martedì 29 marzo 2011

Che radiazione?

Qualche giorno fa scrissi sulla possibile confusione tra le varie unità di misura usate nel fornire notizie su quello che sta succedendo in Giappone (Equivalente a cosa?). E citai diversi tipi di radiazione (gamma, beta, alfa, ecc.), in quanto non solo la quantità di radiazioni che prendiamo porta effetti, ma - a parità di radiazione totale - quali effetti subiamo dipende anche dal tipo di radiazione che becchiamo.

Ora non è facile capire in base ai dati che ci arrivano quale tipo di radiazione colpisca prevalentemente nei vari luoghi (cioè, sappiano benissimo quali tipi di radiazioni si sprigionano dal nocciolo del reattore, dal combustibile radioattivo, ma questo vale all'interno del reattore, al di fuori tutto cambia; cosa arriva - per esempio a Tokyo - non è chiaro, è chiara solo la quantità totale di radiazione). Le tabelle - ufficiali e no - riportano generalmente i dati in sievert/ora. Ma alcune sono anche state diffuse in gray/ora.

Come avevo scritto il gray rappresenta la dose assoluta e il sievert quella equivalente (per i dettagli vedasi l'articolo indicato sopra) e w il rapporto tra dose equivalente e dose assoluta (w=H/A, dove H è la dose equivalente e A quella assoluta) ed è tipico di ogni radiazione.

Per esempio:
raggi X, gamma e beta: w=1
raggi alfa: w=20
neutroni: w compreso tra 3 e 11 (dipende dall'energia dei neutroni)

Più alto è w più è pericolosa la radiazione.

Quindi possiamo fare un esercizio. E qualcuno, noto nel mondo dei blogs come Ula-Ula man, lo ha fatto.
Ha preso i dati del periodo compreso tra il 15 e il 28 marzo per la città di Tokyo (disponibili sia in sievert/ora che in gray/ora) e ne ha fatto il rapporto in maniera da ottere il w medio quotidiano per il periodo e la città in questione.

I risultati sono i seguenti:


(L'autore ha concesso l'uso del grafico sotto licenza Creative Commons).

Cosa ci dice questo grafico?

Principalmente tre cose (ribadisco che la dose totale riversatasi su Tokyo non ha giustamente mai creato particolari preoccupazioni né allarmismi, nonostante notizie inventate o esagerate pubblicate da alcuni media occidentali):

1) Le pericolose radiazioni alfa, se mai sono arrivate a Tokyo, sono arrivate in quantità assolutamente trascurabile;
2) La parte del leone la fanno radiazioni come X, beta, gamma, fotoni, cioè lo spettro cosmico e naturale cui siamo quotidianamente sottoposti;
3) Sono DI SICURO presenti neutroni che NON dovrebbero esserci, in quantità statisticamente assolutamente non trascurabili, ma sanitariamente non pericolose.

E se può stare tranquilla Tokyo, figuriamoci Genova o Colonia.

Saluti,

Mauro.


4 commenti:

  1. Beh, leggendoti tiro un respiro di sollievo!
    Approfitto per chiederti una cosa: qualche tempo fa, il medico che mi segue per i problemi che ho alla tiroide mi disse che, dopo Chernobil, i casi di disfunzioni tiroidee (o comunque patologie a carico delle ghiandole) erano aumentati in modo esponenziale. Tu ritieni sia fondata l'ipotesi di causa-effetto che sottende all'osservazione del dottore?

    A.

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  2. Sì e no.

    Sì nella zona veramente contaminata (Ucraina/Bielorussia). E la cosa è bene o male provata, non solo sospettatata.

    No nel resto d'Europa. Nel resto d'Europa infatti non c'era stato nessun aumento esponenziale.

    Ciao,

    Mauro.

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  3. Grazie, Mauro, ho capito.
    Quindi, come sempre, è solo la mia sfiga ad aumentare in modo esponenziale :-D

    A.

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  4. Povera piccina :-DDD

    Battute a parte, quello che ho scritto non esclude che singoli casi di problemi ghiandolari in Italia (o Europa occidentale in generale) non possano essere dovuti a Chernobyl.

    Quello che le mie affermazioni indicano è che Chernobyl non ha avuto influenze statisticamente rilevanti sulla situazione globale.

    Il discorso in realtà è troppo lungo e complesso per un blog... ma puoi star tranquilla e sicura su una cosa: in Italia (o in Germania, dove vivo io) né Chernobyl prima né Fukushima oggi hanno fatto o faranno una singola vittima (informazione a parte) :-)

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