lunedì 5 settembre 2011

Mauro e l'agave

Io, come quasi tutti, so fare molte cose e altrettante non ne so fare.
Una delle cose che è provato che non so fare è occuparmi delle piante.
Regalarmene o affidarmene una significa semplicemente condannarla a morte.

Da sei anni ho però in casa un'agave. È in piena salute e cresce. Lentamente ma cresce.
In teoria i casi sarebbero due: o è una pianta che non ha praticamente bisogno di cure oppure involontariamente la curo nel modo giusto.

Io però sospetto una terza spiegazione. L'agave si prende gioco di me.

Saluti,

Mauro.

8 commenti:

  1. :-D
    Se ti può consolare, anch'io ho il pollice (e tutte le altre dita) "m"erde :-(

    A.

    RispondiElimina
  2. Hai dita doriane??? Tagliatele subito!!! ;-)

    RispondiElimina
  3. l'agave ti sta sfidando....(detto da una che ha le dita verdissime :-PPPPPPPP )

    RispondiElimina
  4. Non sa contro chi si è messa :)))

    RispondiElimina
  5. Io dico solo che che qualcuno dovrebbe toglierti da sotto le grinfie, quella povera pianta... Io non dimentico che una delle tue piante è finita agli Alcolisti Anonimi! :-) Serena

    RispondiElimina
  6. All'agave grappa e caffé piacciono :-P

    RispondiElimina
  7. Criminale! :-) Serena

    RispondiElimina
  8. L'agave? Mica è reato bere caffé e grappa (non è un'agave musulmana) :-D

    RispondiElimina