Non sto a parlarvi del casino scatenato dall'annuncio di Wikileaks di pubblicare documenti riservati della diplomazia statunitense riguardo ai suoi rapporti con svariati paesi. Ormai in rete potete leggerne ovunque, non serve che mi ci mischi anch'io.
Però su un singolo punto vorrei fare un mio commento.
Riprendo da il sito de "Il Post" (ma potete leggerlo anche altrove): "i diplomatici americani a Roma segnalarono nel 2009 quello che i loro contatti italiani descrivevano come una relazione straordinariamente stretta tra Vladimir Putin, primo ministro russo, e Silvio Berlusconi, magnate e primo ministro italiano, che includeva “regali lussuosi”, ricchi contratti energetici e un misterioso tramite italiano in grado di parlare il russo. Scrissero che Berlusconi “pare sempre di più essere il portavoce di Putin” in Europa."
A parte la classica ignoranza servile (o l'ignorante servilismo) di voler confondere "americano" con "statunitense"... qui siamo alla banalità più assoluta: con quello che ormai in Italia sappiamo su Berlusconi & co., se la sua colpa fosse solo l'essere il portavoce di Putin in Europa... ma ben venga (nonostante tutto il male che penso di Putin)... il problema grosso è tutto il resto, sia interno che internazionale...
Saluti,
Mauro.
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