lunedì 2 luglio 2018

Razzismi di destra e di sinistra

Purtroppo oggigiorno bisogna spiegare (oserei dire giustificare) tutto quello che si fa, si dice e si scrive... visto che la regola è strumentalizzare, non capire.

Ieri è stata l'ultima giornata dei Giochi del Mediterraneo e l'Italia ha vinto un bel po' di medaglie, tra cui quella della 4x400 femminile, vittoria tutto sommato insperata.
E su Twitter è apparsa la foto delle ragazze della staffetta, che io ho ritwittato. Questa foto:


Ora mi sono trovato costretto a cancellare il retweet.
Perché? Appunto perché questa foto è stata strumentalizzata. E non voglio che venga strumentalizzato anche il mio retweet.

Perché strumentalizzato? Perché se io (io Mauro Venier, non io persona generica) pubblico in qualsiasi termine una foto del genere o comunque ne scrivo... pubblico o ne scrivo perché voglio celebrare una vittoria o altra impresa sportiva fatta da atlete (o atleti) italiane... io vedo per prima cosa quella maglietta azzurra con la scritta "Italia". Il resto non mi interessa, anzi neanche lo vedo.

Chi inorridisce per il colore della pelle di quelle ragazze o non pubblica la foto per quel colore ha problemi seri sia di razzismo che di identità, visto che così facendo nega il colore più importante: l'azzurro.
Ma - e questo è il punto importante e sottovalutato - anche chi pubblica questa foto e gioisce proprio per il colore della pelle delle quattro ragazze ha gli stessi identici problemi di coloro che inorridiscono: problemi di razzismo e di identità, perché anche a lui alla fine del colore più importante - l'azzurro - non gliene frega nulla.

Ma allora, ve lo dico chiaramente, se non ve ne frega nulla dell'azzurro... cosa ve ne frega di questa foto e delle circostanze che a essa hanno portato? Ignoratela e non rompeteci le balle!

Io non posso che associarmi a quanto Fabrizio Biasin ha scritto su Twitter:


Per questo ho cancellato il mio retweet e di questa foto ne parlo solo qui sul mio blog, spazio mio personale anche se aperto al pubblico: perché qui sopra, a casa mia, se mi strumentalizzate vi prendo a calci in culo e cancello i vostri commenti.

Saluti,

Mauro.

P.S.:
Sarebbe anche interessante sapere quanti di coloro che hanno incensato e pubblicato o ritwittato la foto di cui sopra abbiano fatto lo stesso con la foto dei ragazzi vincitori della 4x100 alla stessa manifestazione (foto per me ugualmente bella, visto che riprende gli stessi colori: l'azzurro e il tricolore):


P.S.2:
Qui un ulteriore sviluppo del mio pensiero su razzismo e antirazzismo.

9 commenti:

  1. Io vado persino oltre. Che abbiano l'azzurro e il tricolore (ma poteva essere la rosa camuna della Lombardia) non me ne frega nulla. Quello che conta è l'atto sportivo.
    Comunque mi sento un po' idiota a commentare cose che sono ovvie e banali. I veri idioti, invece, si sentono dei campioni dei diritti umani.
    Anno 2018 e siamo ancora qui a parlare del colore della pelle. Un mese da soli con mia suocera vi meritate!

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    1. Non è proibito dalla convenzione di Ginevra un mese con tua suocera? 🤔

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    2. In effetti è uno strumento di tortura.

      Comunque ieri sera, dopo aver commentato qui, ho controllato le notizie sul portale dell'ANSA, come faccio sempre prima di dormire. E ci ho ritrovato il tema delle quattro atlete. Con interventi di Renzi, Saviano, Salvini, Centinaio, altri, le stesse atlete. Una cosa surreale. Non è un Paese normale, proprio no.

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    3. Tutto prevedibile, direi...

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  2. purtroppo molti pensano, magari anche in buona fede, che se il razzismo è A->B allora l'antirazzismo è B->A.

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    1. E chi si vuol far bello dirà che antirazzismo è A+B.
      Il problema è che l'antirazzismo si definisce (anche autodefinisce) solo in relazione al razzismo.
      L'obiettivo della civiltà dovrebbe essere né A né B, nel senso di non accorgersi neanche che A è A e B è B. Non vederlo proprio.
      Una società civile è una società senza né razzismo né antirazzismo.

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    2. Tutti questi che parlano di razzismo e antirazzismo o si fanno un mese con mia suocera o vanno abbandonati un anno su un isola deserta sulla quale c'è una gigantesca biblioteca. Questa gente va condannata a studiare al grido di capra, capra, capra...

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  3. il punto è che di questi tempi, in cui il razzismo purtroppo si percepisce anche nelle persone più insospettabili (ne ho esperienza diretta, tu non vivi in Italia e forse non te ne rendi conto, ma io vivo con disgusto quanto "la gente" dice e condivide in questi giorni) una foto del genere fa notizia. ti dimostra che l'Italia è ormai multietnica, che vi piaccia o no. ed è molto bella anche la seconda foto, che rappresente davvero statisticamente la distribuzione etnografica (si dice così) dei nostri giovani. basta prendere una classe a caso di una scuola a caso. che poi l'italiano medio sia limitato intellettualmente e vada per stereotipi sia da uan parte che dall'altra è ormai assodato. tanto da farti pentire, come hai fatto tu, di condividere ingenuamente un'immagine o una notizia perchè tutto è strumentalizzato. io sinceramente ultimamente sono così disgustata dagli pseudoesperti di qualunque argomento ma soprattutto del cattivo gusto che su Facebook ormai condivido solo stupidaggini, battutine da scuola elementare, e niente più. e ho tante persone a me care alle quali vorrei togliere l'amicizia perchè scoprire come la pensano su certi argomenti mi fa passare la voglia di averli come amici anche nella vita reale.

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    1. Io ormai su Facebook ci vado veramente poco. Di fatto solo per pubblicizzare quello che scrivo qui sopra.
      L'unico social che frequento attivamente è Twitter (non che la gente lì sia meglio, ma visto l'obbligo di concisione è più facile capire alla svelta se chi hai davanti sa di cosa parla).

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