mauro.
La sola differenza tra vino e birra è che il mosto fermenta naturalmente, mentre il luppolo ha bisogno dell'aggiunta di lieviti ma come questa differenza (se è questo il motivo) possa influenzare l'indicazione della gradazione alcolica, è un mistero.
RispondiEliminaLa differenza che citi mi è ben nota :-)
RispondiEliminaIo mi riferivo proprio all'indicazione della gradazione, non a come questa gradazione si ottenga.
Saluti,
Mauro.
Quello che intentevo dire è che il diverso modo in cui si ottengono birra e vino, può essere il motivo per cui la gradazione, viene indicata con esattezza o con approssimazione.
RispondiEliminaCiò poteva valere decenni fa, quando i metodi per calcolare la percentuale alcolica non erano poi così precisi.
RispondiEliminaOggi puoi calcolarla con precisione addirittura al milionesimo per ogni tipo di bevanda.
Le vecchie abitudini sono dure a morire. :-)
RispondiEliminaSenza polemica: che c'entrano le vecchie abitudini? Gli strumenti di misura usati oggi sono gli stessi, indipendentemente dalla bevanda.
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