sabato 31 dicembre 2011

L'ultimo Capodanno

Secondo l'interpretazione certificata dai catastrofisti di un presunto calendario maya, quello che ci accingiamo a festeggiare sarebbe l'ultimo Capodanno dell'umanità.

Quindi... godetevelo!

Saluti,

Mauro.

P.S.:
Non preoccupatevi troppo: detti catastrofisti non sanno leggere il nostro calendario, figuratevi se sanno leggere roba maya o altro :-)

È morto Don Verzè

Un affarista di meno.
Un ladro di meno.
Un mafioso di meno.
Un nemico del popolo di meno.

Saluti,

Mauro.

venerdì 30 dicembre 2011

Cedo alla violenza...

...dei miei lettori.

L'ultimo messaggio che ho scritto qui sopra parlava di librerie online e di come io ritengo vadano usate. Senza neanche una parola sui libri digitali (e-books per chi non ama l'italiano :-) ). Anzi ai libri digitali non avevo minimamente pensato.

Però, a leggere i commenti, i miei lettori hanno deciso che il mio fosse un articolo contro l'editoria digitale.

E allora li accontento e racconto qui cosa ne penso.

Le due forme di libro, di editoria sopravviveranno entrambe, si affiancheranno e si completeranno a vicenda.

Per l'uso professionale (studio, lavoro, ricerca) prevarrà la versione digitale, in quanto la quantità di informazione in poco spazio, la velocità e flessibilità di consultazione sono qui più importanti di ogni considerazione di piacere sensoriale o intellettuale.

Per la lettura "ludica" (svago, informazione o istruzione per interesse/piacere personale, ecc.) continuerà a prevalere - a parte mode passeggere - l'editoria cartacea. Perché è un'attività che coinvolge tutti i sensi e non solo la vista. Perché la carta segue i nostri tempi (i bit, anche se ci illudiamo di controllarli, ci impongono i loro). Perché con la carta sentiamo di più il legame con la scrittura.

E non dimentichiamo due punti. Uno sanitario e uno tecnologico.

Per quanto la qualità degli schermi dei lettori digitali, dei computers e simili migliori a velocità impressionante, la lettura su schermo è (e molto probabilmente rimarrà) più stancante per gli occhi della lettura su carta con luce adeguata.

Infine, per dirla con Umberto Eco, la carta è in un certo senso tecnologicamente più avanzata dell'elettronica. Quest'ultima avrà sempre bisogno di energia per essere goduta e se non vi sono possibilità di ricarica... ciao. La carta non ha questi limiti.

Saluti,

Mauro.

martedì 27 dicembre 2011

Come si usa Amazon

Non capisco queste polemiche sulle librerie-supermercato in rete come Amazon.

Io trovo Amazon utilissima.
Lì vedo se l'ultimo lavoro di X è già uscito e presso quale editore. Lì vedo se quel vecchio libro di Y è ancora in catalogo. Lì vedo se l'intera opera di W è stata tradotta in italiano o in un'altra lingua. Lì vedo com'è il titolo originale di quel libro di Z che mi è piaciuto ma non tradotto deve essere meglio.
E tutte queste cose insieme, su un portale solo, senza dover correre di qua e di là.
E mi posso segnare tutti i titoli che mi interessano.

Poi stampo la lista, chiudo il computer, mi infilo la giacca. E vado dal vecchio libraio all'angolo, mi faccio quattro chiacchiere con lui e con altri clienti, leggiucchio qualche pagina, compro subito i libri che ha disponibili e ordino gli altri.
E pregusto il giorno che mi telefonerà che sono arrivati per andarli a prendere e farmi altre quattro chiacchiere.

Saluti,

Mauro.

domenica 25 dicembre 2011

E ne è passato un altro

E un altro 25 dicembre è andato.

Tante preghiere, tante speranze, tanti impegni. E cosa si è ottenuto, cosa è cambiato? Un bel niente.

Ve ne stupite? Ma beline, se non riusciamo a cambiare il mondo quando siamo tutti a farci il mazzo... volevate veramente riuscirci in un giorno di festa quando siamo tutti a gozzovigliare?

Saluti,

Mauro.

sabato 24 dicembre 2011

I francesi non li sopporto

Ma possibile che in un aeroporto come il Charles de Gaulle di Parigi nessuno parli inglese?

