Il governo italiano ha deciso di mettere l'acqua (bene pubblico fondamentale) nelle mani dei privati (leggete l'articolo di Repubblica).
Vi cito un passaggio dell'articolo di Repubblica di cui sopra:
"Tema del contendere è il cosidetto 'decreto Ronchi' che stabilisce la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, prevedendo tra le altre cose che la quota di capitale in mano pubblica scenda sotto il 30%, lasciando spazio ai privati. Il provvedimento rende di fatto obbligatorie le gare per l'affidamento dei servizi da parte degli enti locali e vieta, quindi, salvo per casi eccezionali, l'assegnazione diretta a società prevalentemente pubbliche e controllate in maniera stringente dall'ente locale affidatario. A partire dal 31 dicembre 2010 quindi, le concessioni frutto di una assegnazione diretta cessano.
La liberalizzazione, inoltre, riguarda tutti i servizi pubblici locali, escluso il gas, il trasporto ferroviario regionale e la gestione delle farmacie comunali. Prevedendo tempi 'piu' dilatati per quanto riguarda i rifiuti."
Ma possibile che in Parlamento siano tutti così ignoranti? Perché nessuno dice che queste non sono liberalizzazioni, ma privatizzazioni?
Liberalizzare significa concedere l'ingresso sul mercato a nuovi soggetti, che quindi possono competere con quelli già presenti (monopolisti, oligopolisti o simili).
Quindi liberalizzare dovrebbe significare - in un paese come l'Italia - concedere ai privati di competere con i servizi pubblici.
Ma dato che questo governo italiano ama i monopoli od oligopoli privati e disprezza i servizi pubblici (e meglio funzionano più li disprezza), allora cosa fa? Caccia fuori dal mercato i soggetti pubblici costringendoli a svendere a soggetti privati e spaccia questa privatizzazione forzata, questo esproprio al contrario come una "liberalizzazione".
Sinceramente... più che il governo e i suoi accoliti in questo caso mi fa però rabbia l'opposizione che, pur inalberandosi, accetta la definizione ipocrita di liberalizzazione e non dice le cose come stanno.
Per chi ha ancora un paio di neuroni funzionanti ribadisco: non c'è nessuna liberalizzazione, c'è solo una privatizzazione selvaggia, un esproprio del pubblico a favore del privato.
Quale privato... mi fa paura pensarci.
Saluti,
Mauro.
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