martedì 19 aprile 2011

OGM e nucleare a tavola

Si parla tanto di nucleare e di OGM, però al di là dell'essere favorevoli o contrari a l'uno, l'altro o entrambi... quello che mi chiedo sempre è quanto sappiamo veramente di queste cose? E quanto entrano (o non entrano) nella nostra vita quotidiana?

Oggi voglio raccontarvi una piccola storia esemplare. Una storia che sembra quasi inventata, visto che è ignorata dalla maggioranza della gente, pur riguardandoci un po' tutti e pur non essendo mai stata nascosta o taciuta. Anzi, è una storia ben documentata.

È la storia del grano "Creso", una delle varietà di grano duro più coltivate in Italia.

La ricerca nucleare (poi capirete cosa c'entra col grano) in Italia nasce ufficialmente nel 1952 e il primo laboratorio nazionale nasce nel 1959 alla Casaccia, vicino a Roma (qui alcuni cenni storici).

All'interno di questi laboratori (come anche altrove nel mondo) non si faceva (e tuttora non si fa) solo ricerca nucleare "classica", ma vi erano e vi sono molte attività interdisciplinari.
Un esempio di queste ricerche furono le attività di Gian Tommaso Scarascia Mugnozza, agronomo. Sì, avete letto proprio bene: agronomo.

E che ci faceva un agronomo in un centro nucleare? Per esempio, nel 1974 irraddiava semi di grano "Cappelli" con radiazioni X per modificarlo geneticamente e creare, appunto, il grano "Creso", la varietà più diffusa oggi in Italia.

Questo grano è molto usato soprattutto per la produzione di pasta, che noi italiani (e non solo) quotidianamente mangiamo, senza avere mai subito problemi sanitari o ambientali (c'é una discussione aperta sul possibile aumento dei casi di celiachia, ma questa malattia ha a che fare col glutine - presente di natura nei cereali - e non è comunque limitata a questo tipo di grano).
Nessun ambientalista ha mai contestato questo tipo di grano e ci sono addirittura coltivazioni con l'etichetta "bio".

Ma se OGM e nucleare fossero veramente così pericolosi, allora dovremmo smetterla di mangiare pasta...
E, come già premesso, non c'è nessun complotto industriale e/o politico per nascondere questa storia. Anzi, la storia è ben nota e conosciuta (anche come storia di eccellenza scientifica).

Strano mondo quello in cui viviamo.

Saluti,

Mauro.

2 commenti:

  1. Ciao Mauretto!
    Ebbene ammetto la mia ignoranza, non conoscevo questa storia e mi ha fatto piacere apprenderla.
    Uno dei motivi per cui apprezzo il tuo blog è che dai notizie sempre interessanti e poco pubblicizzate.
    Credo che se ne dovrebbe parlare di più di questa storia del grano Creso e del nucleare pulito, che è possibile fare, ma che pochi sono interessati a fare.
    Un mese fa, neanche, avevo letto un'intervista a Rubbia che raccontava come la sua proposta di nucleare sicuro fosse stata bocciata dai pecoroni che abbiamo al governo...
    Bah... buona nanna, Silvietta

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  2. Del nucleare pulito ne riparlerò dopo le vacanze pasquali.

    Per ora dico solo che non esiste solo sulla carta. È stato costruito e funziona da anni. In Canada, non su Marte.

    Saluti,

    Mauro.

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