Chiedi indicazioni in inglese e ti rispondono in francese.
Sei ancora più chiaro e gli chiedi prima "Do you speak English?". Ti rispondono "Yes" e poi proseguono in francese.
E non è un caso oggi: al CDG ci passo spesso ed è sempre così.

Io il francese lo capisco e un po' lo parlo, ma a questo punto mi sono fatto un punto d'onore a non usare MAI il francese al CDG (e a Parigi in generale). Si adeguino all'inglese. E se non gli va bene passo all'italiano o al tedesco.

Saluti,

Mauro.

giovedì 22 dicembre 2011

Ma se tutti...

...sapevano fare meglio di Monti, perché non l'hanno fatto?

La verità è semplicemente che fare è difficile, contestare e lamentarsi (possibilmente senza fare controproposte concrete) maledettamente facile.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 21 dicembre 2011

Stavolta si sono fatti fregare

Non è stato il Vaticano a comprare il sito vatican.xxx.

Capisco la preoccupazione della Santa Sede: con i soldi che ci avrebbero fatto avrebbero pagato tutti gli avvocati (e magari qualche giudice) nei processi per pedofilia in giro per il mondo.

Saluti,

Mauro.

martedì 20 dicembre 2011

Come rovinarti la lettura

E poi le case editrici si lamentano che i libri (in particolare quelli di qualità) non vendono.
E lo credo bene: se pagano degli idioti per "tradurre" i titoli dei libri, cosa pretendono poi? Che qualcuno li prenda sul serio?

Prendete il romanzo di Håkan Nesser di cui vi ho parlato domenica: De ensamma in originale svedese, Die einsamen nella versione tedesca da me letta, L'uomo che odiava i martedì in italiano.

Premettiamo: è un giallo (anche se particolare). E in un giallo la domanda principale è: chi è il colpevole?
Ora, De ensamma (e Die einsamen) significa Le persone sole e ti descrive i protagonisti del romanzo in blocco.
L'uomo che odiava i martedì invece ti dice già nel titolo chi è il colpevole. E dopo le prime 20 pagine (sulle oltre 500 totali) ne sai anche nome cognome, lavoro, situazione famigliare e tutto. Perché a quel punto hai avuto la descrizione di tutti i protagonisti, però solo uno risponde alla definizione del titolo. E dato che quest'uno non è né la vittima né l'investigatore... allora il romanzo lo chiudi e lo metti via dopo 20 pagine, visto che non hai bisogno delle altre 500 per scoprire il colpevole. E non hai neanche bisogno di indizi o di ragionare. Il titolo basta.

Saluti,

Mauro.

domenica 18 dicembre 2011

Autoritratto di Dio

Chi mi conosce sa che non credo in nessun Dio.
Chi mi conosce sa che amo la letteratura gialla nordica.

Cosa hanno le due cose a che fare l'una con l'altra? Una cosa molto semplice. E al tempo stesso complicatissima.

Oggi ho letto una frase nell'ultimo libro di Håkan Nesser, intitolato in originale svedese De ensamma, in italiano dovrebbe essere tradotto con Le persone sole, anche se l'editore ha preferito L'uomo che odiava i martedì.
Questa frase, detta in taxi da Dio al protagonista del romanzo, potrebbe essere esattamente la mia idea di Dio. Se io ritenessi che un Dio esista.
Cosa dice questa frase?
Ve la traduco dall'originale (non ho letto la traduzione italiana del romanzo):

Io però non sono onnipotente. Non domino sopra ogni cosa, questo è un vecchio malinteso. Non domino sopra la libera volontà degli esseri umani, e non domino sopra le trovate del diavolo. Io sono la forza buona, ma c'è anche una forza cattiva. E non sono stato io a inventare le chiese, le religioni e il papa, sono stati gli esseri umani. Capisci?

Saluti,

Mauro.

sabato 17 dicembre 2011

Giornata nera per la musica

Oggi è morta Cesária Évora.

E oggi è arrivata anche la notizia che la leucemia di Etta James è in fase terminale.

Saluti,

Mauro.

venerdì 16 dicembre 2011

giovedì 15 dicembre 2011

La delinquente è la ragazzina

Avete di sicuro tutti letto della storia di Torino: la ragazzina che si fa chiavare senza riflettere, la paura di cosa penserà la famiglia dopo e la menzogna con cui dice di essere stata violentata.
Se la storia si fermasse qui, con un'accusa generica di stupro, sarebbe (purtroppo) una storia di normale quasi quotidianità, senza particolari morali o etiche di cui parlare.

