giovedì 22 maggio 2014

Adesso con l'antirazzismo si esagera

50 senatori USA vogliono far cambiare il nome di una squadra di Football Americano perché non politicamente corretto: I Redskins non devono più chiamarsi così.
Peccato che oggi quel nome - razzista o meno che sia - identifica solo la squadra e nessuno lo associ a idee positive o negative sui nativi americani.

In casi del genere mi viene da credere che l'antirazzismo sia alla fine l'apoteosi del razzismo :-(

Saluti,

Mauro.

5 commenti:

  1. Pienamente d'accordo con te, anche se io aggiungerei che una petizione del genere, è non poco demenziale!

    Io credo di non essere assolutamente razzista e se dico "negro" invece di nero o persona di colore (espressione che mi ha sempre lasciata perplessa, perchè anche il bianco è un colore, come il giallo e il rosso) con il rispetto che devo all'essere umano a cui mi riferisco, cosa cambia? Secondo me, nulla.

    La cattiveria è solo nell'intenzione di chi pronuncia le parole, non nelle parole stesse.

    RispondiElimina
  2. Appunto.
    Le parole singole molto raramente sono cattive. Bisogna vedere quali frasi con esse costruisci.

    RispondiElimina
  3. Io, invece, dico che le parole sono neutre. Se io ti dico "Str..zo!" e te lo dico sorridendo, tu sai che è un epiteto scherzoso, magari anche affettuoso. Eppure la parola non ha questo significato. Lo acquista in base alle mie intenzioni. :-)

    RispondiElimina
  4. Ma guarda che ripeti grosso modo quanto dico io: le parole sono neutre, le frasi no.
    Io parlo di frasi perché penso soprattutto alla parola scritta.
    Tu parlibdi intenzioni/toni perché pensi soprattutto alla parola parlata.
    Solo per quello sembriamo dire cose diverse quando invece diciamo quasi lo stesso.

    RispondiElimina
  5. Stavolta devo darti ragione. :-)

    RispondiElimina