sabato 25 febbraio 2017

Unlucky Strike

Il titolo di questo articolo è copiato dal titolo di un articolo di spalla dello Spiegel del 4 febbraio scorso.
E chi di voi leggendolo ha pensato alle sigarette Lucky Strike, ebbene... ha pensato giusto.

Di cosa tratta l'articolo in questione? Dell'ennesima puntata della caccia alle streghe contro i fumatori.
Va bene le frasi shock sui pacchetti di sigarette, va bene le immagini shock sugli stessi... ma ora la Francia impone di cambiare nome ai marchi e sottomarchi di sigarette: troppo invitanti, troppo appetitosi secondo il Ministero della Salute francese.
Dovranno essere sostituiti con nomi non invitanti, non appetitosi. Se basteranno nomi neutri o dovranno essere nomi nauseanti, nell'articolo non è specificato.

Credete che porterà risultati? Illusi.
E anche se ne portasse, da non fumatore la trovo una cazzata da manuale (in questo articolo scrissi già sette anni fa cosa penso di questa caccia alle streghe).

Saluti,

Mauro.

P.S.:
Dato che sul sito dello Spiegel l'articolo è a pagamento (potete leggerne titolo e inizio e basta), ve lo riporto qui:

6 commenti:

  1. Non so come sia in Francia ma in Italia, lo Stato detiene il monopolio delle sigarette ma poi prova a terrorizzarti, mettendo immagini "spaventose" come deterrenti...
    Da fumatrice, manco ci faccio caso... e per chi ci fa caso, sono usciti copri-pacchetti per nascondere le immagini e le scritte.

    Ergo, risultato zero. Ma, almeno in apparenza, lo Stato ha fatto il proprio dovere...

    Per quanto riguarda il cambio di nome dei marchi delle sigarette, finirà tutto in una bolla di sapone e così, anche lo Stato francese, si è messo a posto la coscienza.

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    1. Le immagini "spaventose" (da me comunque citate nel testo) sono un obbligo dettato dalla UE, non una scelta dei singoli stati.
      La Francia ora vuole andare oltre.

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    2. Non diamo allo Stato italiano colpe che non ha.

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  2. Lo so che non è una scelta dei singoli Stati ma rimane un'incongruenza.
    Che la Francia voglia andare oltre ma, secondo te, la British America Tobacco, asseconderebbe l'imposizione della Francia? Parlo di loro, solo perché sono i proprietari delle Lucky Strike, ma vale per tutti i produttori di sigarette.

    No! Quindi si torna a quello che ho scritto sopra: lo Stato Francese ha fatto un bel gesto, giusto per sentirsi, ancora di più, la coscienza a posto, sapendo benissimo di combattere una battaglia persa in partenza.

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  3. Quella sulle immagini "shock" è l'ennesima farsa all'italiana. Intanto, in Italia questa soluzione è arrivata solo quando la sua inefficacia è ormai conclamata da decenni di esempi all'estero; per il fumatore non farebbe nessuna differenza neanche se sul pacchetto, al posto della marca, ci fosse scritto "figlio di troia". Inoltre, le suddette immagini sono molto più blande di quelle viste in qualunque altro Paese, dove, almeno, mostrano foto di veri malati terminali, e pure in modo alquanto "splatter", mentre da noi non ce n'è una che sia realistica, la vetta è il feto disegnato con la cenere di sigaretta, che fa ridere i polli. E come non citare l'epic fail di qualche mese fa, quando il tipo intubato raffigurato nelle foto si è riconosciuto, è uno spagnolo, fra l'altro ricoverato per tutt'altro, ora farà causa e la vincerà (se campa abbastanza, data la giustizia che ci ritroviamo), dal che si deduce che i Monopoli di Stato, o chi per essi, non si sono nemmeno sbattuti a fare delle foto apposta, le hanno semplicemente rubacchiate in giro, e magari qualcuno è stato profumatamente pagato con denaro pubblico, per farlo (questa è una mia personale illazione, però).
    Continuiamo con la demenziale abolizione del pacchetto da 10 che accompagna il provvedimento, dato che è troppo piccolo per farci stare tutte le cazzate che ci devono stare, ma chi lo comprava il pacchetto da 10? Forse chi voleva provare a limitarsi? Si poteva farne uno normale con dentro solo 10 sigarette, possibile che non sia venuto in mente a nessuno? E invece via, eliminato, così, se per caso vuoi provare a limitarti, hai uno strumento in meno.
    Concludo le mie riflessioni su questa storia di ordinario terrorismo dicendo che, se il fumo di sigaretta facesse tutto il male che ci vogliono far credere, un fumatore accanito difficilmente dovrebbe poter superare la cinquantina, invece tutti noi conosciamo fumatori ottantenni e non fumatori morti di cancro ai polmoni. Come si spiega? Forse con l'aria contaminata che respiriamo tutti camminando per strada, fumatori e non, e che è fattore di rischio infinitamente maggiore? Certo, il fumare non aiuta, ma neanche il terrorismo gratuito.

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    1. Al di là dell'efficacia Le immagini shock in Italia sono arrivate per ordine della UE.

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