Invece la ragazzina (cioè la delinquente, specifichiamolo subito: quella ragazzina è una delinquente, non esiste nessun buonismo e nessuna scusa che possa dire il contrario) non si è accontentata: ha anche detto chi la ha violentata, cioè due rom.
Dicendolo ha anche di fatto detto dove cercarli, visto che c'è un campo rom vicino a dove abita la delinquente e che questo campo rom aveva già dato dei problemi (togliamo subito dal campo il politicamente corretto: non è giusto accusare i rom di tutto, ma non è neanche giusto difenderli su tutto, i rom sono persone e, come in tutti i gruppi di persone, tra loro ci sono santi e criminali).
E qui il patatrac. La spedizione punitiva e tutto il casino che ne è seguito.

E ora l'ipocrita intervista della ragazzina (se non ci fosse stato il rogo del campo la troverei forse esilarante, ma ora no).
Ribadisco: quella ragazzina è una delinquente e come tale va trattata.

Punto primo.
Se il problema era solo la famiglia, bastava e avanzava parlare di violenza. Non serviva indicare qualcuno. L'aver indicato i due rom come colpevoli è solo puro e semplice razzismo. A 16 anni una persona queste cose le sa. Quella ragazzina è una delinquente razzista.

Punto secondo.
Facile dire che ci si è scusati e non si vede cosa fare di più. Cosa fare di più? Cara la mia delinquente, alza il culo dalla comoda sedia di mammà e vai in questura ad autodenunciarti: hai commesso dei reati. Quali? Simulazione di reato, procurato allarme, fatti con l'aggravante di motivazioni razziste, istigazione a delinquere (questa colposa, il resto tutto assolutamente volontario).

Punto terzo.
Piccola delinquente, dici tanto di sapere che scopare prima del matrimonio è sbagliato, che avevi promesso spontaneamente di rimanere vergine e palle varie? E allora, se la pensi veramente così, perché cazzo lo hai fatto?

Cito dalla conclusione dell'intervista: "Mi sono già scusata, che altro devo fare? Sparire? Darmi fuoco?".
Sì, sinceramente sarebbe un'ottima idea. Allo stesso modo in cui tu hai fatto dar fuoco a dove vivevano i rom.

Saluti,

Mauro.

martedì 13 dicembre 2011

Bosone sarai tu!

Forse oggi ci ritroviamo tra le mani il bosone di Higgs. O forse no.

Però credo che elettroni, fotoni, neutrini (sì, anche quelli della Gelmini) e quant'altro se ne fregheranno altamente e continueranno a girare e volare tranquillamente per l'universo in entrambi i casi :-)

Saluti,

Mauro.

domenica 11 dicembre 2011

Io non credo alla Coca Cola

Ogni tanto viene fuori questa storia della segretezza della ricetta della Coca Cola, come oggi sul Corriere della Sera.
A me sembra tutta una montatura.

1) La Coca Cola è un prodotto brevettato e i brevetti sono pubblici (e contengono la descrizione del prodotto).
2) La Coca Cola è un prodotto alimentare (e in origine medicinale) e i prodotti alimentari devono rendere nota la propria ricetta per ragioni di salute pubblica.
3) La Coca Cola è un prodotto con un sacco di concorrenti e non volete che almeno uno di questi non si sia mai comprato una bottiglia di Coca Cola non per bersela bensì per sottoporla a una completa analisi chimica?

Mah.

Saluti,

Mauro.

sabato 10 dicembre 2011

La limitazione dei mandati

Oggi ho letto un articolo interessante (e assolutamente da contestare, premetto) del vicepresidente del PD Ivan Scalfarotto: "Due soli mandati per i parlamentari".

Non ho potuto esimermi dal commentare, riferendomi sia all'intervento di Scalfarotto che ai commenti arrivati prima del mio.
E i miei due centesimi di saggezza sono questi: 

L’obiezione sulla libertà di scelta è fondamentale: limitare i mandati è assolutamente antidemocratico.
E usare il tema “parlamentari pregiudicati” per smontarla è malafede: una persona che ha operato contro lo Stato (cioè chi non ha rispettato la legge) è in una situazione sia legale che morale ben diversa dalla persona che “vive” di politica, al di là dei meriti o dei demeriti di quest’ultima.
La norma che serve, se vogliamo veramente parlare di questi temi, è un rafforzamento dell’interdizione ai pubblici uffici, non una limitazione dei mandati.
Quest’ultima in fondo serve solo a coloro che non sono né abbastanza bravi né abbastanza potenti per farsi eleggere per meriti propri e cercano una scorciatoia per entrare nelle stanze del potere.


