domenica 25 maggio 2014

E così capita di non votare

Questo fine settimana c'erano le elezioni europee e qui in Germania anche quelle amministrative.

Per quelle amministrative nessun problema (oltretutto uscito dal portone mi basta attraversare la strada per arrivare al seggio... più comodo di così).

Per quelle europee c'è stato un intoppo, la cui colpa ce la dividiamo io e le poste tedesche (sì, lo so, voi cercate sempre motivi per sparare contro l'Italia... ma no, il consolato non c'entra, c'entrano le poste tedesche).
Insomma, non mi è arrivato a casa il certificato elettorale.
Allora contatto il consolato per sapere cosa fare (alla fine sarebbe bastato presentarsi al seggio con un documento di identità valido). Dando per scontato che si votasse domenica (cioè oggi) non chiedo altro, del resto le indicazioni erano chiare (e corrette).
Peccato solo che i seggi per votare le liste italiane alle europee fossero aperti ieri e venerdì ma non oggi (e chiaramente sul certificato elettorale c'era scritto, ma non mi è arrivato).

E così, capita di non votare. Per la prima volta in 28 anni (uno o due referenda di secondo piano a parte).
Proprio io che sostengo che l'unico voto sempre e comunque sbagliato sia il voto non dato.

Saluti,

Mauro.

P.S.: E ho appena scoperto di non essere stato l'unico qui in Germania, vero Riccardo?

4 commenti:

  1. Sono d'accordo con te ma tu non ti sei astenuto dal votare, c'è stato solo un contrattempo, quindi non sentirti in colpa, perchè non ne hai! :-)

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  2. Non ho colpe, ma dispiace.
    Anche perché sono le prime elezioni europee con un significato vero e non solo simbolico.

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  3. Direi che date le circostanze sei comunque giustificato, caro Mauro.
    Tu almeno ci hai provato!
    Ciao
    Ricky (non quello che sta in Germania, quello di GE)

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  4. Ricky, non è che - facendo finta di niente, fischiettando e col faccino angelico - puoi tornare al seggio e dare un voto anche per me? ;)

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