Saluti,

Mauro.

venerdì 9 dicembre 2011

Il Regno Unito è solo un'isola (e mezza)

Ogni volta che l'Europa vuole introdurre qualcosa di comune, il Regno Unito riesce o a sabotare o a ottenere uno status speciale per sé o comunque a tirarsi fuori.
Come nel caso dell'unione di bilancio di cui si discute in questi giorni

Ora, parliamoci seriamente, cosa aspetta Bruxelles a sbatterlo fuori?

Tanto è solo un'isola (e mezza).

Saluti,

Mauro.

giovedì 8 dicembre 2011

Il nome di questo blog

Questo blog si chiama "pensieri eretici".

Molti però ci entrano perché, quando lo trovano come risultato di una ricerca in rete o come collegamento su altri blog o siti web, leggono "pensieri erotici".
Brutti porci ;-)
Benvenuti, comunque :-)

Saluti,

Mauro.

mercoledì 7 dicembre 2011

Abbiate almeno un po' di fantasia

Più si avvicina il Natale... più veniamo torturati dall'onnipresente "atmosfera" natalizia.
Ma almeno ogni tanto fate sentire qualche canzoncina nuova, mettete qualche decorazione originale, spedite biglietti di auguri più eleganti, per favore!
Vi prego, uccidete il kitsch natalizio... e se per farlo fosse necessario sopprimere il Natale... ebbene che lo si sopprima!

Saluti,

Mauro.

martedì 6 dicembre 2011

Aspre salite per i Monti

Volevo leggermi il testo completo della manovra e commentarla, facendovi avere le mie interpretazioni e i miei giudizi.

Ma per la miseria... sono 104 pagine! Il Decreto Legge in questione ve lo leggete da soli. Poi eventualmente ne riparliamo insieme :-)

Saluti,

Mauro.

lunedì 5 dicembre 2011

Io scrivo per farmi leggere

Quante volte avete sentito blogger sostenere che loro in realtà scrivono per sé stessi, che il blog è una specie di diario, che non importa se la gente non li legge?
Tante volte, magari non con le precise parole di cui sopra, magari con circonvoluzioni linguistiche di mille tipi diversi... ma la sostanza rimane quella roba lì sopra.

Tutte balle. Balle colossali e ipocrite.

Se io scrivo in un luogo pubblico (e il blog è pubblico, nel senso che può essere pubblicamente letto senza chiedere il permesso all'autore, come un libro, un quotidiano o - usando altri sensi - una canale radio o una trasmissione televisiva) lo faccio perché VOGLIO essere letto. Punto. Non raccontiamoci favole.

Se io scrivo per me stesso, scriverò su un quaderno, un block notes o magari al computer, ma sul mio disco fisso o su qualche chiavetta USB. Non su un blog o una qualsiasi altra forma di presenza web.
Se scrivo sul blog è perché voglio che voi mi leggiate. E se mi gira vi rompo anche le palle per convicervi a leggermi. Chiaro?

Saluti,

Mauro.

venerdì 2 dicembre 2011

Il mezzobusto e le radiazioni

Nei giorni scorsi tutti i mezzi di informazione hanno riportato la notizia che Otsuka Norikazu ha la leucemia.
Chi è quest'uomo? Un giornalista giapponese che - dopo l'incidente di Fukushima - aveva mangiato verdure coltivate in zona per dimostrarne la non pericolosità.
Chiaramente l'allergia alla scienza dei nostri mezzi d'informazione e la forza disinformatrice della lobby antinucleare hanno subito prodotto un collegamento tra l'aver mangiato verdure irradiate e l'insorgere della malattia.

Idiozia. Non vi è nessun collegamento tra le due cose.

Lo lascio spiegare a chi ne ha parlato prima (e meglio) di me.

L'anchorman, la leucemia e i cibi di Fukushima

La causa, l'effetto e gli untori, ovvero il presentatore e il responsabile della centrale

Saluti,

Mauro.